Avrei voluto essere meno ingenua, quando giovane, il candore di cui ero intrisa non mi faceva vedere che spesso l’umanità sceglie la bruttura, alla bellezza, del mondo.
Avrei voluto esser più ingenua, quando la vita dopo avermi fatto crescere, mi tolse la possibilità di vedere colori di cui era intrisa. Mi mancava vedere con speranza e bellezza il mondo.
Avrei voluto essere più bella, quando mi sentivo il brutto anatroccolo, sempre, e mi sembrava di esser l’ultima della fila in ogni occasione.
Avrei voluto essere meno bella, quando sentivo di esser cercata per la mia fisicità, e non per quello che ero davvero.
Avrei voluto esser più intelligente, quando davanti ai quaderni mi sembrava che Dio, per un mero errore, avesse dimenticato di immetterla nel corpo.
Avrei voluto esser meno intelligente, quando scoprì che aveva ragione Schopenhauer: “Più intelligenza avrai, più soffrirai”.
Avrei voluto esser single, quando l’amore mi spezzava le ossa sentivo la lama in una profonda ferita intercostale, alle destra delle spalle.
Avrei voluto esser in coppia, quando la mia libertà anelava a condividersi con un’anima.
Ed è per questo, per tutti questi avrei voluto, che oggi, spesso, non so cosa voglio davvero, e viaggio senza meta.
Non credo convenga pensare come avremmo voluto essere.
Conviene lasciare il passato nel passato… sapendo di poterlo ricordare e riceverne istruzioni per il futuro.
Buon Pomeriggio.
Quarc
Anche a te Quarc :*
La vita di ognuno è costellata da “se”.
Ma alla fine ognuno è perfetto così com’è.
un’imperfetta perfezione 🙂
Bella definizione.
Sento assonanze con quanto scritto nel mio Blog ! Ma saranno sensazioni ! Penso che tutti ‘avremmo voluto’ ma poi ci è andata così !
Non disperiamo ! Per ora, tanto, non abbiamo ancora beccato il Virus !
…Quindi direi che le nostre storie personali siano storie solide che ‘ci hanno voluto’ proprio così come siamo !
Ciao ‘diversamente intelligente’ ! 🙂
ma chissà come trovi l’ispirazione per certi post 😉