Parlami di me.
Parti dall’inizio, scorri la mia vita. Descrivimi chi ero, raccontami me stessa attraverso te, i tuoi occhi, i tuoi pensieri, dimmi chi sono oggi.
Raccontami. Non blandirmi, non dirmi cose piacevoli e amorevoli, parlami delle crepe, dei ristagni e delle infiltrazioni. Svelami senza ipocrisia, come se chiacchierassi con te stesso e io non fossi qui ad ascoltare.
Oggi io non parlerò. Ho parlato così tanto con me stessa giungendo a confondermi. Oggi ascolterò silenziosa e attenta.
Parlami di me.
(sospiro)
e ci tenevo a dirti che il tuo commento mi ha scaldato il cuore.
da diversa a diversa (come i cavalieri della tavola rotonda)
(sospiro)
(abbraccio)
(sospiro)
toglimi una curiosità, sei proprio la Diamanta che dialogava… secoli addietro con bw, il guerriero?
Si… sono proprio io e mi ricordo del guerriero oscuro.
Ma tu dove sei finito in questo oceano mediatico?
ad essere sinceri ne sono uscito del tutto da quando ho smesso di postare su tiscali…problemi personali che hanno mischiato il guerriero e l’alessandro… mi è rimasta la voglia di “affacciarmi” e sto facendo un piccolo strappo alla regola… ieri sera ho provato a cercare cosa fosse rimasto dei miei blog e mi sei venuta in mente. tu posti da qualche altra parte? i tuoi pezzi mi hanno sempre dato delle emozioni e non mi spiacerebbe “sbirciarli” ogni tanto.
Questo è l’unico mio blog vivo su cui scrivo, anzi dovrei dire scrivevo visto il lasso di tempo che è passato dall’ultima che lo ho fatto 🙂
Ma mi capita ogni tanto, ci sono momenti in cui “o si osserva o si scrive”.
In quei momenti ho poco da dire oppure ne ho troppo. Entrambe le due opzioni fanno si che io non riesca scrivere. Nel primo caso mi sembra ovvio non ho nulla da dire e appartengo alla categoria di persone che preferisce tacere se non ha niente da dire. Nel secondo…. nel secondo i pensieri e i “movimenti interiori” son talmenti turbinanti da essere confusi e da non trovare le parole con cui farli uscire.
Quando i movimenti interiori si chetano hanno lo stesso effetto della sabbia mossa nell’acqua che viene non viene più toccata. Si sedimenta e si vede “chiaro”.
Se ho visto il tuo commento è perchè mi appresto a farlo. Sono rientrata a sbirciare il mio blog e “ti ho visto”.
Sappi che è un vero peccato che tu non scriva più, dico sul serio.
qualcosina continuo a scriverla; se riesco te la mando. comunque grazie
Buh.
buh :*
splendido