ARACNOFOBIA

Ci sono pensieri come ragnatele.

Li vedi, con la mano li togli e ti rimangono incollati sulla mano. Muovi la mano per toglierla ma non se ne va. Allora cerchi di toglierla con l'altra mano e lì rimane appiccicata. Scuoti anche la seconda mano, ma quella ragnatela rimane saldamente incollata. Strofini la mano sulla coscia e delicatamente dalla mano si appiccica in quel punto. Insomma per quanti movimenti tu possa fare quei fili ti rimangono addosso.

Detesti quelle ragnatele, vi rimane appiccicato tutto, comprese le parole.

Pensi con apprensione, se cè una ragnatela da qualche parte cè un ragno, e siccome sei una ex aracnofobica la cosa non ti lascia proprio tranquilla e rilassata.

Passi ore a cercare di togliere quelle cazzo di ragnatele buttando in giro l'occhio alla ricerca del ragno, perchè aver vinto la paura dei ragni non vuol dire non averne più paura, ma solo gestire la paura.

Poi arriva anche quel momento, il culmine, in cui la ragnatela perde il suo potere collante e rifletti sul fatto che se quel bastardo di ragno osa avvicinarsi e salirti sul corpo, chi farà una brutta fine non sarai tu.

Ti fanculizzi da sola e vai avanti.

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