ANTI-HERO


ANTI-HERO
2024 – Giappone – 10 episodi ~ 50m
Genere: Legge, Giustizia, Thriller, Mistero
Su: Netflix

Attori: 
Hasegawa Hiroki è Akizumi Masaki
Kitamura Takumi è Akamine Shuto
Hotta Mayu è Shinomiya Asuka

Premetto subito, dorama della TBS ma rispetto a molti altri, nonostante gli stereotipi dei buoni buoni che combattono i cattivi cattivi, piacevole da vedere, con il suo pizzico di mistero. Gli ultimi episodi poi affrontano in modo serio un problema che in Giappone deve “sentirsi” molto, visto che non è la prima serie che ne parla e a lungo: il sistema giudiziario Giapponese con le sue dinamiche e mancanze di tutele.

E’ una miniserie di dieci episodi che scorrono veloci e tengono compagnia, risultando un momento di relax e di riflessione.

TRAMA

Il Giappone ha un sistema giudiziario che condanna il 99,9% degli imputati. In questo sistema, un ex procuratore, ora avvocato della difesa, Akizumi Masaki, cerca di combattere corruzione e collusione con i poteri, che il sistema giudiziario ha con la politica e la classe dirigente.

Mentre riesce a far assolvere i suoi clienti, ingiustamente accusati e incarcerati, cerca nel frattempo di far luce e giustizia su un mistero legato al suo passato. Ad aiutarlo in questo compito, l’intero suo staff legale. 

THE PARADES


THE PARADES
Film giapponese del 2024 durata  2h12m
Genere; Life, drama, soprannaturale
Su: Netflix

Attori: Nagasawa Masami è Kawakami Minako, Sakaguchi Kentaro è Akira, Lily Franky è Michael, Yokohama Ryusei è Kato Shori, Mori Nana è Date Nana, Terajima Shinobu è Kaori e Tanaka Tetsushi è Tanaka

Iniziato senza grandi aspettative, guardato i primi dieci minuti con lo stesso spirito, mi sono lentamente ricreduta, trovandomi a vedere un piccolo gioiellino alla giapponese.

Quel tipo di filmografia che io amo e che netflix, ultimamente, mette in programmazione raramente, mentre fa uscire decine di drama televisivi della TBS, carini ma che a me (personalmente) “lasciano” poco. Li trovo come una bella copertina di una rivista, dai contenuti quasi superficiali (del resto sono drama per la programmazione in prima serata televisiva e quindi adatti per un pubblico da 0 a 99 anni, non si può pretendere di più).

Questo film invece, se amate la poesia del cinema giapponese, la sua introspezione, i suoi sentimenti celati, ma che ti scendono in profondità, è imperdibile.

Difficilmente un film o un drama mi fa venire un nodo alla gola, questo ci è riuscito più di una volta, ma non lascia l’amaro in bocca, lascia spalancata la porta alla speranza.

Non so come riescano, ma lo fanno, senza esternare in grandi spettacolarità ed esagerazioni i sentimenti che provano i loro personaggi, riescono a scendere in profondità nell’animo dello spettatore e farlo partecipe, quasi fosse lui a provare quell’emozione.
Riescono, anche, a rendere romantici aspetti della vita che non diresti mai.

Questo fa il film, con una trama non scontata, una sceneggiatura che lega curiosità per il susseguirsi della trama e delicatezza con cui dipinge i personaggi, una fotografia che ti rapisce e con un finale degno di tutto il film.

Insomma, se come me siete delle amanti della cultura, del romanticismo e dello sguardo sulla vita giapponese, dovete vederlo.

L’ost del film, altro piccolo capolavoro, scritta e cantata da Yojiro Noda (un membro dei Radwimps, se non lo conoscete con questo nome o con quello di Illion).

TRAMA

Un giorno Minako si sveglia su una spiaggia disseminata di macerie. Preoccupata cerca suo figlio Ryo, nel mentre incontra un gruppetto di persone. Parlando con loro si rende conto di una verità che la sciocca: è morta.

Anche il gruppetto formato da Akira, Michael, Shori, Kaori e Tanaka sono morti come lei, e come lei bloccati tra il mondo dei vivi e quello dei morti. Al gruppo si unisce, successivamente, Nana.

Minato, ha difficoltà ad accettare la nuova realtà ma si unisce a loro e con loro, mensilmente, va alla “parata”, un raduno particolare.