How to Make Millions before Grandma Dies


Ho visto ieri sera How to Make Millions Before Grandma Dies, un film thailandese del 2024 che trovate su Netflix. Prima vi lascio una sinossi brevissima, e poi in fondo vi condivido il mio pensiero.

La trama:
M è un giovane ragazzo che “lavora online” con scarsi risultati. Abbandona il suo lavoro per prendersi cura della nonna morente. Anche se apparentemente è un gesto che lo fa sembrare un nipote devoto, il suo scopo è un altro.

M non è spinto dall’affetto, ma dalla prospettiva di un ingente patrimonio. Per questo escogita un piano per conquistare il favore della nonna prima che muoia, andando a vivere con lei.

Il mio pensiero:
Vorrei esser più brava a descrivere quello che questo film mi ha trasmetto.  Questo film mi ha lasciato emozioni, forti e delicate contemporaneamente.

Ne avevo sentito parlare bene, ma ho sempre rimandato la visione, temendo fosse “un mattone”. E invece mi sbagliavo. Il film, di circa due ore, è una piccola perla. Lo sviluppo del rapporto tra la nonna e il ragazzo passa anche attraverso le parole non dette, l’incomprensione iniziale, e cresce attraverso i gesti pratici che li avvicinano.

Billkin (*) che avevo conosciuto in due BL stupendi: “I Told Sunset about You” del 2020 e il seguito “I Promised You the Moon” del 2021, ha dimostrato che alla faccia delle sasaeng (*) dei BL e delle ship (*) inventate (sempre dalle sasaseng), che gli attori vanno oltre, e se lasciati liberi di spaziare regalano piccole gemme come questa.

Taew (*) che interpreta la nonna è stata di una poesia che scende lentamente, goccia dopo goccia, dentro chi guarda. All’inizio non si comprende appieno il perché di alcune sue scelte, ma poi si arriva a comprenderle.

Un film che consiglierei a chiunque voglia vedere qualcosa di più delle solite storie, qualcosa che parli di amore. Di quell’amore che cura, che è amorevole, che abbraccia.

PS: Se volete vedere I Told Sunset about You e I Promised You the Moon, li trovate su Viki Rakuten.

PPS: Il film è ispirato da una storia vera.

(*)

I nomi completi sono:
Billkin Putthipong Assaratanakul
Taew Usha Seamkhum
(I nomi thailandesi sono giusto un po’ lunghetti)

Sasaeng: è un termine coreano per indicare un fan ossessivo, con tendenze invasive anche nella vita privata dell’artista. Nel tempo, il termine è stato “esportato” per descrivere fan ossessivi in generale.

Ship: Ship/shippare significa sostenere lo shipping, ovvero fantasticare su una coppia cinematografica (o reale) e tifare perché la loro relazione si evolva, indipendentemente dal fatto che sia vera o no.

READY, SET, LOVE


READY, SET, LOVE
Thriller, Mistero, Commedia, Romantico
Anno 2024 – 6 episodi da circa 1h e 8m
Su: Netflix

TRAMA

Negli anni 70, a causa di un virus misterioso, la popolazione maschile è stata decimata. Non solo, da quel momento in poi, la percentuale di nascite di maschi scende drasticamente. In pratica nascono solo, o quasi, femmine.

Gli uomini diventano così molto rari. Vengono dichiarati “tesori nazionali. Il governo decide di “conservare” tutti i maschi in un luogo chiamato “La fattoria”, dove vivono rinchiusi in una vita agiata, sotto la protezione del governo.

Le donne per potersi sposare con loro devono partecipare a un reality sponsorizzato dal governo e chiamato “Ready, Set, Love”.

Day (Belle Kemisara Paladesh) viene iscritta di nascosto dalla sorellina, e vince la possibilità di partecipare. Anche se lei non vorrebbe farlo, entra comunque nel reality e qui incontra il ragazzo più popolare, Son (Blue Pongtiwat Tangwancharoen).  Il loro incontro non è tra i migliori, ma qualcosa li lega, loro non sanno che hanno in comune molto più di quello che appare.

Il concorso, per potersi sposare con un uomo, prosegue attraverso le prove che man mano le partecipanti devono superare.  Day e Son mentre partecipano, inizieranno a scoprire una pericolosa cospirazione che opera sotto la superficie della fattoria e del reality.

OPINIONE PERSONALE

Appare come una commedia leggere e gradevole, un pò un miscuglio all’acqua di rose di “Squid Game” e “Ooku, le stanze proibite”, ma per chi conosce un pò di storia moderna della Thailandia può intravedere una denuncia sociale.

Rimane una commedia piacevole, romantica, leggera, ma dal mio punto di vista “parla e dice” molto di più di quello che appare.

Termina con solo sei episodi, ma l’apertura alla seconda stagione è palese, e non vedo l’ora di vederla.

CURIOSITA’

Vi accenno brevemente (molto brevemente, quindi perdonate se non scrivo tutto) un accenno della storia moderna della Thailandia.

Nel 2014 ci fu un colpo di stato militare; la costituzione è soppressa, ed entra in vigore il coprifuoco, mentre il governo viene sciolto. Ogni protesta è repressa e il comandante in capo dell’esercito si autoproclama primo ministro ad interim della Thailandia.

Inizia per la Thailandia una ferrea repressione alle opposizioni. Solo nel 2019 lo stato militare concede nuove elezioni, ma dal colpo di stato al 2019, lo stato militare introduce una nuova costituzione e nuove regole, rafforzando il potere militare (e come e chi potesse essere eletto, chiaramente tutto a favore della dittatura), infatti i 250 membri del senato eleggibili sono scelti dalla giunta militare.

Il connubio tra monarchia e militari è sempre più forte, uno supporta l’altro, uno “regala” benefici all’altro.

Ci sono state forti dimostrazioni contro il crescente connubio tra i due, con una serie di manifestazioni anti-governative, i manifestanti chiedevano una radicale riforma della monarchia e della costituzione, con pesanti tagli ai privilegi del re, e che avesse fine il connubio tra le forze armate e monarchia per avere una democrazia reale.

Il governo reagì emanando uno stato di emergenza e reprimendo le pacifiche manifestazioni. Le proteste sono proseguite, con varie ondate fino al 2021, e hanno avuto fine solo quando nel 2022 quando lo stato ha introdotto nuovamente la legge sulla lesa maestà (reato che è punito con durezza, prevede pene dai 3 ai 15 anni di carcere per ogni singolo “insulto” a un membro della casa reale).

Ora capite perché nonostante l’apparente leggerezza, io do molto valore a questo lakorn.

INTERPRETI

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LET’S TALK ABOUT CHU


LET’S TALK ABOUT CHU
Life,Sesso, Romantico, +18
Anno 2024 – 8 episodi da circa 50m
Su: Netflix

TRAMA

Chu Ai (Chan Tzu Hsuan), vive con il fratello Chu Iu Sen (JC Lin) lavora come estetista ed ha aperto un canale vlog in cui parla senza tabù di sesso, separando nettamente sesso e amore.  Ha un rapporto libero e speciale con Chou Ping Ke (Kai Ko), ma ben presto si accorge che nella vita reale non è così facile tracciare e stabilire linee di separazione.

Nel frattempo nella sua famiglia accadono dei terremoti emotivi, sia in casa della madre e del padre, sia in quella della sorella e del cognato. Anche la vita sentimentale del fratello ha dei cambiamenti che lo portano ad avere contatto con un personaggio della malavita Lee Yueh (Jian He Wu).

OPINIONE PERSONALE

Ho iniziato questo drama tanto per fare qualcosa, invece ho scoperto una chicca cinematografica che ho apprezzato molto. 

Credo che Tawian e i suoi drama vengano/rimangano schiacciati dalla massiccia produzione (con mezzi economici non indifferenti) dei drama coreani e cinesi, e per colpa di ciò invece ci perdiamo delle storie, fresche, vere e belle.

Ho amato tantissimo la famiglia Chu, le due sorelle e il fratello, la madre (che guarda GagaOOLala, praticamente una di noi BLLovers), con le loro storie vere, con i lati negativi e positivi della loro vita e delle loro storie d’amore. Niente favole, ma non per questo meno intrise di romanticismo.

Gli attori protagonisti talmente bravi che mi hanno fatto affezionare ai loro personaggi, e terminata la serie, sentivo nostalgia di loro.

Se lo consiglio? Bè, io vorrei vedere più drama così, quindi si, vi ho risposto: da vedere.

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LOST ROMANCE


Lost Romance
Anno 2020
Romantico, Fantasy, Mistero
20 episodi da circa 1 ora
Su: Viki Rakuten

TRAMA

Zheng Xiao En è una giovane donna che lavora presso una piccola casa editrice di romanzi d’amore. Un giorno assiste a un crimine in cui viene coinvolto, e ne è la vittima, il giovane He Tian Hang, affascinante amministratore delegato dell’azienda che occupa l’edificio di fronte agli uffici della casa editrice.
Xiao En ha una cotta per He Tian Hang, ma nonostante questo la paura per quello che ha visto la fa scappare. A casa impaurita e spaventata continua a pensare cosa fare e come comportarsi.

Tutto questo passa in secondo piano perché  durante la notte verrà magicamente trasportata nelle pagine di un romanzo d’amore. Si troverà così faccia a faccia con la sua cotta unilaterale,  scoprendo ben presto che in questo universo parallelo, il suo nome è Si Tu Ao Ran e le cose sono diverse dal mondo reale.

OPINIONE PERSONALE

Sono sincera al primo episodio ho avuto la tentazione di mollare, quindi per questo vi consiglio di non farlo (se vi venisse voglia di dropparlo), perchè dopo il drama acquista man mano uno spessore diverso. Questo drama Taiwanese mi ha preso davvero molto e se non fosse che nella vita devo fare anche altro, lo avrei finito in un giorno.


E’ un “classic drama” con i classici cliché delle storie d’amore, che però prende in giro i cliché classici delle storie d’amore, questo lo rende divertente e mi ha fatto ridere per molte puntate. Solo dopo oltre la metà un paio di puntate si sono rallentate, ma ha recuperato prontamente.

INTERPRETI

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THE VICTIMS’ GAME


The Victims’ Game
Thriller, Mistero
Anno 2020
8 episodi da circa 1 ora
Su: Netflix

TRAMA

Fang Yi Ren (Joseph Chang) è un investigatore forense di Taiwan affetto dalla sindrome di Asperger, ciò ha sempre causato all’uomo difficoltà nel comprendere e mantenere le relazioni umane. Quest’aspetto della sua vita, l’ha spinto a dedicarsi totalmente al lavoro.

Nel  corso di un’agghiacciante indagine, un omicidio di una donna sciolta nell’acido, trova una prova che collega questo crimine a sua figlia che non vede da anni, e con cui non ha più rapporti.

Fang Yi Ren nasconde questa prova a Zhao Cheng Kuan (Jason Wang), il detective che segue il caso, e inizia la disperata ricerca della ragazza, mentre aumenta il numero delle vittime, che sembrano tutte collegate tra loro.

Ad aiutarlo nelle indagini è una giornalista, Xu Hai Yin (Tiffany Hsu), mentre le vittime aumentano e la ricerca di sua figlia diventa sempre più frenetica.

OPINIONE PERSONALE

Sono sincera, ho iniziato a guardarlo perché non sapevo che vedere. Inizialmente non mi ha preso più di tanto, ma man mano che sono andata avanti, mi ha intrigato sempre di più. Devo dire che alla fine il mio pensiero è stato “bello”. 

Non è solo un crime, è anche una denuncia di una società “carnivora” che si nutre dei diversi e dei deboli, la particolarità e che non lo comprendi subito, ma solo verso le puntate finali.

CURIOSITA’

Quando arrivate all’ultima puntata e partono i titoli di coda, non chiudete la visione, ma aspettate (o andate avanti con il veloce), in fondo ci sono alcuni minuti in cui attori e regista, parlano del drama.

E’ stata appena annunciata l’uscita della seconda stagione, ed io sono curiosa di vedere come la svilupperanno, anche perché la prima stagione (volendo) poteva essere auto conclusiva.

INTERPRETI

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