IL MARE DI HIKMET

Mi apri miriadi di possibilità mancate

Retrogusto di una mandorla amara

Sospiro di ciò che poteva e non è

Mare di Hikmet

Sospiro di ciò che potrebbe e non è

Retrogusto di caffè senza zucchero

Mi chiudi miriadi di possibilità presenti

20 pensieri riguardo “IL MARE DI HIKMET

    1. No, è tipo la poesia Nazim Hikmet:

      Il più bello dei mari
      è quello che non navigammo.
      Il più bello dei nostri figli
      non è ancora cresciuto.
      I più belli dei nostri giorni
      non li abbiamo ancora vissuti.
      E quello
      che vorrei dirti di più bello
      non te l’ho ancora detto.

      1. più che a ramengo, lo ridimensiona molto, che qua son tutti a coglier l’attimo e per farlo non vedono che inciampano e si fratturano il naso (e a volte l’osso sacro 😛 )

        c’è un piacere nell’attesa (del resto lo diceva pure Lessing “L’attesa del piacere è essa stessa il piacere) sottovalutato, quello in cui ti dai il tenpo di “sentire”, “percepire”, “annusare” e “assaporare”

        ps: si lo so, con quella frase ci han fatto pure la pubblicità del red passion 😉

      2. Ho avuto una conversazione recentemente, molto più terra terra tipo: l’ultimo di Manzini, pulvis et umbra me lo centellino piano piano per farlo durare, o lo tracanno tutto d’un fiato?
        Tutto d’un fiato, chiaro. E se poi muori e non l’hai letto?

      3. Non lo conosco, ma io nel dubbio seguo l’istinto (quando riesce a svicolare dalla mente 😛 😛 😛 ).

        Io la trilogia di larssen “millenium” (non so se hai in mente l’altezza in cm dei tre libri messi uno sopra l’altro…..) l’ho letta in una decina di giorni.

        A Te che dice quel libro? Leggimi e posami?

        (ps: ma chi centillina un poliziesco O__O ? )

      4. Io, visto che m’addormento dopo la quinta riga, o leggo in bagno 😉

        Antonio Manzini e il suo Rocco Schiavone mi hanno catturato, e dovendo aspettare molto tra un’uscita e l’altra, non sapendo se poi ne uscirà un altro, lo assaporo goccia a goccia.

      5. mi sarebbe impossibile…. quando ero più Jovane, mentre leggevo alle due di notte mi dicevo: “ancora una pagina, ancora una sola”, cosa che mi ripetevo alle tre…. odiandomi poi 4 ore dopo per averlo fatto 😛

    1. Qui non ho audio e quindi non ho modo di sentire l’audio, lo sentiro quando esco
      (per la traduzione del testo poi mi aiuterai, ti ho mai detto che comprendo molte sfumature dell’animo, ma conosco bene (si fa per fire bene) solo una lingua?)

      1. …Cosa stanno facendo oggi in paradiso ?… Ma anche io non sono un gran che !
        Amo la Musica e Amo i Mogwai !
        … Nel mio Blog c’è un’altro pezzo dei Mogwai !
        Assolutamente avvolgente, intimo … Meraviglioso !

  1. Non ti facevo una da Larsen.. col primo dei tomi dove per capire da dove arrivavano i quadretti anonimi, anzi, per capire che dovevano cercare da dove arrivavano i quadretti anonimi che aprono la storia, devi sorbirti trecento pagine di panegirico… non ti ci facevo..

    1. Io adoro Larssen IMMENSAMENTE e quando ho saputo che era morto e quindi non poteva più scrivere… è stato un colpo. Mi è dispiaciuto quasi fosse un membro della famiglia.

      Larssen come quasi tutti gli scrittori del “nord” non fa panegiri, ma ti porta lentamente nella storia, e a un certo punto tu ne fai parte. Tu sei il protagonista. Per quello lo divori, per sapere che fine farai…

      Infatti un’altro che amo è Nesbo, solo ch enon riesco più a trovare il tenpo per leggere, tra lavoro, casa e studi…

      (perchè non mi facevi da Larsen?)

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