GHOST DOCTOR


GHOST DOCTOR
medical drama, soprannaturale, commedia, romantico, fantasy
16 episodi da circa 1h 10m
Anno 2022
Su: Viki Rakuten

TRAMA

Un medico chirurgo già affermato (e geniale), Cha Young Min (Rain), vive il rapporto con i pazienti come il Dr. House, se il caso non è interessante non lo prende in carico, preferisce arrogantemente “dedicare il suo tempo ai casi dove veramente c’è bisogno della sua capacità”, lasciando ad altri medici i pazienti“non interessanti”. Come ciliegina sulla torta ha un rapporto di “zero empatia”con i suoi stessi pazienti.

Un giorno nel suo ospedale arriva uno specializzando particolare, Seung Tak (Kim Bum), che invece di empatia e predisposizione ai pazienti ne ha parecchia.Ha solo un “piccolo problemino”, fino a che si tratta di diagnosticare lui è bravissimo, ma se gli si mette un bisturi in mano e vede il sangue, si pietrifica. Questo in un reparto di chirurgia può rappresentare un problema.

I due chiaramente non hanno possibilità di dialogo, ma solo di contrasto. I problemi sorgono appena i due s’incontrano.

Una notte Cha Youn Min ha un incidente con l’auto, e il suo spirito seguendo il proprio corpo, si ritrova all’ospedale dove lui opera. Non riesce a comunicare con il mondo dei vivi, ma per una serie di circostanze scopre che può possedere il corpo di Seung Tak, e quindi in qualche modo comunicare.

Mentre è posseduto Seung non ricorda cosa ha fatto Cha con il suo corpo.

Da qui parte il kdrama vero e proprio. I due dottori, agli antipodi caratteriali, come riusciranno a condividere questo corpo? Che cosa accadrà?Riusciranno i due dottori a trovare un punto d’incontro e aiutarsi vicendevolmente? Quale mistero avvolge la vita dei due dottori?

OPINIONE PERSONALE

Se volete immergervi in una commedia leggera ma di qualità, se volete ridere, se amate le storie ambientate negli ospedali, se vi piacciono i kdrama dove il cattivo cerca sempre di fregare il buono, se un po’ di fiato sospeso a causa di ciò, lo avete e vi piace, “Ghost Doctor” fa per voi.  

INTERPRETI

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GLI STIVALI DI GOMMA ROSSA


Vorrei infilarmi un paio di stivali di gomma rossi da pioggia.
Rossi come quelli che mi comprarono quando ero in terza elementare, li indossai, saltellavo felice in casa, pensavo domani li metto.
Per due mesi non piovve.

Vorrei metterli e uscire da qui, passeggiare con il mio cappello da pioggia, senza ombrello, lungo le sponde di questo lago in cui acqua e cielo, oggi, si confondono nello stesso colore.

Ho sempre detestato gli ombrelli, li perdo, li dimentico, non fanno parte di me. La pioggia mi piace addosso se leggera, o vederla, appoggiata con il naso alla finestra, se è forte.

Ma divago, dicevo vorrei uscire da qui, passeggiare con il mio cappello da pioggia, i piedi caldi nei miei stivali rossi. Ho “pensieriemozioni” che premono per uscire, e non vogliono farlo rinchiusi in quattro mura, pretendono ampio spazio intorno a loro. Chissà se è per questo che ho questo mal di testa latente.

I primi freddi portano sempre in superficie la malinconia di cui sono intrisa. Quella che sente la mancanza e i vuoti, quella fatta di rosa antico, carta da zucchero e un filo di perle.

Se uscissi da qua con i miei stivali, mi notereste subito. Puntini rossi nel grigio.

Adagio il mio umore sul tempo e questo si nutre di pioggia e piange. Io no.
rain