SING IN LOVE


SING IN LOVE
(Koi Kogare Utae, R.I.P.)
Psicologico, Violenza, Drama, +15
Anno 2022
Film da circa 1h e 57m
Su: AKC & BL Asia (Rama)

TRAMA

Kiritani Jin (Inaba Yu) è un giovane insegnante di una scuola elementare, dopo molti sacrifici, finalmente stanno per assegnarli la cattedra a tempo indeterminato.

Una sera, un evento traumatico, lo getta in una terrificante oscurità e depressione, dal quale non riesce ad uscire ed anzi sembra sempre più sprofondare.

Pochi mesi dopo, un ragazzo misterioso di nome Kai (Endo Kenshin) inizia a contattarlo, provocando in lui ricordi e sentimenti riguardo al trauma subito.

Perché Kai è ossessionato da Jin?
Riuscirà Jin a superare il trauma subito?

OPINIONE PERSONALE

Sono sincera, il primo impatto con questo film è stato molto “forte”, sono arrivata a pensare: “Ecco il primo film giapponese che forse non finirò di vedere”.
Questo perché la violenza era tanta, psicologica e fisica.

Fortunatamente ho insistito, e ho fatto bene, perché poi è arrivata quella che io chiamo la “profondità giapponese” nello sviscerare le storie.

Vi avviso, non è per tutti, se vi aspettate un film bl tutto rosa e cuoricini, non è il vostro film.

Crudeltà e realtà fanno parte di questa visione. La vita è un campo di battaglia dove gli uomini vengono feriti e sta a loro scegliere cosa essere, se guarire e diventare forti, o cadere ed esserne vittime.

Lo scopo è uno solo, sopravvivere, e permettere alle ferite di diventare cicatrici.

Ve l’ho scritto tante volte, e ogni volta lo ripeto, i Giapponesi hanno la capacità di stare ai due estremi, sanno essere tanto e profondamente romantici, quanto crudeli, nelle loro storie.

CURIOSITA’

Questo film è un adattamento del manga “Koi Kogare Utae, R.I.P. di Miso.

INTERPRETI

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