OVAIE VIBRANTI


Il mio problema di questi giorni sono due problemi.
La mancanza di tempo e la mancanza di soldi.

Il secondo di questi problemi, in questi giorni, mi sta asciugando le ovaie.

Poi mentre le ovaie sono in fase di asciugamento mi vengono in mente alcune cose:

* nella mia regione, dicono che la sanità è eccellente, poi vado a prenotare una mammografia e me la danno dopo 9 mesi,  previo pagamento immediato del ticket di 60 euro. Se non pago subito non mi prendono l’appuntamento che avrò tra nove mesi.
Noi eccellenza… non oso immaginare le altre regioni.
Eccellenza chissà perché a me viente in mente altro.

* la Picierno (Pina) non paga delle stronzate già dette: “..perché 80 euro al mese significa poter andare a mangiare due volte fuori, significa poter fare la spesa per due settimane”, continua a spararne altre.
Nel frattempo io voglio andare a far la spesa dove la fa lei, Picierno ci illumini, dove una famiglia con 160,00 euro può far la spesa di un mese!

* il leader della sinistra, tale Renzi, minaccia “i sindacati non mi fermano”, poi ricordo, lui non è un leader di sinistra, è il leader della muova sinistra, ovvero è di centro, e manco è stato eletto.

* le tasse, le aliquote, l’iva pari ad un quarto del valore di ciò che acquistiamo, i tagli sociali ma non quelli alle strutture-enti-fondazioni inutili e agli stipendi gonfiati, gli aumenti di tasse comunali regionali statali, mille imposte con le loro mille sigle atte a confondere, gli obblighi di adeguamento di legge che prevedono esborsi di soldi che non abbiamo, le tasse sulle tasse… mi fermo qui, più di questi pensieri oggi non posso reggere, solo parlarne mi ha stremato.

Lo so, non parlo mai di queste cose così “venali”, in genere me le tengo per me. Di solito parlo di emozioni, sentimenti, vibrazioni.
Che dire? Sarà che mi vibrano le ovaie rinsecchite mentre guardo i tre debiti da pagare davanti a me, tutti che scadono questo mese.
Con loro faccio il gioco delle tre carte. Quale delle tre pago questo mese? Quali rimando al mese prossimo per far un’altra volta il gioco delle tre carte? E fino a quanto riuscirò a farlo?

Sapete, le mie ovaie vibranti hanno un messaggio per molti, ma non per tutti,  fanculizzatevi!

BACIAMI IL CULO


Post dedicato. Non perché sia accaduto qualcosa, semplicemente anche stamattina ho osservato “la gente”.

Lo dedico a quelle persone che si svegliano la mattina e soffrendo di profondi sensi e disagi d’inferiorità, non riuscendo ad uscire dal loro guano cercano di trascinare con loro le persone.

Il loro guano è costruito da insinuazioni suggerite e non dette, da denigrazioni anche sulle piccolezze e sciocchezze, sull’istigare il sospetto sulla persona.
Il loro motto è “Poiché non riesco a risplendere io, offusco te“.

Son quelle persone che escono da casa, t’incrociano e solo perché tu sorridi, si riempiono di ira dentro.

Se potessero, quel sorriso, te lo strapperebbero dal volto. Sai che c’è? Io sorrido e voi….

HYSTERIA MODERNA


Un amico mi fa vedere questo. (che ci posso fare se gli amici quando vedono alcune cose pensano a me, si questo fa sorgere in me delle domamde, alle quali però non voglio rispondere)

io guardo e sorrido, ma nel mentre lo faccio, vengo presa da insana sindrome premestruale, mi sale un fastidio di quelli che friccicano sulla pelle. Si va bene l’ironia, vi va bene sto cazzo mi dico. Questi non lo fanno per ironia lo fanno per vendere un prodotto facendoci passare per delle isteriche psicopatiche, e passa il messaggio che lo siamo davvero se abbiamo bisogno di integratori per star meglio. E poveri quelli che ci vivono accanto. E non c’è la faccio, proprio no, a star zitta.

Prima di tutto, chiariamo, gli unici che possono darmi della psicopatica sono i miei amici, ma tu azienda con annessa agenzia pubblicitaria proprio no, e mi spiace io non lo compro il tuo prodotto, son una psicopatica senza speranza.
Ve lo giuro, volevo far un post solo per sorridere, ma non posso non mi riesce, perchè mentre scrivo mi viene in mente che…

…nell’ottocento, davano delle isteriche a una miriade di donne, e i medici spinserò talmente tanto questa teoria che una grossa fetta delle donne di buona società dei tempi si autoconvinse di esserlo (quelle povere in genere si “salvarono” per ignoranza).
Il fenomeno “isteria” poi praticamente scomparve nella seconda metà del novecento, quando ormai i medici, resesi conto delle stronzate sparate, smisero di suggerire alle loro pazienti donne di essere delle isteriche e l’isteria scomparve come “malattia” e dalla società.

Di quel periodo, l’unica cosa positiva è la nascita del vibratore. Per curare l’isteria naque il vibratore. Se avete pazienza e costanza e andrete fino alla fine del post, riderete come me (a volte forse un pò a denti stretti) di cosa non si sono inventati per curare “l’isteria”, che chiaramente colpiva le donne, non gli uomini. Gli unici modi per curarla sono quasi tutti praticamente legato al sesso.
Ma va?! Uomini che dicono a delle donne che devono esser “disponibili” per star meglio? Non avrei mai detto.

Isteriche ieri, in SPM oggi. Insomma pare che in ogni epoca dobbiamo pensarci schizzate in qualche modo. Ora io non nego che gli sbalzi ormonali ci affliggano, ma credetemi son gestibilissimi. Ho vissuto anni e anni benissimo senza sapere che esisteva questa sindrome, poi mi hanno spiegato che se mi incazzo con te perchè sei stronzo, è colpa della SPM non del fatto che sei stronzo.
Vabbè… lo so questa cosa è talmente diffusa ormai che non solo uomini, ma anche donne ho sentito dire “Avrà il mestruo”, “Sarà in sindrome premestruale”, “E in quei giorni, ragiona con le ovaie” solo perchè una donna portava avanti con determinazione e forza le sue ragioni.

Comunque bando a queste ciance, ora io son qui a chieder altro, se io mi incazzo e sfriso con i geroglifici egiziani l’auto di chi mi sta sulle ovaie, posso avvalermi dell’infermità mentale da SPM dopo? No, perchè se pensate che siamo psicopatiche in quei giorni mi sta bene, basta che poi non vi lamentate perchè psicopatiche lo diventiamo davvero.

PS: qua sotto un breve riassunto di quello che potrei fare in SPM appena mi dite che posso avvalermi dell’infermità mentale da SPM

ho sempre adorato giocare con la Barbie

L’ISTERIA.
IV secolo a.C.: L’idea che uno “spostamento dell’utero” potesse causare sintomi anomali, dall’amnesia al sonnambulismo, è menzionata per la prima volta nell’antica Grecia negli scritti ippocratici. Gli organi sessuali femminili saranno collegati a comportamenti inspiegabili per i successivi 4.000 anni.
II secolo a.C.: Il medico dell’antica Grecia Galeno conclude che la causa dell’isteria è una privazione sessuale. Il rimedio che consiglia è il matrimonio. Galeno sarà anche il primo a suggerire come terapia la “manipolazione digitale”, descrivendo la guarigione di una donna sottoposta a tale trattamento: “da allora, scomparvero tutti i mali che l’affliggevano”.
II secolo d.C.: Il filosofo romano Celso consiglia per primo l’uso delle sanguisughe come possibile cura per l’isteria femminile.
X secolo: Avicenna, medico persiano e prolifico autore di trattati di medicina, raccomanda per l’isteria una cura a base di “sfregamenti”, che, afferma, consentirà alle donne affette da questo male di “trovare pace”.
XIII secolo: L’alchimista spagnolo Arnaldo de Villanova raccomanda l’uso di supposte vaginali per ristabilire l’”equilibrio di umori” nella donne affette da disturbi non trattabili di vario genere.
XVI secolo: Il medico francese Phare scrive di una nuova cura per l’isteria, consistente nel mandare le donne a cavalcare nei boschi.
1653: Il rinomato medico olandese Pieter van Foreest parla del suo rimedio per l’isteria, che prevede un massaggio plevico “sino al parossismo”. Lo consiglia in particolare alle “vedove, alle donne che conducono una vita casta, e alle suore”.
XVII secolo: Il pionieristico medico inglese William Harvey, il primo a descrivere il sistema circolatorio umano, afferma che gli organi sessuali femminili sono la causa di “orridi eccessi mentali…frenesie, melanconia, sbalzi d’umore e comportamenti eccessivi”.
XVIII secolo: Nelle località termali europee si diffonde la voga degli apparecchi per l’”idroterapia,” spesso dotati di un apposito ugello, come rimedio per un’ampia gamma di disturbi femminili.
XVIII e XIX secolo: L’espressione “attacco isterico” diventa popolare nelle cerchie mediche per classificare un largo spettro di fenomeni inspiegati, dall’epilessia alla depressione, dalla sindrome di Tourette alla riottosità, dai problemi coniugali all’infedeltà sessuale.
Anni 1850: L’insigne medico francese Pierre Briquet annuncia i risultati del suo studio sull’isteria femminile, causata a suo parere dalla frustrazione sessuale, e propone come cura un trattamento, a suo avviso puramente medico, che definisce “titillation du clitoris.”
1859: Uno studio condotto dai medici Britannici rivela che oltre il 40% della popolazione femminile risulta affetto da isteria.
1866: Il medico inglese Isaac Baker-Brown offre un’alternativa alla cura a base di massaggi per l’isteria femminile: la clitoridectomia . Verrà estromesso dall’albo della Società ostetrica londinese dopo aver praticato un numero imprecisato di operazioni chirurgiche di questo tipo.
1869: L’inventore americano George Taylor progetta una macchina per massaggi alimentata a vapore nota come “Il manipolatore”. I medici che curano l’isteria la adottano prontamente, ma Taylor raccomanda la massima prudenza nell’utilizzo con le pazienti, al fine di evitare “eccessi”.
1883: Il primo vibratore elettrico è brevettato da Joseph Mortimer Granville, ma nonostante nasca come congegno per alleviare i dolori muscolari, viene presto utilizzato come cura per l’isteria.
1895: Sigmund Freud e il suo collega Joseph Breuer scrivono il loro saggio fondamentale sull’isteria, arrivando alla nuova conclusione secondo cui si tratta di un disturbo psichico, più che fisico, derivato da esperienze sessuali traumatiche vissute nella prima infanzia. Nasce l’era moderna della psicoanalisi.
1899: Il “Vibratile”, un semplice vibratore da 5 dollari realizzato in filo di ferro viene pubblicizzato nel McClure’s Magazine, un mensile popolare dell’Ottocento, come cura per nevralgie, cefalee e rughe.
Primi del Novecento: dozzine di “apparecchi portatili per il rilassamento” vengono pubblicizzati in varie riviste femminili.
1908: The London Times pubblica un editoriale in cui si afferma che molte delle suffragette che si battono per il diritto di voto “soffrono di isteria”. L’idea si diffonde, e gli oppositori delle suffragette mettono in dubbio la salute mentale delle attiviste femministe.
1952: L’Istituto psichiatrico americano esclude finalmente l’isteria dall’elenco dei disturbi mentali.

4000 anni per ammettere che l’isteria non esiste e loro ora ci fanno apparire schizzate a causa della SMP.
Giuro, lo dico con il cuore, senza neppure essere nella sindrome, fanculizzatevi.

PS: Il materiale sull’isteria l’ho trovato in rete.