TRA IL DIRE E IL FARE C’E’ DI MEZZO IL FARE

Mi son rotta le ovaie, anzi no, son belle integre, ma espanse a tal punto che mi hanno compresso la gola e non riesco più a parlare.

Mi son rotta le tube di fallopio a leggere parole e parole e poi a far niente. Si si che son brava a rimbalzare i vari post di supporto di questa o di quella cosa, ma quello non è fare, è virtuale, e pensiamoci di concreto cosa è? Niente.

Mi si son rotti i dotti lacrimali, tanto che sento dolore, di lacrime non ne scendono più a vedere la sofferenza di uomini e animali, ma tanto le lacrime a poco servono, ci vogliono i fatti.

MSF

E il problema di noi qua (nel virtuale) è tutto qui, dire dire e dire e fare mai. E quindi? E quindi io oggi ho preso una decisione, piccola, stupida, insignificante ma è la mia goccia nell’oceano.

Ogni mese, farò una piccola donazione. Piccola, così a me cambia poco, ma quel poco sommato a tanti pochi è tanto per ogni singola associazione. E parlo di quelle associazioni che supporto con il cuore e la mente, quelle che per amore e voglia di cambiare, rimbalzo nei social. Quello, lo share, è il mio dire, da oggi la donazione mensile sarà il mio fare.

Ogni volta che sceglierò un’associazione diversa ci farò un post, ne parlerò con voi, non perchè la mia sia carità pelosa e cerchi consensi e i pat pat sulla spalla, ma perchè magari così conoscerete (se non le conoscete già) delle associazioni per cui anche voi oltre al dire avete voglia di fare.

Ho cominciato oggi. Ho cominciato con Medici Senza Frontiere. Ho cominciato con loro perchè il cuore mi si ferma sempre pensando alle persone ai confini con la grecia, si dimentica di battere per qualche microsecondo per quelle popolazioni in fuga in cerca di pace, a prescindere da quale stato fuggano. Loro per me son vittime come quelle di Bruxelles, io vorrei che questi stupidi dieci euro, possano far si che nei campi di raccolta si semini aiuto e non odio (cosa che accadrà grazie a quell’accordo abominevole che la UE ha fatto con la Turchia).

10,00 piccoli euro è il mio versamento, niente di ché, poco più del costo di un cocktail a un “apecena” milanese. Posso rinunciarci e stare ancora molto comoda nella mia vita. Se magari qualcuno di voi, con MSF vuol passare dal dire al fare, basta che pigi sull’immagine qua sotto

Tra il dire e il fare non c’è di mezzo il mare… ma il fare

17 pensieri riguardo “TRA IL DIRE E IL FARE C’E’ DI MEZZO IL FARE

      1. Loro chi? Ti sembro il tipo che segue Amnesty International nelle zone di guerra? Ho solo lo zainetto…… limitiamoci alle donazioni….. 🙂

    1. Allora devi anche cambiare vita. Quando apri una scatoletta di qualunque cosa, tutto il processo per farti arrivare a quella scatoletta ha come conseguenza quello che accade oggi.

      In ogni caso, tanti orticelli alla fine fanno i campi. Non sottovalutarlo.

      1. Io ho già cambiato vita. Che non vol dire tornare al medioevo, ma vuol dire rimanere nel presente con una forma mentale etica ed ecologica, cercando di attuttire al massimo l’impatto sull’ambiente circostante.

        Questo vuol dire che compro il più possibile bio (vero, non falso), che acquisto anche tramite il GAS (gruppo di acquisto solidale). Di confezionato compro poco per me quasi niente, qualcosa di più per i miei amori pelosi. Non compro surgelato, non compro scatolette di tonno (del resto son anche vegetariana) e similiari.

        Poi rubando la frase di un film che amo molto “nello stesso atto del vivere procuriamo dolore a qualcuno”, ne sono consapevole ma cerco di limitarmi al massimo quando ne capisco il danno o il dolore.

        E ribadisco, coltivare il proprio orticello è la prima cosa, ma non basta, siamo un tutt’uno, la teoria del caos è vera.

  1. E’ da qualche anno che, oltre al 5×1000, individuo alcune associazioni alle quali fare piccole donazioni durante l’anno. E’ come versare un bicchiere nell’oceano del bisogno, ma è meglio di niente.
    Però stamattina pensavo (sarà la Pasqua?): 60-70 anni fa molti potevano dire “non sapevo” (anche se non per tutti era vero).
    Oggi non possiamo più dirlo, perciò siamo doppiamente colpevoli.

    1. io ho deciso (oltre al 5×1000 che da anni lo “regalo” all’associazione Prometeo”) di fare qualcosa in più (poco mi rendo conto), dieci euro al mese non son niente per me (al momento) quindi ogni mese davvero le regalo a qualcuno

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