NUN VE REGGAE PIU’

Sgocciolo.
Non per quello che pensate voi, porcellini.
Sgocciolo insofferenza.

Meno male che ho ancora poche ore davanti a me e stacco qualche giorno. Ciò è cosa buona e giusta poiché, in modo esponenziale, reggo sempre meno questa realtà, fatta di analfabeti emotivi, analfabeti funzionali e di troll più o meno capaci.

Parlo certamente di quelli della rete, quelli di cui Eco diceva: «È l’invasione degli imbecilli», ma parlo degli stessi che ora, forti di esser ascoltati in qualche modo, ti ritrovi anche al bar mentre sorseggi il caffè.

Non so di preciso quando ho iniziato, ma nun ve reggae più.
Photo by John Wilhelm

Son passati gli anni, son passati i sogni (ma ne son arrivati di altri), son passati gli amori (ma non ne son arrivati di altri), ed io mi rendo conto che alcune canzoni son così attuali da sembrare esser state scritte ieri (con alcune piccole modifiche. Tipo al posto di dc ora metterei pd), e questo mi deprime, perché voi non siete passati, siete il presente.

Necessito di togliere quest’aria stagnante e farne entrare di fresca. Ho bisogno di frequentare, vedere, ascoltare, leggere, palpare, annusare, assaporare solo persone e situazioni a me affini, per farmi sentire un po’ più a casa, in questa realtà.

Badate non lo dico con l’arroganza di chi si pensa e sente migliore di altri, lo dico solo con la consapevolezza del “siamo diversi”, ma così diversi che in questa vita starvi vicino mi costa fatica ed energia e ora devo recuperarla. Altrimenti la prossima volta che vi incrocio vi sputo addosso.

NUN TE REGGAE PIU’

PS: Oh aspetta ecchecazzo, diciamolo, di qualcuno lo penso di esser migliore, non con arroganza sia ben chiaro, solo la conoscenza che alcuni sono a uno stadio evolutivo (molto) inferiore al mio, tutto qua

PPS: Eh sì, al solito, ho punte di modestia improvvise

PPPS: dai dopo le ferie mi migliora l’umore

PPPPS: tranne i primi giorni del rientro

PPPPPS: e quelli subito dopo

PPPPPPS: e quelli tra il subito dopo e le ferie del 2017

16 pensieri riguardo “NUN VE REGGAE PIU’

  1. Spero che con le imminenti vacanze ti possa confrontare con gente di livello… gente che se reggae almeno. Vero poi che la qualità della vita extralavoro ci rende malleabili e spesso riduce le aspettative.. gettiamo via difese automatiche… oggi il capo mi chiama e mi dice: “Allora dal 16 io non metto F di ferie ma M di malattia?”
    “Si. M perodico”

  2. Il mio non è un commento proprio inerente al tuo post, ma lo faccio perchè dopo aver creato e distrutto un blog, dopo settimane che faccio finta di nulla, la persona che mi ronza attorno non ha capito ancora nulla ! Non te reggae più ! Si, è vero ! Siamo attorniati da imbecilli cosmici !

  3. Debbo ripetermi, ma aoh, ultimamente sta frase tratta dal libro di Ester Viola è sempre più dannatamente veritiera: “la vita è quello che succede tra un – me la farò passare anche stavolta – e l’altro.”

    p.s. Nel mio caso sarebbe più giusto “tra un – nun me passa più – e l’altro”.

    pp.ss. nun la reggo più (la situazione)

    ppp.sss almeno sapessi suonare la chitarra, farei qualcosa di utile

    pppp.ssss anzichè girare in tondo…

    Ebbone ferie!!!

    1. Una volta lo facevo sempre anche io (me la farò passare), ora lo faccio ancora a volte (quando le circostanze sono davvero avverse) ma raramente.

      La vita è una, ci è stata donata per viverla al meglio e al 90% la sprechiamo (parlo anche per me), ogni tanto dovremmo ricordarcelo.

      PS: Invece di girare in tondo, prova a fermarti, io quando l’ho fatto ho visto un sacco di strade che potevo percorrere 🙂

      PPS: grazie, oggi ultimo giorno *__*

      1. Ohsisi…uno spreco di vita continuo. Non siamo capaci di aprire il recinto e semplicemente…VIVERE…

  4. “…ahi lo stress/ Freud e il sess/ è tutto un cess/ ci sarà la ress/ se quest’estate andremo al mare/ solo i soldi e tanto amore/ e vivremo nel terrore che ci rubino/ l’argenteria…”
    Rino il saggio.

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