ESTATE 2017 – FRAMMENTO 1

Vacanze a casa, ma tanto vivo in un posto in cui gli altri vengono in vacanza. Siedo in uno di quei tavoli all’aperto, in piazza, vicino al lago.
Io e Juni a far colazione.

Le vedo, anzi prima le sento. Tre ragazzine. Quell’età indefinita che va tra 15 e i 18. Due ragazzine capelli lunghi, sciolti sulle spalle. Una con il velo attorno al capo. Ridono e parlano di tutto. Una ragazzina, maglietta bianca, le maniche lunghe a coprire la pelle, le altre due sbracciate a mostrare l’abbronzatura. Fanno colazione insieme e parlano di vita e di speranze, le loro.

Le loro parole me le fanno sbirciare di sottocchio. Bellezza double face, belle dentro e fuori. Ah se l’umanità fosse racchiusa in questa immagine. Rispettose una dell’altra. Accettante una dell’altra. Tu fai come vuoi che io faccio come voglio portando rispetto per quello che sei. Se voglio cambio e prendo il meglio di quello che sei, se vuoi cambi e prendi il meglio di quello che sono. Se non vogliamo rimaniamo quello che siamo e sorseggiamo il mondo attraverso i nostri desideri.

Viviamo in tempi che la storia dirà di grande cambiamento, ed io spero che il cambiamento sia fatto da ragazzine che ridono e si raccontano la vita.

PS: no, non sono un “buonista”, di buono ho solo lo sconto della tessera fidaty.

PPS: però gli “haters” mi stanno poco simpatici.

PPPS: anche dover specificare i ps sopra, mi piace poco, ma son donna di rete (anche) e prevenire è meglio che curare.

43 pensieri riguardo “ESTATE 2017 – FRAMMENTO 1

  1. Condivido, sottoscrivo, abbraccio tutto quello che hai scritto. Hai ragione, è spiacevole a volte dover specificare, anzi è noioso, purtroppo di questi tempi, necessario. Chi odia, lasciamolo odiare, avrà tempo da perdere, noi non ne perdiamo 😉

    1. nei giovani ci sono le donne e gli uomini del futuro, io confido in loro, ma temo sempre… perchè hanno radici negli uomini e donne di oggi… la mia speranza poggia sulla possibilità che il loro entusiasmo e la loro freschezza, affossino il nostro esserci persi

      1. Ho piccoli radici accanto a me che mi ricordano che la speranza è anche una mia responsabilità. Provo tra gli errori a renderle salde.
        Fortissimo abbraccio 😗😗😗

    1. come ho scritto in un commento qua sotto (o forse qua sopra, non so come wp li metta) è che “la mia speranza poggia sulla possibilità che il loro entusiasmo e la loro freschezza, affossino il nostro esserci persi”

  2. mio figlio aveva in classe un mussulmano. Insieme ridevano e scherzavano sempre. L’unica accortezza era di evitare la salsiccia a cena quando veniva da noi a mangiare.
    Ha iniziato a fare hip-hop…mi aspetto di vederlo ad Amici prima o poi.

    1. Perchè sei un micione intelligente…
      Sai quale sarebbe stata la differenza con gli “odiatori”? Quelli gli avrebbero fatto mangiar la carbonara senza dirgli niente, per poi prenderlo in giro in sua assenza

  3. Penso, che al di fuori della comunicazione di massa (smaTTphone, Facebook, televisione e ca**ate varie) ci sia più umanità di quella che pensiamo ci sia. Hai fatto bene a meditare, (pensare), guardare, sorridere, esser in qualche modo partecipe di questa semplice cosa.

    Tutti noi dovremmo essere un pò come te ! Attenti a quello che abbiamo attorno e non agli strumenti che ci fanno credere che tutto il mondo ci è contro !!

    Grande Post ! Brava !

    1. No, io non penso che ci sia di più di umanità rispetto alla rete, penso sia uguale (ora non so dirti le percentuali sia ben chiaro).
      La rete è solo lo specchio del reale, gente aldilà dello schermo che esiste davvero.

      La differenza e che nella realtà, la maggior parte di loro. essendo di solito vigliacchi e/o ipocriti non si espongono per paura.

      Ma sai, noi spesso detestiamo negli altri (oh non sempre) quello che non accettiamo di noi, quindi (come già detto) se si amassero davvero, non odierebbero nessuno.

      (Grazie per il brava 🙂 )

      1. Beh, col termine umanità intendevo forse dire ‘una bella umanità’ fatta da uomini che sanno perfettamente cosa vuol dire essere umani ! Si, la rete ‘contiene’ l’umanità ma penso distolga queste persone a cogliere nella realtà di tutti i giorni quelle sfumature che solo un approccio ‘fisico’ può fare la differenza. Come al solito faccio minestre ma l’argomento è interessante ed importante.

      2. Personalmente ho smesso di giustificare con in rete, fuori rete, con realtà virtuale e realtà “reale”.

        Io qui non penso diversamente da fuori, io qui non dico (scrivo) diversamente da quello che dico agli amici davanti a un bicchiere di vino. O meglio qui son un pochetto più seria, fuori un pò cojotes (ma all’aperitivo con gli amici parlare sempre dei massimi sistemi è difficile 😛 )

        Concordo con te che la parte materiale fa la differenza, ma la rete son i pensieri, i neuroni, le idee, puoi esser quindi lo stesso qui e là. Dal mio punto di vista se ti stravolgi da un mondo all’altro (dal mio punto di vista) hai qualche problema di base in qualcunque contesto vai.

        Detto ciò, la parte materiale fa la differenza e tanta, ma su altro. Io a un mio amico/a posso scrivere all’infinito “ti abbraccerei forte”, ma non sarà mai come un abbraccio vero…

        (Non fai minestre, o forse io so leggere le minestre 😛 )
        (e forse diciamo le stesse cose, ma non me ne accorgo 😛 )

  4. Da giovani, si fanno bellissimi sogni, bellissime esperienze, bellissime cose. Sempre se si è abbastanza fortunati da non essere distrutti da una mentalità crudele e inferiore o per altri motivi invalidi. Nel leggere il tuo post, ho guardato dietro al mio passato, all’epoca in cui avevo l’età di quelle ragazze…. poche volte ho provato quella tipica spensieratezza, quel divertimento, quella serenità.
    Mi sono rimasti gli insegnamenti della vita e un’enorme vuoto da colmare, che per fortuna ci sto riuscendo in questi ultimi anni.
    Complimenti per il pensiero, è davvero bello. E riconosco che per certi aspetti, vorrei anche io tornare indietro (orrore!!!)

    1. Non c’è bisogno di tornare indietro, noi viviano oggi e nell’oggi possiamo fare, magari in maniera diversa dai 15 anni ma possiamo per quello che vogliamo e desideriamo…. a volte il problema è “Sappiamo davvero cosa vogliamo?”

      1. Oppure, “Possiamo veramente fare ciò che vogliamo?” Nel mio caso ti risponderei di no, perché ogni persona è un universo diverso, con problematiche diverse e diversi bisogni. Sono tante le cose che vorrei….

      2. Io son convinta che possiamo far quello che vogliamo, abbiamo il problema di avere delle convinzioni depotenzianti che non ci permettono di farlo… quindi prima bisogna lavorare su quello e poi cambia quello che ci si para davanti nella vita

        (esempi di convinzioni depotenzianti: non sono capace, non sono intelligente, è sempre stato così… giusto per far degli esempi easy)

  5. “Viviamo in tempi che la storia dirà di grande cambiamento, ed io spero che il cambiamento sia fatto da ragazzine che ridono e si raccontano la vita.”

    Di certo sarebbe bello ma ho paura saranno altri a farlo.

  6. Io ho davvero fiducia in questi giovani.
    Ho la fortuna di frequentarne alcuni, di questi “arrivati in casa nostra”, compagni di attività sportive dei miei ragazzi.
    Sono splendidi e, cosa che da una parte mi ha stupito e dall’altra infuso ancora maggior fiducia, consapevoli.
    Sono l’unica vera arma che possiamo puntare contro il fanatismo, l’ottusità e l’estremismo.

    1. il problema e che gli ottusi estremisti, sono in genere persone spaventate e ignoranti (non nel senso dispregativo) che non vogliono neppure mettersi in discussione e conoscere queste nuove realtà, perchè metterebbe in discussione loro…

      Di tutti i razzisti che si son palesati con me, nessuno aveva mai avuto a che fare veramente con le persone. O erano state educate a loro volta all’odio, o riportavano frasi lette o sentite.

      Io non dico che non sia difficile, non dico che non spaventi, o che non faccia sentire in pericolo a volte (tutto nuovo, vite diverse, abitudini diverse e per alcuni versi alcune inconciliabili con il liberio arbitrio). Porca paletta capita anche a me in alcune circostanze, ma poi i giovani se li ascolti e ti apri con loro, a prescindere di dove son nati, ti ascoltano e si aprono con te.

      Ho detto che è facile? No
      Ho detto che noi vedremo l’integrazione andata a buon fine? No

      I tempi storici (e questo è un tenpo storico di cambaimento) non son quelli umani, che sono brevi

      1. Intorno al 1500, dalle parti di Siviglia (se non erro), convivevano pacificamente cristiani, musulmani, ebrei. Ognuno faceva affari, ognuno pregava il suo dio, tutti prosperavano.
        Poi arrivarono i cosiddetti re cattolici, quelli che crearono l’inquisizione. Inutile dire che finì tutto a schifìo,
        Non c’è niente di nuovo, oggi. Qualcuno, da qualche parte, grida slogan, e una massa gli va appresso. Senza nemmeno domandarsi se lo slogan urlato corrisponda a verità o meno.

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