TU COSA HAI SCELTO?


Vi capita mai di osservare pezzi di mondo?

A me sì, osservo qualche pozzanghera, acquitrini in cui brulicano e sguazzano anime pusillanimi. Si dibattono nel fango e nel guano, sputando veleno, tirano fuori punteruoli aguzzi appena vedono le spalle di qualcuno, senza distinzione di sorta, anche tra loro stessi. Io vedo e sale la nausea.

Inferiscono sui deboli, che dei forti hanno paura, vomitano frasi ad effetto mentre merda gli fuoriesce dalla bocca. Non riuscendo a uscire dalla pozza, cercano di tirare in mezzo a loro chi capita a tiro.

Ci son mattine come queste, in cui il loro gracidare (mi scuso con le rane per averle paragonate a loro) attira la mia attenzione e lo sguardo si posa su una pozza specifica. Vedo e scatta il vomito.

Si lo so dovrei esser più comprensiva. So che alcune persone hanno una vita interiore talmente vuota e deludente che per riempirla si tuffano in quella altrui, invece di crearsene una propria. Ma ci son giornate in cui la mia comprensione scema in proporzione al loro veleno.

Sia ben chiaro, non penso di vivere in un posto diverso, so anche io di vivere in una pozza, credo che la differenza sia una frase di Oscar Wilde: “Siamo tutti nati nel fango, ma alcuni di noi guardano alle stelle”.

Vivo nel fango e son sporca, ma cerco di guardare le stelle e gli occhi di chi come me le cerca, perché in quegli occhi io vedo ancora le stelle. Tutto il resto mi nausea.

Son umana e rimango in una pozza, so di non essere candida come le nuvole nel cielo, ma so anche che la differenza sta nel sentiero che NOI scegliamo.
Tu cosa hai scelto?