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il vostro chiacchiericcio, il vostro parlottare, il vostro metter la mano davanti alla bocca in modo di celare le serpi all’apertura della cloaca, l’avvicinarsi all’orecchio altrui e inserire parassiti, il vostro sussurrare, il vostro sorridervi con bocche pittate di guano
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baraccone felliniano che si trascina in uno squallore per celare una verità peggiore, imprigionati nel vostro stesso defecato, vi si serra intorno e vi soffoca, risalir la china vi costa fatica e alla mano tesa cercate di trascinar con voi chi ve la offre
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bocche serrate quando guardate gli occhi altrui, pozzi oscuri dai quali risalgono miasmi appena vedete i glutei, vi vestite di abiti firmati, di oggetti della nuova religione, neo signorotti medievali che coprono la puzza con il profumo
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teatrino confuso pieno di risolini dai quali cala lenta la bava, non risparmiate d’ipocrisia neppure i vostri amici e compagni di sventura, coprite anche loro di fanghiglia, il trash è la vostra bandiera dell’anima, vi lega la paura e un desiderio sporcato di umori genitali
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Nel semplice osservarvi, mi avete annoiato e disgustato.
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