E’ una sensazione.
Istantanea.
Si allerta l’anima.

Sbuffo tornando, mentre l’acqua sommerge tutto. Fossi meno rinchiusa nei miei dovrei e nei miei anni, accosterei l’auto e camminerei a piedi sotto quest’acqua fredda che scroscia dal cielo.
Da bambina, in campagna, lo facevo. Scoppiava il temporale estivo, cercavo il modo di scappare fuori, saltavo a piedi nudi nelle pozzanghere che si creavano. Il fango si insinuava tra le dita (era una sensazione bellissima), l’acqua m’inzuppava i capelli per poi scivolarmi sulla pelle. Solo gioia e acqua.
Ma qui non ci sono pozzanghere di terra, solo asfalto su cui luccicano e riflettono le luci. Solo pensieri e acqua.
Quando sento quell’allerta, io lo so, il gatto che vive nella pineale ha sentito un rumore.
Avrei dovuto dar più retta a ‘sto ca**o di gatto …..
Eh anche io qualche volta ho fatto finta di non sentirlo…. ma più 😛
nella mia pineale (ammetto ho dovuto googlare il termine) c’è il vuoto pneumatico per cui non avrei di questi problemi…
secondo me tu hai drogato il gatto delle pienale per non sentirlo, altro che vuoto 😛
(vedi anche oggi hai imparato una parola nuova)
quando si è giovani si impara sempre…. 😉
peccato che tu allora non possa più… 😉
Io da bambino durante la pioggia andavo a caccia di lombrichi!
quelli venivano fuori dopo
(io li rimettevo nel terreno, o meglio li adagiavo dove non potevano esser schiacciati e potevano tornar sotto)
Oh oh… mi è semblato di vedele un micione…
L’anima drizza le orecchie….
Richiamo potentissimo quello dell’acqua che scende…anche per me…
Per me un po’ meno, visto che sarei in moto…