BABY DOLL


Fino a quattordici anni ci ho giocato. Susanna ed io, tra i 12 e i 14, abbiamo passato interi pomeriggi insieme a lei.

Forse per questo a quindici anni, nonostante avessi il mio primo ragazzo, per me l’amore era passeggiare mano nella mano al chiaro di luna e null’altro. Questo con grande disappunto di lui chiaramente, che di anni ne aveva 19, e avrebbe preferito giocare alla Barbie con me.

Nel 2008 Clem la portò al Modular Dimension e con lei fotografammo scorci di danze e sorrisi.

Pochi anni fa, invece, mi imbattei in “Barbie Crime”. Fu amore un’altra volta per l’ironia delle foto, per la cura dei particolari e dei dettagli. Se avessi avuto soldi “in avanzo,” mi sarei cimentata anche io (peccato che non ho mai avuto il brivido della sensazione “mi avanzano soldi”).

ops
ops
Aveva chiesto. “Mai sei ingrassata?”
Fai il bravo bambino, metti bene lo smalto o sarò costretta a punirti

Infine in questi giorni, lei torna, “modella” di un progetto artistico di due argentini “Pool&Marianela”.  Lo sapete già vero? Io passo dal profano al sacro e viceversa, lo faccio spesso perché per me tutto è profano e tutto è sacro.

Oh
Oh
mio
mio
dio
dio

Si mi è tornata la voglia di giocare, ora voglio comprami Barbie e Ken e poi vi inondo con un fotoromanzoblog.
In fondo rimaniamo sempre un pò cucciolotti dentro. Dategli un appiglio e appena possibile, il patuffolo dentro noi, risalirà attraverso la serietà per sbucare fuori con un sorriso.