KISEKI: DEAR TO ME


KISEKI: DEAR TO ME
(The Miracle)
Mafia, Romantico 
Anno 2023 – 13 episodi da circa 25m 
Su: Viki Ratuken e Pink Milk Monster

TRAMA

Bai Zong Yi (Taro Lin) è un liceale che si sta impegnando al massimo per entrare alla facoltà di medicina. La sua grande aspirazione è diventare medico.

Un giorno, mentre torna a casa, fa un incontro inaspettato, destino vuole che incontri un criminale ferito, Fan Ze Rui (Hsu Kai). Bai Zong Yi, per colpa del suo istinto di aiutare chi ha bisogno, non riesce a mandarlo via e lo porta a casa con sé per curarlo.

Dopo un inizio tempestoso e imbarazzante, tra i due cresce un’amicizia che ben presto si trasforma in un legame più profondo, sconvolgendo le loro vite, soprattutto quando il passato criminale di Fan Ze Rui bussa alla porta.

OPINIONE PERSONALE

Sono sincera, ho iniziato a vederlo on air e non ero molto entusiasta. La coppia principale non mi prendeva, colpa anche (dal mio punto di vista) della recitazione “rigida” di Taro Lin(*), perché si comprendeva che era alle sue prime esperienze, e questo nonostante la bravura di Hsu Kai, non mi ha fatto decollare “la coppia”, che nonostante tutto il patos, mi ha lasciato tiepida. 

Poi man mano la trama mi ha catturato, puntata dopo puntata, in un crescendo.

Devo anche confessare che invece ho amato moltissimo la seconda coppia, quella formata dai due attori Nat Chen e Louis Chiang. 

Li ho amati singolarmente e insieme, nella chimica e nello sviluppo della loro storia. La coppia top, per me, sono loro.

(*)PS: La recitazione di Taro Lin è migliorata man mano che andavano avanti gli episodi, ma ormai a me la coppia non mi aveva “preso”.

CURIOSITA’

La serie è un adattamento della novel “Dear To Me” di Lin Pei Yu.

INTERPRETI

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KINNPORSCHE


KinnPorsche
Anno 2022
Azione, Mafia; Romantico, +18
14 episodi da circa 1 ora
Su: Rama Oriental Fansub e ClamSubIta

TRAMA

Una notte il secondogenito di una famiglia mafiosa thailandese, Kinn (Mile Phakphum Romsaithong), è aggredito dagli scagnozzi di una “famiglia” rivale. Mentre cerca di sfuggire all’agguato, s’imbatte in Porsche (Apo Nattawin Wattanagitiphat), un cameriere assunto part-time in un bar, che era uscito a fumare una sigaretta.

Porsche salva la vita di Kinn e da quel momento Kinn lo vuole come guardia del corpo, cosa che Porsche rifiuta. Cambierà idea quando a causa dei nemici di Kinn, dai quali lo ha salvato, cominceranno a terrorizzarlo credendolo affiliato alla famiglia di Kinn, mettendo in pericolo lui e il suo fratellino minore Porchay, quindi accetta l’accordo con Kinn e si trasferisce da lui.

La convivenza non è facile, anche perché più Porsche vive nella casa con Kinn, più l’intimità tra loro cresce, creando dei sentimenti che lo spaventano.  Il rapporto tra i due non è facile, anche a causa dei molti problemi e dei molti ostacoli che si presentano davanti a loro.

OPINIONE PERSONALE

Ho aspettato questo bl per due anni, una prima volta aveva avuto problemi di liquidità, poi si è messo di mezzo il covid e infine, dopo due anni era, con una parte degli attori cambiata, finalmente è arrivato sugli schermi.

Immaginatevi la mia aspettativa dopo tanto tempo, ma questo non è stato un bene, le aspettative sono il preambolo delle delusioni. Non che KinnPorsche mi abbia deluso, ma mi aspettavo qualcosa di diverso. Detto questo, devo anche dire che KinnPorsche va visto, fa parte dei bl che segnano un punto di svolta, e questo l’ha fatto, bisogna riconoscerlo.

Tutti gli attori, dai ruoli secondari a quelli principali, sono stati bravissimi, tanto che un paio di protagonisti secondari hanno preso visibilità come se fossero principali, infiammando le nostre fantasie.
Personalmente, una menzione particolare va a Tong Thanayut Thakoonauttaya.

CURIOSITA’

All’interno del lakorn si parla e si vede il “Palad khik” E’ un amuleto di origini indiana a forma di pene, infatti Palad khik vuol dire “Onorevole pene surrogato”.

Nell’immagine ho citato solo due fansub dove potere trovare subbata questa serie, l’ho fatto solo per una questione di spazio.
I fansub che hanno subbato questa serie sono innumerevoli.

Ricordo che la serie è uscita in Thailandia +18.

INTERPRETI

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SUICIDI DI STATO


Il 17 giugno si “suicidò” la sua segretaria personale, Graziella Corrocher, “fece un volo” dal quarto piano della sede del banco ambrosiano.
Il 18 giugno lo trovarono impiccato sotto un ponte sul Tamigi, “suicidio” dissero, si chiamava Roberto Calvi.

Ma a onor del vero ci fu una epidemia di suicidi in quel periodo, un uomo dei servizi segreti su trovato impiccato al termosifone di casa, chiaramente un “suicido”. Michele Sindona fu avvelenato in carcere, con un caffè, qui non dissero “suicidio”, ma poco ci mancò.

Sullo sfondo, il crack del banco ambrosiano, a LoggiaP2 (leggasi Massoneria), lo Ior (leggasi Chiesa Vaticana), la mafia, i servizi segreti italiani, la politica e la finanza. Sei (dico sei) poteri messi insieme.

Potevano non esser “suicidi”? Potevano non esserlo, queste morti con questa associazione a… non so, mettete un aggettivo che vi sovviene.
Poteva essere che questi “suicidi”, questi avvelenamenti e queste morti successive accessorie, potessero essere risolti?

Bravi. Proprio così, tutte morti rimaste sospese, come fantasmi che non trovano pace e vagano tra il cielo e la terra.

Poi oggi leggo, che il gip, dopo 34 anni (dico trentaquattro anni) Simonetta D’Alessandro ha deciso l’archiviazione dell’ultima inchiesta sulla morte di Roberto Calvi, sottolineando l’impossibilità di stabilire cosa è veramente accaduto. Tutto ciò, anche grazie al fatto che tutte le rogatorie inoltrate alla Santa Sede sugli affari con lo Ior di Marcinkus “hanno avuto esiti pressoché inutili”. Ma che strano. Eppure era Gesù che diceva “La verità vi renderà liberi”.

Io so, che già allora, giovanissima dopo più che bambina, in cui lo scopo principale della vita era innamorarmi dell’amore, in un’epoca in cui non vi era informazione se non quella dei telegiornali di stato (solo due), senza sapere ne arte ne parte, di pancia io la verità la “percepivo”. Come percepisco oggi la dinamica e i traffici di 34 anni, per cui oggi è arrivata la chiusura dell’inchiesta e il verdetto “non è possibile trovare i colpevoli”.

Noi lo sappiamo, io e le mie mille me, e qualcuno di voi con i suoi mille se lo sa, quando non vi è nessun colpevole vuol dire che i colpevoli sono solo troppo potenti per esser puniti.
the-hanged-man