LUOGHI


Ho sedotto uno psicologo, poi ho scoperto che era sposato e gli ho detto non posso farlo con te.

Ridacchio prendendomi da sola per la parte mediana posteriore del corpo. Neppure nei sogni mi concedo. Mi dico “Eppure ieri sera ho mangiato leggero”.

Ma dopo sei arrivato tu, con i capelli arruffati e lunghi, diverso, consumato e stanco, mi cercavi in qualche modo.
Ti ho sfiorato lieve le labbra con le mie: “Ti amo ancora, non ho mai smesso”.
Ti ho abbracciato, per proteggerti da una vita che ti consuma ancora oggi.

Consapevole che in questa vita posso solo questo.
Questo sogno si sciogliera andando verso sera, neve di marzo sotto i raggi di primavera.

Io e te lo sappiamo, più che un sogno è un luogo, in cui cadiamo richiamati. Come Alice nel suo mondo.

photo by anka zhuravleva