Ho appurato di essere un’amante mentale.
E difficile essere amanti in generale, figurati mentali.
Gli amanti mentali non sono amanti nel senso stretto della parola, non trombano, non sono innamorati, ma non sono neppure amici, non solo almeno. Con l’amante mentale apri il cuore e lo fai vedere, ma apri anche i pensieri e li metti lì un pò più a destra dell’anima.

Ho scoperto di esserlo alla fine di una chiaccherata partita dai miei acquisti fatti all’Ikea, attraversando felpe da lui comprate per il nipotino, correndo velocemente attraverso un sex toys, inciampando in Raz Degan per arrivare alla questione annosa ormai per lui; la sua storia amorosa attuale e alla decisione che non sa prendere.
Io alla sua donna son poco simpatica, molto poco simpatica direi, e da lì Willy a dirmi: “Già…. a volte mi sento scemo……è come se avessi un’amante ma non ci scopo mai…. ma si puo???” ed è stato in quel momento che l’ho capito, diciamolo lo sospettavo da un pò, ma in quel momento ho avuto la conferma e gli ho risposto: “Ma è così. Hai un’amante mentale”.
Io e Willy ci conosciamo da una decina d’anni. Ora abbiamo assodato che siamo amanti mentali. Ci siamo raccontati in tutti questi anni le nostre rabbie, i nostri dolori e i nostri amori. Abbiano litigato e siamo spariti, per cercarci a distanza di pochi mesi. Uno chiede all’altro consigli e in qualche modo si fida di quello che l’altro dice. Ci cerchiamo quando siamo tristi perchè l’altro, non so come, scioglie la tristezza e ci fa ridere. Ci sentiamo tutti i giorni, magari solo per un ciao e a volte più volte al giorno, ma possiamo stare mesi senza farlo. Son passate (passano e passeranno) le nostre rispettive storie d’amore e d’amicizia, ma in qualche modo l’altro cé sempre ad ascoltare.
La sua donna è gelosa di me, ma sbaglia, non sono io il pericolo, è lei stessa.








