Spiegami queste giornate, rare, in cui la bocca dello stomaco freme, friccica e irradia a raggio intorno a se una vibrazione, come un’antenna che sparge un suono verso il cielo.
Dimmi perchè nonostante la mia forza, a volte capita, son così fragile.
Cercami nei meandri del tuo cuore.
Domandami perché, a volte, vorrei appoggiare il capo su un luogo sicuro, socchiudere gli occhi e riposare l’anima.
Ricordami come mai son ancora chiave e spesso specchio, ma io non mi rifletto.
Conducimi in una bolla, fa che i miei pensieri volino via con lei, quando con un dito la sfiorerai.
Proteggimi, da chi non mi comprende.
Promettimi, che prima o poi, lo spazio e il tempo saranno insieme, perderò coscienza di me e avrò coscienza di noi.
“Siamo fatti anche noi della materia
di cui son fatti i sogni
e nello spazio e nel tempo d’un sogno
è racchiusa la nostra breve vita”
