MY LITTLE PONY

Io ci ho provato. Per ben due giorni ho postato cose serie, con phatos, piene di cuore e emozioni, cose serie da signora. Nel frattenpo l’universo cospirava contro di me per (ri)portarmi sulla via della cazzoneria. Così tramite amici mi portava a dei link, stuzzicava il prurito pruriginoso delle mie dita a scrivere. Ma io stoica facevo finta di non vedere nulla.

Io ci ho provato. Poi oggi, prima un gattone mi ha tirato per la coda (forse non dovrei usare questo termine in questo post) con discorsi del tipo “Si vabbè bello bellissimo, ma a quando i tuoi post cazzari?” e infine su un social mi hanno definitivamente fatto crollare con questa

Una bellissima coda vero? (En Joy la coda con le farfalle è stata scelta volutamente in tuo onore)

Poi ho compreso che non è un accessorio tipo parrucca, poi ho capito che si parlava dei teneri e dolci mini pony, ed infine mi son resa conto che non potrò mai più guardare i cartoni animati dei mini pony come prima.

A quel punto con miti infantili distrutti, per sbaglio, si si proprio per sbaglio, son andata sul loro sito, e l’ultimo mio candore è stato spazzato via.
Bug Bunny, Hello kitty, un mondo di coniglietti rosa candidi distrutti in pochi interessantissimi clic.

PS: anche metter la cipria con il piumino sarà difficile ora

75 pensieri riguardo “MY LITTLE PONY

      1. In questo modo, sicuramente, le signorine ritornano, con la mente (sia chiaro), ai bellissimi anni dell’adolescenza 😀 hahahahahahahah.

        Comunque la prima volta che vedo una ragazza con la coda, so cosa aspettarmi. Ah, logico, coda e sorrisone a 90 denti 😀

      2. Ok, allora la dico diversa: se vedo le donne con la doppia coda, mi viene un fondato sospetto ahaahha

      3. Mmm…. doppia coda, una alta ed una bassa e, cosa fondamentale, non sono sulla stessa parte del corpo? 😀

  1. Ahahahahahahahah adesso posso dirmi definitivamente adulta 😦 e soprattutto non dirò più che sono tenerella come un minipony rosa O.O

  2. Eh…. son le prime avvisaglie della fine l’era del “glabra a tutti i costi”, ritorna il periodo “pelosona” con evidente rivisitazione del classico. Spostiamo il davanti dietro, lasciamo comunque un richiamo classico alla “farfallina” e via ..

  3. Ho paura.

    ps:, a proposito di cose strane o cazzare. Ti giro questa chicca. Cerca Milo Moiré, “The plopegg painting”. In realtà è arte, ecco, non vorrei offendere nessun cultore dell’arte contemporanea o femminista visto anche il messaggio dell’artista…però,,,ecco, niente, vorrei un tuo parere!

    1. oddio…. neglianni 60 un tale (Piero Manzoni ho guglato) inscatolò la propria merda e l’espose in un barattolo e la chiamo opera d’arte con il nome “merda d’artista”.

      Ora dopo quello qualche uovo non mi sconvolge, ma dal mio punto di vista sia l’uno che l’altro chiamarla “arte”… bè… per me ce ne passa, ma io sono son un critico d’arte, ne un’esperta sia benchairo, sono una persona più o meno (dicono meno) normale.

      Comunque mi hai dato uno spunto per un post. Non so se riesco in questi giorni, dopo tre giorni di fermo houn pò di lavoro arretrato, ma lo spunto è lì. Grazie 🙂

      1. Conosco il Manzoni. Beh diciamo quell’opera in realtà aveva un senso, simboleggiava una rottura col mondo artistico contemporaneo e anche una protesta contro un sistema che tendeva a considerare artistica un’opera semplicemente perché firmata da un’artista, avallando qualsiasi (è il caso di dirlo) cagata 😀

      2. Se avvalli quel modo di far arte avvalli anche quello di Milo Moire.

        Io quella non la chiamo arte, posso chiamarla sociologia, politica, rottura, espressione di idee, ma non arte.
        Chiaramente ridico io non sono un’esperta, solo una semplice utente finale e come tale sono all’oscuro 😉

      3. Certo che la avallo! Ti immagini la comodità, non hai niente in casa per cena, le dici Miloooo…che per caso c’hai n’ovetto da darmi? 😛

      1. Meravigliose! Alla prima occasione ne farò omaggio a tutti i chierichetti.
        (P.S. Non ho un attico. Ho un SUPERattico. 700 mq, in pieno centro di Roma, vista cupolone. Se vorrai intervenire al prossimo rosario, sempre sarai lodata. Ma niente Hello Kitty. C’è dietro una lunga storia. Non potrei sopportarlo.)

      2. Ma porca paletta non potevo conoscerti nel 2015, che son stata due volte a sgranar rosari in quell’anno!?

        Super attico centro roma, vista cupolone?
        Guarda a me Hello Kitty non è mai piaciuta! Non si capisce neppure cosa è. mai comprato niente di Hello Kitty. Ma chi è Hello Kitty?

        😛

        (PS: io so ascoltare se suoi raccontare la lunga storia)

      3. No, non potevi. Stavo rifacendo il parquettone (700 metri son tanti, c’è voluto del tempo). Sempre sia lodato l’olio di palma. E le suorine. 😉

        La storia della gattaccia in realtà non è molto lunga. Ma triste.
        Avevo deciso di diventare miliardario vendendo su internet magliette virali. Una delle più riuscite (secondo il mio insindacabile giudizio) era una che diceva “GOODBYE, Kitty!”, e c’era un’immagine di lei spiaccicata sotto a una grossa incudine, in un lago di sangue. “Goodbye” al posto di “Hello”, mi pareva sottile e carina.
        E invece mi hanno chiuso il sito per violazione del copyright, minacciando pure azioni legali.
        Come puoi immaginare, da allora la odio ancora di più…

      4. Ora l’abbinamneto suorine e olio di palma è quantomeno fuori gli schemi 😛

        Dai, torniamo al passato (non di pomodoro) allora, lei era tanto caruccia

      5. Betty Page….. Son andata a cercala grazie ai potenti mezzi messi a disposizione di “gugletraslate”.

        Ma questa è vera, non è un cartoon, non vale 🙂

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