Sai quando una cosa fa TAC, si spezza, e tu non te lo aspettavi quel tac?
Certo lo sapevi che quella cosa col tempo non era più elastica, ma neppure ti aspettavi quel TAC interiore.
Rimani esterrefatto, stupito, sconcertato. Ti ritrovi tra le “mani” con quei due pezzi separati.
Ti dicono che ci sia il kintsugi. Riparare le rotture riempiendole d’oro, così che tu non rimpianga qualcosa che non c’è più, ma esalti la storia della ricomposizione dandole valore. Bello. Bellissimo.
Sì, però, l’oro, stavolta chi lo mette?
Arimor!
Arimor, dacci l’oro!
Arimordacci loro!
(questa la sentii secoli fa da un attore romano…)
Io friulana di nascita, lombarda d’adozione…. ma quanno se tratta de prenne l’oro divento romana 😛
A prescindere da chi metterà l’oro io (mi) chiedo: quanto siamo in grado di vedere un intero preziosamente ricomposto e non soltanto dei pezzi smarginati?
Se non si è in grado di rispondere secondo me anche l’oro sembrerebbe scarso Vinavil colorato di giallo.
Ti bacio :*
Sai io vedo la bellezza del kintsugi, anzi la sua unicità a volte me lo fa sembrare decisamente migliore del prima (per esempio la foto che ho messo, fosse stato integro, per me non sarebbe stato così intesamnete bello), ma in questi giorni mi domando se tutti i pezzi siano davvero unici e migliori utilizzando questa tecnica o solo frantumanti e in qualche modo tenuti insieme.
Io lo trovo splendido, come te, proprio per le crepe messe in evidenza e che lo rendono diverso dai mille a cui apparterebbe se non le avesse… ecco perché (ma vale per me eh) mi domando quanto questa diversità io sia in grado non soltanto di guardarla ma di coglierla nella preziosità.
I pezzi in quanto pezzi sono unici perché la rottura avviene in modo divero ma non diventano migliori secondo me piuttosto direi utili, al serviz,io e a migliorare è l’intero.
Che discorso bello e lungo per annoiarti in un commento eh….
Grazie per questo piccolo momento di pensieri!
No mi annoi mai, anzi ❤️
❤
a parte che io al massimo faccio taac…comunque con l’età capita…e se non trovi l’oro trovi loro…
Tu fai scrack… Son le giunture… Andate 😛
tie!
Non sono così sicura di volerci mettere l’oro, anzi. E mi sono resa conto che qualche volta sono io a forzare intenzionalmente fino a spaccare.
Perché testiamo il vaso. E fatto bene? E robusto? È veramente un vaso? A volte scopri che è tutte queste cose, a volte scopri che non nessuna di queste cose.
Ma noi siamo segaiole mentali 😉
Beh…se essere segaiole vuol dire testare il vaso sistematicamente…allora viva le segaiole!!!
:)))
infatti è un bel pensiero =D
ciao!ti seguo da oggi (eri indicata tra i suggerimenti di wordpress!) anche io ho dedicato una delle mie farneticazioni nel blog proprio a questi meravigliosi vasi 😉
Grazie 🙂
ho cercato il tuo sul tuo blog, ma non son riuscita a trovarlo, mi passi il link?
https://suibinarideigiorni.wordpress.com/2016/04/19/orsetti-viaggiatoritra-un-tessuto-quilt-e-un-vaso-kintsugi/ grazie a Te!
https://suibinarideigiorni.wordpress.com/2016/04/19/orsetti-viaggiatoritra-un-tessuto-quilt-e-un-vaso-kintsugi/ grazie a Te!