IO RICORDO. ENTRAMBE.

Io ricordo. Ricordo foto in bianco e nero…

Pensate all’olocausto vero? La foto potrebbe aver fissato uno di quei “ritrovamenti” dei campi all’arrivo degli alleati, potrebbe ma non lo è, questo è un ricordo più vicino a noi nel tempo.

In questa giornata dove tutti “ricordano” pensate che questo sia l’ennesimo post e foto sul giorno della memoria?
In parte lo è. Questo post è anche quel ricordo, però questa foto non è dell’olocausto questa foto è dei campi di Sabra e Chatila.

E ora all’improvviso la memoria si colora.

Io ricordo, ma ho una memoria multitasking, ogni volta che ricordo uno, ricordo l’altro.
Io ricordo che l’umana stupidità non ha confini di razza, di religione e di territorio.

Io ricordo. Entrambe.

27 pensieri riguardo “IO RICORDO. ENTRAMBE.

  1. Io non sono portato alle ricorrenze, alle cerimonie, ai sentimenti collettivi, però vedo che un po’ ovunque si vuole un po’ troppo ricordare sì però ma… sai quante ne dovresti ricordare per essere brava fino in fondo? anche quelle che non ci hanno mai raccontato andrebbero ricordate, e sono più di due E ci sarebbero altri 364 giorni per farlo, perché credo, mi sembra, io non c’ero, ma nemmeno tu, ma mi dicono che quello che è successo allora e che oggi si vuole ricordare sia una cosa che forse, io non c’ero ma mi sembra, non sia mai successa per dimensioni, sistematica follia ideologica, insomma tutto quello che sai già, non sia mai successo nei secoli dei secoli, mi sembra, amen. A nessun funerale si piangono anche tutti gli altri morti, salvo che il morto ti stia antipatico. Ma in quel caso puoi semplicemente startene a casa.

    1. Si vuole troppo ricordare? Non so cosa vuol dire….

      Certo che si che ci son troppe cose da ricordare, e per farlo 365 giorni non son abbastanza.

      Certo che si ci son cose che potremmo evitare di ricordare perchè stanno accadendo in questo momento e potremmo fermarle e nessuno lo fa.

      La memoria ci dovrebbe aiutare a essere migliori, non sempre accade, ma ti posso dire che, se oggi, io abiuro e combatto determinate cose e idiologie lo devo alla memoria dei miei vecchi che mi hanno detto e ricordato.

      Perciò ben venga la memoria, solo che non sia a senso unico.

      1. volevo lasciar perdere ma capisco solo adesso che non hai capito e per quello che serve ti spiego che si vuole troppo ricordare nella modalità… sì… però… ma i palestinesi… ma allora bisogna dire che… i morti sono tutti uguali…
        ma il senso del discorso mi sembrava chiaro anche per chi non lo vuole capire, per ricordare tutti i morti del cimitero ci sono 364 giorni all’anno, se lo fai proprio in quel giorno è solo perchè quel morto in particolare ti stava un po’ antipatico, per non dire poi che quelli che sono morti 70 anni fa non c’entrano proprio niente con quello che succede adesso , anche se certo sì… però…. erano i loro padri… sì certo, e poi ci sono quelli dell’africa e quelli di chissadove, e poi quelli delle guerre puniche e più ne mettiamo e più crediamo, credete, di nascondere uno strisciante razzismo culturale anche un po’ sgradevolmente snob

        spero di essere stato chiaro

      2. Non so se io ho capito, forse son io che ho dei limiti, lo dico senza polemica sia ben chiaro.
        Ma continuo a pensare che se si fa un giorno della memoria si fa per tutti. Tutto qua. Per me i morti son morti e son uguali. Non ho morti antipatici, ma “percepisco” solo il dolore delle persone che soffrono a prescindere dal credo e dalla razza. Non ho razzismi di razza,proprio per questo se mi viene istintivo in un giorno della memoria, avere moltitudini di memoria, ebrei, palestinesi, serbi, bosniaci, congolesi….. la memoria non è esclusiva di nessuno, il dolore (ahimè) è stato sparso abbondantemente su molte persone.

      3. scusa se ci ritorno, ma qui c’è un giorno pensato per ricordare una certa cosa, quindi ripeto, se vai a un funerale non puoi dire eh sì però chissà quanti altri ne sono morti oggi, con tutto il rispetto della morte di tutti volerlo dire proprio in questo giorno significa qualcosa di preciso, poi nel tuo caso potrà non essere così ma è chiaro che nella maggioranza dei casi avere questo atteggiamento significa solo quello che ho detto in chiusura al commento precedente (e di cui mi scuso se proprio tu non ti ci riconosci, che può anche essere, ma capisci bene che inevitabilmente il senso diventa quello)

      4. Non scusarti. Il dialogo e la discussione è fonte di apertura di mente per entrambi. Anche se come in questo caso ognuno continua a pensarlo allo stesso modo.

        Tu rimani convinto che il giorno della memoria sia “loro”, io continuo a sentire che non esiste un giorno della memoria del dolore di un solo popolo (o razza, o religione).

        Del resto se pensassimo tutti allo stesso modo, non saremmo umani, ma macchine 🙂

      1. Sì, finalmente un pensiero diverso dalla citazione trita e ritrita che non fa altro che evocare una memoria, senza tradurla al presente :).

  2. Fanno sempre male ste foto (mi riferisco alla seconda): perché .. perché sono dei tempi nostri.
    Non si arresta mai la cattiveria, posta in essere così, col perché della follia (e mi riferisco pure alla seconda, emblema di tante altre foto a colori e/o in bianco e nero).

    1. Anche la prima è dei giorni nostri… è sempre relativa ai campi di Sabra e Chatila, volutamente messa in bianco e nero.

      Vero che a parte il colore non cè differenza tra quello accaduto l’altro ieri e quello accaduto ieri?

  3. Allora, per smorzare un pò i toni ti faccio ridere.
    Mia sorella dice alla nana: “Lo sai amore che oggi è un giorno importate. Oggi si ricorda l’olocausto?”
    Nana: “si mamma me lo ha già spiegato la maestra.” e inizia a raccontare a modo suo quello che ha capito
    … dopo qualche minuto di pensieri la nana dice: “mamma ma tu c’eri?”
    Mia sorella: no amore io non c’ero.
    Nana: “La maestra sì. Era al mare quando è successo!”
    Mia sorella ride: “Amore non credo magari però erano i suoi genitori. Ad esempio la bisnonna (98enne) c’era e la guerra l’ha vissuta.”
    Nana: “Forte! …Ma ha vinto lei????”

    Ti ho fatto ridere? :-*

  4. Esattamente il 27 gennaio scrissi questo post molto simile al tuo !!
    Mi fu rimproverato da qualcuno che anche se il post andava benissimo , forse sarebbe stato meglio se lo avessi pubblicato il giorno dopo e non proprio il cosiddetto giorno della memoria.
    Ora io mi chiedo ,quale memoria se i primi a dimenticare sono stati proprio LORO??
    Che stanno facendo al Popolo Palestinese a parte gassarli ,tutto quello che i nazisti fecero ai loro padri e nonni .
    Non sono un’antisemita,ma vorrei che i morti fossero tutti uguali e non di seria A e di serie Z.
    Hai fatto bene a fare questo post!
    Ciao
    liù
    http://strangethelost.wordpress.com/2013/01/27/palestina-libera-per-non-dimenticare/

    1. Probabilmente, entrambe, apparteniamo a quelle/li che hanno la memoria multitasking.
      Poco modestamente dico, ci fossero più persone che hanno questo tipo di memoria, perchè in questo modo molto molto massacri non sarebbero accaduti (anche vicino a noi, se vogliamo parlare di quello che è accaduto nella ex jugoslavia). Purtroppo invece i multitasking sono pochi e inoltre la maggior parte hanno la memoria corta e non apprendono dalla storia.

      Grazie Liù di essere passata e di avermi fatto conoscere la tua persona

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