DIMENSIONI

Il mondo è un fondale bidimensionale ed io ci vivo da essere tridimensionale.

A volte mi capita di pensarlo, lo percepisco sulla pelle, quasi fosse una verità nascosta che affiora dalle mie profondità e risale verso l’alto. Mentre lo fa, la sensazione della diversità si fa densa.
E’ un camminare con l’acqua alle ginocchia, mentre si trasforma in gelatina. Rallento i miei pensieri, i movimenti, mi assale la voglia di essere altrove.

Risale anche il ricordo di quando ero bimba in un mondo di adulti. Il sospetto che noi, umani, fossimo bambole nelle mani di giganti invisibili. Un mondo in cui i loro bambini giocassero con noi, come noi facevano con le nostre bambole.
Loro, come noi, creavano amore, dolore, situazioni, case, sensazioni. Un falso mondo per preparasi a diventar adulti.

Ci si prepara con il falso per viver una vita vera. Capita così che alcuni, tanti, dimenticano lo scopo e anche da adulti continuano la falsità per vivere.

Vero che neppure a pochi anni ero normale? La differenza tra oggi e ieri, e che questi pensieri li tenevo per me, li cullavo nel silenzio e continuavo ad osservare il mondo e gli adulti.

Il mondo è un fondale bidimensionale e io ancora non so se son caduta qua da un pianeta o se sto vivendo in un novello ” The Truman Show”.

Photo by Lonely Pierot

13 pensieri riguardo “DIMENSIONI

  1. Nessuno di noi agisce in piena libertà. Bisogna vedere quanti sono coscienti dei lacci e dei lacciuoli (anche se non di tutti) e quanti vagano per il loro personalissimo Truman Show senza accorgersene. Neanche quando sbattono la testa al fondale (monodimensionale) di cartapesta.

      1. Allora per restare in tema di citazioni musicali (quella sopra è da Karn Evil 9) ti lascio un commento valido per il prossimo venerdì: con un’aria da commedia americana, sta finendo anche questa settimana
        😀

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