Io amo le scarpe. Da sempre, per me sono il miglior vestito che una donna possa indossare. Gli abiti son accessori delle scarpe.
Le amo talmente tanto che a quattro anni, a Trieste, feci girare un intero pomeriggio mia zia e poi lo zio alla ricerca di un paio di scarpe con i tacchi alti. Le trovai. Ben 1 cm di tacco alto!
La sera togliermi le scarpe fu impresa vana e impossibile per quanto le amavo. Quella notte dormii con le scarpe dal tacco alto nel letto.
Ma nella vita spesso amare non basta.
“Prima di giudicare una persona cammina per 3 lune nei suoi mocassini”
(Proverbio Sioux)
Ho camminato nelle scarpe altrui. Per lungo tempo. L’ho fatto così a tanto da confondermi e non capire più quali scarpe fossero le mie e quali degli altri. Le ho confuse. Mi son confusa, tra tacchi e bugie, tra emozioni e adrenalina, tra anime e ombre.
Non scrivo per rivendicar torti, piangermi addosso o chissà che altro. Se non avessi camminato in così tante scarpe diverse, non sarei quella che sono oggi.
Alcune scarpe mi hanno lasciato callosità. Da loro ho compreso che non sempre la bellezza esteriore vuol dire che saranno buone scarpe e ti faranno camminare comoda. Altre mi hanno modificato la struttura ossea per quanto le ho portate. A volte in alcune condizioni di tempo i piedi si fanno “sentire” e mi ricordano le scarpe strette che mi hanno fatto camminare con dolore.
Ogni volta scarpa è stata una scelta mia, anche se indotta e manipolata, rimane una scelta. Puoi anche scegliere di non portare più scarpe.
Puoi decidere di vivere scalza. Sentire il calore della sabbia, la sofficità dell’erba, il tepore della terra, il bagnato della rugiada, il fango che scivola tra le dita.
Puoi scegliere di sentire, consapevole che sentirai anche la pietra aguzza e il freddo del ruscello.
Butto fuori l’aria dai polmoni con un lungo respiro. Il solo pensiero spaventa, ma è l’unica cosa possibile, come e quando non so, ma la direzione è quella. Pelle a contatto con il mondo. Ma non oggi.
Oggi, rimango si a piedi nudi, ma in casa. Mentre metto ordine nella scarpiera, cerco le mie scarpe, penso e faccio ginnastica “podica”.
A portar scarpe altrui s’imparano un sacco di cose, anche a muovere bene le dita dei piedi.

L’ha ribloggato su SuZieQ11… CoMe SeMPRe FuoRi DaL CoRo.
Ti ho ribloggata, in primis per il post strepitoso, poi per le immagini inserite, poi perché sono una collezionista di scarpe, le adoro! Ne ho di tutte le fogge.
Ciao.
tu sei un amore ❤
e sappi che abbiamo in comune questo amore per le scarpe…. roba che compro (compravo.. ora son un pò più brava) scarpe compulsivamente ghghhghg
Dillo a me… a Bologna avevo scovato in un mercatino un ambulante che vendeva scarpe vintage, naturalmente di ogni tipo un paio, nuove a prezzi stracciatissimi. In un giorno ne ho comprate 8 paia. Allora ero più giovane e incosciente. E senza figli. Un paio c’è l’ho ancora, décolleté in camoscio color lampone, tacco 11… le portavo con autoreggenti nere a rete… uno schianto!
Scarpe. Zuccate nel muro. Ricordo ancora il paio di scarpe che portavi la prima volta che ci siamo visti .
ahahahh ❤
sai che non ricordo che scarpe portavo. Quali erano?
Ho vissuto i miei più strepitosi giorni di vacanza, alle Maldive. Ed il ricordo più tangibile, vivido, emozionante, il ricordo più diversificante è quello di dieci giorni senza mai indossare scarpe. Nulla ai piedi se non l’acqua del mare, il legno della casa, vaga vegetazione (da calpestare) e ancor più raro terriccio, e sabbia per ogni altro dove. Piedi nudi e scalzi a contatto diretto con l’isola. Giorno sera notte colazione pranzo cena passeggio nuoto quiete o vento o sole. Scalzi. La scelta di sentire. Posso odiare ogni scarpa ora? Certo. 😉
ahhaha 🙂
Io non le odio, le amo, solo che a volte preferisco camminare a piedi nudi
in effetti sta’ cosa delle scarpe mi calza…
🙂
😉
sfondi una porta aperta, ma io son patologico. ricordo scarpe indossate da tizio o caio ad anni di distanza nelle tale o talaltra occasione non so se chiamarla mania, ma un giorno o l’altro scriverò un trattato di psicologia spicciola a partire dalle scarpe.
le scarpe parlano di chi le indossa del resto 🙂
adoro stare a piedi nudi in casa…le scarpe e l’orologio sono le prime cose che levo quando entro in casa.
Comunque se camminassi nelle mie scarpe sembreresti un clown….
PS settimana l’altra comunque ci ho corso nelle scarpe di un altro…vale?
PS2 dici che gli abiti sono accessori alle scarpe ma nelle foto che hai postato di abiti ce ne sono ben pochi…(chissà perchè una donna nuda in un letto con le scarpe alte è nella top ten delle fantasie maschili….)
PS3 Si lo so…il senso del post era un altro….embè??!! Dov’è la novità? 😉
Pensa che io l’orologio l’ho tolto dal polso nel 2003 e non l’ho mai più rimesso, credimi è stata una liberazione
risposta al PS
dalla regia mi dicono di no!
risposta al PS2
proprio perchè son accessori possono esser un di più e inutili….
(eh no non so perchè lo sia, ma so che lo è, ai bei tempi l’ho sfruttata molto bene)
risposta al PS3
i miei post son a sensi doppi alternati 😉 e se tu non imboccavi un senso strano mi sarei preoccupata 😛
Nelle mie scarpe ti ci troveresti bene. Barcollo ma non mollo. Inutile dirti che la parte più divertente è quando barcollo.
Vuoi provare? 🙂
Smuackete!
ahahha più che provarle, si voglio vederti come ci cammini :*
Scatti fantastici… chi li ha fatti?
I primi in alto li ha fatti Erik Schottstaedt (se passi sopra le foto piano lo indica come fotografo), quelle sotto non lo so, le ho trovate nella rete senza indicazione.
feticismo sano !
Post veramente bello sotto tutti ipunti di vista. Stimolante e dolcissimo assieme. Volevo ribloggarlo ma Suzie è arrivata prima. Hai scritto col cuore, la mente, con la femmina che è in te e la donna che cammina per la vita. Si legge.
Insomma un colpo di tacco e uno di penna 🙂
Ahahahahah, sono morta quando sono arrivata alla foto finale 😀
😉
Ma voi adoratrici di scarpe dove eravate quando vi cercavo? Eh?
In un negozio di calzature… 😛
E perché non m’hai chiamato?
prossima volta ti chiamo, tu porta la carta di credito però 😉
Si ma le scarpe le scelgo io 😉
da morto…. forse 😛
Manu le decolletè spuntate grigio tortora con gli inserti rossi. Tacco 12 con plateau. 🙂 (Ovvero Danilo : non solo aerei e armi ;p)
ho in mente…. :* sono ancora nel mio armadio pronte all’uso (appena finita la dieta 😉 )
Valgono lo stesso i pattini? Hanno pure le ruote!! 😁
dipende dai pattini, quelli su ghiaccio son più eleganti 😉
Non amo le scarpe.
I miei piedi conoscono il bisturi e quando le ferite ai piedi diventano reali, non riesci nemmeno a traslare le callosità in metafore.
Ma…bello il post, le foto è bella te.
Ti abbraccio forte
S
c’e’ un posto, un posto meraviglioso per camminare scalzi.
fresco, morbido, soffice, delicato, profumato…
il green di un campo di golf
🙂
bel post
mauro
Ecco questo mi manca… ora devo conoscere qualcuno che è socio di un club di golf 🙂