Ultimamente io, Progenie e Costy ci siamo appassionate e dedicate al lavoro a maglia. Spesso una accanto all’altra, la sera, ci sediamo sul divano e mentre la televisione fa da sottofondo auditivo, sferruzziamo e chiacchieriamo.
Avendo una pacifica convivenza con cinque gatti, abbiamo però il “problema gomitoli”. I gomitoli hanno per i micioni di casa la stessa attrazione di una torta di profitteroles per me. Li vedono, li puntano, li vogliono ASSOLUTAMENTE.
Ed ora Casey Jenkins mi da l’idea per risolvere tale problema alla radice o meglio alla vaginite.
Abbiate pazienza, non è colpa mia, se non ci inciampo per caso in rete, qualcuno mi scrive in privato e mi butta là un nome Casey Jenkins. Insomma è un destino che mi trovi sempre di fronte a notizie “Ma perché?!”
In ogni caso sappiate che Casey Jenkins è una donna australiana che ha deciso di creare una performance artistica dal nome “Casting Off My Womb”.
Nella durata totale di 28 giorni la donna ha lavorato a maglia con il gomitolo di lana inserito nella sua vagina. Questa performance artistica è nata per “… denunciare i soprusi che le donne sono costrette a subire ogni giorno…”.
Lungi da me a questo punto esternare se ciò e davvero artistico o no, l’arte per ognuno di noi è qualcosa di diverso. Le motivazioni di questa performance son giuste, anche se un gomitolo nella vagina a me già di suo sembra un sopruso. Solo mi sorprende sempre l’umana fantasia, seppur in questo caso mi ha risolto il problema dei gatti che vogliono giocare con i gomitoli.
A proposito, volete una sciarpa?
Ho riso fino alle lacrime alla parte dei suprusi. Applausi !
Ecco riuscire a far ridere, fa sorridere molto me 🙂
grazie di avermelo detto
la messa in gioco così “forte” del proprio corpo per una denuncia è quello che rende la notizia virale, è lo strumento per veicolare un messaggio. mi hai ricordato petr pavlensky, l’artista che ha inchiodato lo scroto sulla piazza rossa (http://leragazze.wordpress.com/2013/11/26/lartista-inchiodato-sulla-piazza-rossa/) per denunciare l’immobilismo della società sovietica, ad esempio. in ogni caso, notevole.
Si rende virale…. ma a parte quelli del settore, tra qualche mese nessuno si ricorderà il perché, tutti si ricorderanno quella del gomitolo nella vagina….
la nostra società “ci obbliga” al virale ma ormai è tutto virale e solo quello che fa ridere rimane in mente alle persone.. ahimè
Per esempio di Petr Pavlensky non so nulla (poi cerco) e non so sentito nulla, ma se ne avessi sentito parlare in rete, sarebbe stato per lo scroto non per la protesta…. limiti della rete
in parte sono d’accordo. mi chiedo se il problema non stia quindi nel fatto che siamo noi culturalmente a non saper dar seguito alla provocazione. il mio post di oggi é forse in sintonia con questo.
Noi “non siamo culturalmente” e purtroppo “non siamo neppure civilmente” altrimenti non avrebbe neppure ragione di esistere una performance di questo genere, perchè i diritti e il rispetto non dovrebbero essere reclamati essendoci già….
Eh già, problema risolto alla…cervice! Comunque devo dire che se l’avessi vista, sicuramente non mi sarebbe venuto in mente che stesse denunciando i soprusi subiti dalle donne…però ognuno ha il suo modo di dare messaggi.
Ripeto lungi da me l’idea di criticare, l’arte ha mille sfaccettature e lo stesso vale per la forma di protesta. Ma io come te non comprendo perchè per criticare lo sfruttamento e i soprusi sulle donne alla fine “usi” le stesse parti del corpo che usano i “soprusatori”.
La mia è solo una domanda senza giudizio.
Si ma… nessuno protegge quel povero gomitolo?! 😀 eheheh
Ps: secondo me lo fa per piacere personale, altro che per denunciare i soprusi…
Pps: penso che rifiuterei con garbo la sciarpa offerta dalla signora…
Magari il gomitolo sta bene al calduccio 😛
PS: credo che lei sia davvero convinta di far la cosa giusta, magari lo è, son io che non ne sono sicura, nel senso che di questa protesta rimarrà in mente la vagina e non il perchè lo ha fatto….
Beh, si, ma potrebbe non volerlo… 😀 ehehehe
Ps: no, certo, ma io certe provocazioni le vedo solo fini a sé stesse… non so perché…
dionobleah… per il video, ossia w la saga delle turpe mentali: infilarsi il gomitolo nella vagina, dio che stronzata 🙂
capitolo gatto e gomitolo.. mi si scalda il cuore a immaginare la scena.
capitolo te e gomitolo.. conservo ancora dei maglioni fatti da mia mamma, coi ferri, hanno un valore impagabile 🙂
Io sinceramente penso che il confine tra performance artistica e immane cavolata sia sempre molto vago. Sì, l’intento è nobile, applausi, ma per me resta un gomitolo infilato dove non batte il sole (sono insensibile?). E buona cistite.
ecco la cistite è stata la prima cosa che ho pensato anche io vedendola….
siamo due insensibili, allora! 😀
io direi l’opposto… la vagina sensibile porta un’estrema sensibilità
(ecco il mio discorso si fa diverso e alternativo se tu sei un uomo… ma potresti avere la vagina immaginaria, e non intendo nel senso che ci pensi sempre 😛 )
La freudiana invidia della vagina!
Ma io ti dirò, una volta al mese mi sento anche depresso, di cattivo umore e intrattabile 😀
Una vagina mancata insomma! Dai assodato sei UNA di noi 😛
Paradossale, adesso sono MEMBRO onorario?!
Ok, dopo questa battuta da Bagaglino mi ritiro in Tibet
Ci son uomini che sarebbero carte false per esser un membro onorario della vagina…
(spero che in Tibet internet arrivi e tu possa leggere)
😛
(Internet? Pfui. Qui usiamo i poteri della mente per leggere i messaggi)
No, no no lì no, l’amigdala non me la leggere, che è una zozzona!
Troppo tardi! :O
Adesso sono curioso di leggere la mente della gomitolaia
La sciarpa va lavata con l’Intima di Karinzia?
ghghhghggh
Sempre meglio che farsi il bidet con il Perlana
così non si infeltrisce…
(sto facendo pensieri peggio di un scaricatore di porto)
(no, non li dico)
(no, inutile che insisti)
dilli
dilli
dilli
prometto, non lo dirò a nessuno 🙂
Non posso ho una (non) reputazione da difendere
Non si fa così…
Ecco, se per caso trovi in rete anche la versione maschile di tale opera d’arte, ti prego…lasciaci nell’ignoranza.
Sento dolore solo a pensarci.
ma secondo me la versione maschile non è dolorosa se non hai gatti in giro…
la versione maschile lo arrototoli sopra, tipo porta rotolo di carta igienica in bagno, non mi sembra doloroso.
Discorso diverso se hai un gatto, si sa, a loro piace giocare con la carta iginieca e srotolarla con le unghie
Si, ecco, la visione che avevo avuto io era leggermente diversa, mi ero figurato che il gomitolo dovesse essere introdotto comunque in qualche orifizio. Ma non farci caso, io l’arte moderna non la capisco.
volendo si può…. basta un uncinetto e invece di mettere il gomitolo intero spingi il filo un pò per volta dentro….
(ti giuro che un mio caro amico a questa descrizione sarebbe svenuto, si lo so ho un’anima un pò bastarda a volte)
Oddioooo ma sei pazza?…ho le lacrime di dolore…io non ero arrivato a tanto, mi son fermato con l’immaginazione al gomito posizionato…si insomma, in zone posteriori. Cavolo, a volte mi fai un pò paura. 😃 sto sudando freddo.
ho una fervida immaginazione io e mi sa che da qualche parte ho una personalità mistresse 😉
… il tragico è, che scommetto che il nobile intento della knitter, abbia suscitato altro che pensieri da scaricatore di porto in qualche esponente del sesso maschile… chiudendo il cerchio che da performance artistica porta dritto dritto alla cavolata. Effetto boomerang, insomma. Però mi hai fatto spanciare!
Mi sa (almeno qui in italia) l’effetto è stato proprio quello 🙂
Però se ti ho fatto ridere… bè a me piace far ridere le persone
Mi sono venute un sacco di domande. La più sensata tra tutte era “ma perché?”
io ho creato una categoria a parte dopo aver visto ciò…. che si chiama proprio “Ma perchè?!” 🙂
Alla tua domanda rispondo gentilmente NO GRAZIE.
Per ciò che dici sull’arte è vero. Ognuno la mostra a modo suo e, che sia apprezzata o meno, che altro modo ci sarebbe per definirla?
Sinceramente non vedo il nesso tra i soprusi e il gomitolo ficcato lì, ma di sicuro ti posso dire che odio la violenza sulle donne con la stessa intensità con cui odierei un gomitolo in mezzo alle mie cosce! 🙂
ahhahahah niente sciarpa per Myp allora 😉
per il resto la pensiamo ESATTAMENTE allo stesso modo
Come “no grazie???” :)))
Dovresti dirle: “grazie, questo regaòlo è una figata!!!”
;D
ahahahha figata mai fu parola più giusta 😉
Sicuramente la tipa soffre di secchezza vaginale…… Comunque a questo punto nulla mi stupisce più……
mai dire mai, mi hanno passato un altro nome, penso ci farò un post nei prossimi giorni 😉
Ecco…. credo che alla fine ha raggiunto il suo scopo (cioè… la violenza sulle donne non è stata debellata), se ne è almeno parlato.
Però cavolo… due considerazioni… la prima è…. ma sempre lo stesso gomitolo per far tutta quella sciarpa?… uhmmm non commento oltre.
Ed inoltre pensavo …. ma cavolo, spero almeno che il gomitolo fosse avvolto in qualcosa…. spero per lei 0_o
Se nera si…. la prendo la sciarpa 🙂
Peccato che si parla della vagina e non del problema, per quello, detto prima che non son nessuno e neppure un critico artistico o sociale, certe performance non servono a nulla e ottengono l’effetto contrario, alemno in italia…
Son rimaste solo sciarpe melange 😉
E no…. no…. lo sai che l’uomo a questa tara…. la nostra tavolozza di colori è limitatissima, nn puoi uscirtente con un….”melange” (grigio?) :p
Guarda il video, ad un certo punto noterai che il filato cambia colore…. diventa quindi “melange”.
Dal vocabolario:
Melange
Vocabolario on line
mélange ‹melã′ˇ∫› s. m., fr. [der. di mêler «mescolare»]. –
1. Mescolanza, insieme risultante dall’unione di elementi diversi: un m. di colori, un m. di verdure, un m. di gruppi etnici. In partic., nell’industria tessile, il termine è riferito a filati composti di fibre di diverso colore, o a tessuti che si presentano con effetto di colore sfumato e non nettamente distinguibile.
Immagine color grigio (ma può esser di molti colori) melange:

Si… hai indovinato, il colore cambia per QUEI giorni li 😛
azz, mia mamma ha un negozio di lana e ogni tanto tiene anche dei corsi.
che brutta immagine 😮
ghhghghghghhg
oh io mi son vista le donnette tutte intente a sferruzzare e chiaccherare stabilendo QUALE FILATO è il migliore
(per cosa non è dato sapere)
Non ci crederai, ma organizza anche delle gare di maglia
ma a sto punto forse è meglio se mi fermo qui 🙂
la mia fantasia è volata…. sopra le ande…. 😛
A parte che ormai questo blog è per me il sito di notizie più interessanti che ci sia, scusa ma il gomitolo mentre lo srotoli usandolo RUOTA SU SE STESSO. Parliamone.
E che le notizie ASSURDE trovano me 😉
No, non ruota su se stesso.. se prendi il capo all’interno del gomitolo esce e basta, se invece prendi il capo all’esterno ruota.
Ma parliamone lo stesso sui diversi significati ed effetti 😛
Sarà stato un lavoretto a maglia da regalare a natale a qualche appassionato feticista.
Io ho sentito un gomitolo di dolore dentro me.
Orchi alla parola feticista mi si è aperto un mondo….
ma in questi tempi di crisi non potremmo metter in vendita sciarpe di tal guisa?
Scusa del resto se le ragazzine jappo vendono le loro mutandine usate, le ragazzone non possono vendere le sciarpe “melange”?
Anche a me piace giocare coi gomitoli…dove abita questa simpatica signora?
Australia, il ferro (da maglia) lo porti tu?
I gatti giocano coi gomitoli utilizzando le zampette…che gatti hai tu?
giocherelloni… conosci un gatto che non sia giocherellone?
No, nemmeno le gatte morte…
i miei son tutti vivi, come la loro finta padrona (ovvero nella realtà loro schiava), ossia me