FRANTUMI


No, non ci siamo.
Io e le mie molteplici personalità abbiamo un problema.
Il problema e che non riusciamo a trovare il problema.
E per quanto ci frantumiamo alla sua ricerca, alla fine otteniamo solo di frantumare i gioielli di famiglia altrui.

Forse siamo troppe.
Forse sono troppa.

SINDROME POST TRAUMATICA DA VITA


Che poi ti dici ma che sindrome è sindrome, al massimo io ciò la sindrome del bombolone alla crema ingurgitato.

Che poi ci pensi e ti dici bé se comincio a metter i mattoncini da quando ero piccola, si vabbé, ma tutti iniziamo fin da piccoli a soffrire

Che poi ci rifletti e soppesi e si in effetti una dietro l’altra né, ma tutte sopportabili le batoste, per l’amore del cielo, e poi le ho superate. Bé forse superate superate no, ma accantonate, messe lì in un angolo a prender polvere si. Bé forse tutte sopportabili non proprio, una forse no, ma fa niente l’ho messa in fondo in fondo, con sopra tutte le altre così non la vedo.

Che poi te lo dici, si ok, ma l’ultima alla fine è meno peggio delle altre, i tradimenti, le coltellate alla schiena, è roba di tutti i giorni.

Che poi sospiri, si dai, ti avevano avvisato quando eri giovane, “La vita è dura, vai bene te che sei giovane, vedrai”, insomma lo dovevo sapere che prima o poi.

Che poi ragioni, se cade una fondamenta ne costruisci un’altra, si ma però è un casino toglier le macerie prima.

Che poi te le guardi proprio, lì una sopra l’altra, tanti piccoli traumi di vita si impilano uno sopra l’altro, come piccoli lego, fino a quanto sono troppi e tutto crolla.

Che poi infine lo ammetti, cazzo cazzo, son in piena sindrome post traumatica da vita!

PRETESE


Neve
Nuovi enzimi, vecchie dinamiche
Pensieri che ti inchiodano
Si può annegare in una lacrima.


“Smetti di pensare la vita…. è quello il problema di noi segaioli mentali, pensiamo la vita e smettiamo di viverla. Ci è impossibile non pensare, pensi non lo sappia, ma è la nostra rovina. Non pensare non ci porta al caos, il caos è dentro di noi. Crediamo che pensando rimetteremo ordine, impossibile l’universo naturalmente è portato al caos, ecco la fatica di certe giornate….”

Questo è ciò che ho scritto oggi.
Il primo è ciò che ho detto a me stessa stamattina e il secondo è quello che ho detto a un mio amico “fraido”. Sembrano scollegati ma entrambi conducono alla stessa sorgente. Sarò pronta ad affrontarla?

Non si può pretendere di bere l’acqua limpida di un ruscello e fare il bagno tiepido contemporaneamente.

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