LUI SI CHIAMA MAX


Profonda.
Incondizionata.
Infinita.

Son poche le persone a cui abbino questi tre aggettivi insieme alla parola stima. Lui è uno di queste. Lui è uno di quegli uomini per cui credo che come umanità abbiamo ancora qualche speranza.

Massimiliano Frassi:
“Apro la giornata con una lunga telefonata… una mamma che si scontra contro la (mala)giustizia italiana. Il pedofilo (ex marito, nel pc una robetta di 12mila files pedopornografici ed in cantina sacchi di giocattoli per “adescare i bambini”) ha abusato dei suoi due figli, per anni. Il maschio non ha retto al dolore inflittogli dal padre e si è tolto la vita. Il Giudice (donna!!!) ha più volte rinviato le udienze (una volta aveva “troppo caldo”) ed alcuni reati sono poi caduti in prescrizione (che per questi reati andrebbe revocata)… per altri c’è stata invece l’assoluzione per “mancanza di prove”, malgrado i files ed una perizia sulla bimba (disposta dal tribunale) dove per ben 30 pagine la si riteneva “assolutamente credibile” e “vittima di abusi”.
La signora oggi vive all’estero: un consiglio, cara amica, noi lotteremo con lei per il secondo grado, ma lei resti lì, non torni indietro, questo NON è un paese che difende i bambini. E’ un paese sempre più a misura di delinquenti.”

Questo è uno dei suo “status” di oggi sulla sua pagina di facebook. Uno status dove la rabbia, la volontà, il dolore, e la determinazione di andar avanti convinono nello stesso istante.

Ogni giorno lotta contro gli “orchi”, contro leggi inique, contro burocrazie assurde, contro assurdi “difensori” di pedofili,  ma nel contempo trova lo stesso il tempo di regalare sorrisi, dar carezze sulle cicatrici del cuore e donare luce alla speranza.

Frassi

Il mio cinque per mille da anni va all’associazione dove lui mette la sua vita e il suo cuore.

Se avete deciso già di destinare il vostro 5 per mille ad un’altra onlus (ogni onlus ha il suo perchè) e se magari voleste comunque dare una mano, ecco cliccate qui sotto e troverete molti modi. Qualsiasi cosa facciate, anche solo spargere la voce… grazie.

prometeo

Come aiutarli

Associazione Prometeo

FARE II – ANDREA CISTERNINO


Ogni promessa e debito. Almeno a casa mia.
Quindi proseguo con il mio fare come già detto in altro post.

Questo mese il mio cuore ha scelto Andrea Cisterino e la sua associazione. Ho conosciuto Andrea Cisterino per caso, trovando un suo post. Parlava della strage di cani in Ucraina in concomitanza con gli Europei di calcio, anzi la strage era per “pulire” le strade e renderle “belle” proprio per gli Europei. Quando parlo di stragi, sappiate che parlo di stragi con tutto il loro orrore, dolore e sangue, poco importa la specie.

Da allora lo seguo. Mette tale passione, tale dedizione, tale amore in quello che fa, che il minimo che posso fare è dar voce alla sua voce. Oggi con questo post oltre alla voce, do atto di aver contribuito (seppur poco) materialmente.

Se volete far un giro, sapere che fa, come e con chi, oltre a cliccare sul logo qua sotto, potete andare sulle sue pagine di facebook che metto in calce.

Facebook:
Io non posso parlare … sei tu la mia voce ( in favore degli animali )

Rifugio Italia Ukraine

TRA IL DIRE E IL FARE C’E’ DI MEZZO IL FARE


Mi son rotta le ovaie, anzi no, son belle integre, ma espanse a tal punto che mi hanno compresso la gola e non riesco più a parlare.

Mi son rotta le tube di fallopio a leggere parole e parole e poi a far niente. Si si che son brava a rimbalzare i vari post di supporto di questa o di quella cosa, ma quello non è fare, è virtuale, e pensiamoci di concreto cosa è? Niente.

Mi si son rotti i dotti lacrimali, tanto che sento dolore, di lacrime non ne scendono più a vedere la sofferenza di uomini e animali, ma tanto le lacrime a poco servono, ci vogliono i fatti.

MSF

E il problema di noi qua (nel virtuale) è tutto qui, dire dire e dire e fare mai. E quindi? E quindi io oggi ho preso una decisione, piccola, stupida, insignificante ma è la mia goccia nell’oceano.

Ogni mese, farò una piccola donazione. Piccola, così a me cambia poco, ma quel poco sommato a tanti pochi è tanto per ogni singola associazione. E parlo di quelle associazioni che supporto con il cuore e la mente, quelle che per amore e voglia di cambiare, rimbalzo nei social. Quello, lo share, è il mio dire, da oggi la donazione mensile sarà il mio fare.

Ogni volta che sceglierò un’associazione diversa ci farò un post, ne parlerò con voi, non perchè la mia sia carità pelosa e cerchi consensi e i pat pat sulla spalla, ma perchè magari così conoscerete (se non le conoscete già) delle associazioni per cui anche voi oltre al dire avete voglia di fare.

Ho cominciato oggi. Ho cominciato con Medici Senza Frontiere. Ho cominciato con loro perchè il cuore mi si ferma sempre pensando alle persone ai confini con la grecia, si dimentica di battere per qualche microsecondo per quelle popolazioni in fuga in cerca di pace, a prescindere da quale stato fuggano. Loro per me son vittime come quelle di Bruxelles, io vorrei che questi stupidi dieci euro, possano far si che nei campi di raccolta si semini aiuto e non odio (cosa che accadrà grazie a quell’accordo abominevole che la UE ha fatto con la Turchia).

10,00 piccoli euro è il mio versamento, niente di ché, poco più del costo di un cocktail a un “apecena” milanese. Posso rinunciarci e stare ancora molto comoda nella mia vita. Se magari qualcuno di voi, con MSF vuol passare dal dire al fare, basta che pigi sull’immagine qua sotto

Tra il dire e il fare non c’è di mezzo il mare… ma il fare