I QUADRI DI MATRIX

Mi scopro sempre più a pensare che la realtà non esista, ma esiste la proiezione di noi in un’immagine che noi chiamiamo realtà e la percezione che noi abbiamo della realtà altrui.

Così mi immagino la realtà come una stanza con pareti vuote e bianche. Crescendo ho appeso alle pareti foto, quadri e dipinti che rappresentavano la mia realtà. A scrutar ieri, lo ammetto ero brava a dipingere, ho rappresentato colori e vite di una intensità tutta loro, creativa e onirica a volte.
Ho usato colori tenui, gialli intesi, blu rilassanti, un rosso passione che degradava nel nero, ogni tanto quel tocco di rosa fantasy che rischiara, quello l’ho usato soprattutto con i coniglietti però.

Poi qualcuno è entrato, quando mi son distratta, ha usato bombolette spray nere, ha spruzzato le mie tele coprendo le mie foto e i miei colori. Son riuscita a buttarlo fuori, ma ho dovuto togliere quei quadri dalle pareti.
Poi qualcun altro è entrato e con l’inganno ha usato un taglierino, sfregiando le mie tele con squarci. Ho dovuto eliminare anche quei quadri.
Poi ho chiuso la porta.
Non è bastato. Dall’esterno terremoti hanno fatto vibrare le pareti. Le ultime foto e gli ultimi quadri son caduti.

Ora guardo le pareti spoglie consapevole che la realtà è quella. Pareti bianche che ognuno di noi riempie di quadri e foto.
Non ho più quadri, ma da qualche parte, non so di preciso dove, ho ancora pennelli e colori.

Il corpo si blocca e si domanda se vuole davvero dipingere un’altra volta una realtà che non esiste e far finta di viver una vita che non c’è o accettare che la vita son pareti bianche.

Matrix incombe sempre su noi.
È la tua ultima occasione, se rinunci non ne avrai altre. Pillola azzurra, fine della storia: domani ti sveglierai in camera tua, e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa, resti nel paese delle meraviglie, e vedrai quant’è profonda la tana del bianconiglio. Ti sto offrendo solo la verità, ricordalo. Niente di più.”

Son pensieri del lunedì mattina lo so, quelli dopo un fine settimana, dove progressivamente i miei sintomi psicosomatici hanno cercato di bloccare totalmente la mia muscolatura posteriore, dal collo alle caviglie.
Ancora ora mentre sto scrivendo lo stesso deglutire mi lancia piccole fitte di dolore tra la nuca e le spalle.

Ah…. da quando la mia mente ha appreso che comprendo il suo parlare attraverso il corpo, non rinuncia mai a farlo.

44 pensieri riguardo “I QUADRI DI MATRIX

      1. ehi tu, corpo! Comincia magari da martedì la prossima volta, uno così arriva più preparato! :D…

        Comunque la realtà non esiste, per lo meno come la vede ognuno di noi. Perché ciascuno ha dei propri filtri che la mascherano, proprio come uno studio fotografico. Vorresti essere senza filtro? Guarda che fa male!

      2. lo so che fa male, ma è la verità…. le pietose bugie non mi son mai piaciute, anche se magari a volte son così brava da raccontarmele e farle apparire per verità, così sapendolo (che son così brava) alla fine non so più neppure cosa è vero cosa è filtro cosa è e cosa non è, e scruto la parete bianca…. (si come mi incasino io… pochi..)

        diciamo che ultimamente la vita mi sta facendo far un allenamento fuori dalle mie forze, lei dice per rafforzarmi (io penso per “uccidermi”), sarà per questo che ho male ai muscoli, troppo esercizio..

    1. farmi aiutare!??!?!

      a parte che son bravissima a dipingere, ma in casa mia coloro io e nessun altro, perchè chi fa da se fa per tre… altrimenti dovrei pure star attenta che non combinino guai.
      Qua appena ti distrai… TAAAACCCC è un attimo 😛

  1. ….certo che la mente qualche ora di silenzio potrebbe pur prendersela ogni tanto….

    bellissima questa immagine della realtà, solo che io non ricordo dove ho messo i pennelli e la mia stanza è tutta grigia ora 😦

    1. oddio ore di libertà la mia mente…? uhmmmm
      se un mio amico mi chiama sempre segaiola mentale, ci sarà un motivo 😉

      i pennelli bisogna cercarli se si decide di usarli, perchè e come quando in casa sai che hai via messo una cosa ma non ti ricordi dove…

  2. Hai presente il film “50 volte il primo bacio”? Ecco, lei ha perso la memoria e ogni giorno ridipinge una parete piena di fiori perché questo le dà gioia, benché non ricordi più nulla e i parenti gliela imbiànchino ogni notte per non traumatizzarla. Ecco, penso che non importa quante volte ricoprano, distruggano o cancellino la tua memoria e la tua idea di te, ogni giorno (anche se ogni tanto è più faticoso) bisogna alzarsi e ridipingere le nostre pareti. Non la si può dar vinta a quelli che godono nel rovinare le pareti altrui. Buona settimana 🙂

    1. la differenza tra quel gradevolissimo film (che è una commedia sentimentale… non scordiamo 😛 ) è che io non dimentico la mattina dopo, ma ricordo PERFETTAMENTE

      Il mio problema non è stato che altri abbiano rovinato le mie pareti, perché sospetto che anche io abbia rovinato pareti altrui (anche non volendo, senza accorgermene e per quanto io abbia fatto attenzione credo sia capitato).

      Il problema è che questo fatto ripetuto nel corso degli anni, mi abbia fatto scoprire che la realtà non esiste, i dipinti, le foto sono come noi vediamo, non come è.

      Per una come me in cui la verità è un valori di vita (o quantomeno un valore a cui anelo) sapere di costruire su qualcosa che non esiste se non nella mia mente, è come costruire sulle sabbie mobili. Mi dico che non ne vale la pena.

      Ma vedrai poi mi passa il dolore al collo, mi ritrovo un pennarello in mano e un foglio e per qualche giorno scribacchio colori, e mi dimentico per qualche che la realtà è soggettiva 🙂

      1. Be’, ma il fatto che la verità sia soggettiva non significa che non esista, che non esista per te, anche se gli altri la vedono diversamente. E penso che tu abbia tutto il diritto di scarabocchiare a destra e a manca sulle tue pareti, anche se non esistono, perché se hai voglia di dipingere, allora creerai anche la tela! 🙂

  3. Dei bei barattoli di vernice colorata da sbattacchiare qua e la sulle pareti lasciando al caso il mescolarsi delle carte.
    Buon inizio di settimana con un sorriso 🙂

  4. ciao, da quello che ho letto in vari tuoi post e commenti in giro mi dai l’idea di una che ha le pareti dipinte con affreschi di vario tipo:ora che non ci sono quadri alle pareti puoi accendere la luce (era spenta perciò non ti eri accorta che sono dipinte) e godertele 🙂

  5. la mente approfitta sempre della sua zona di comando e il corpo somatizza…Per le pareti, tra il tempo che scorre e chi non è ha riguardo, c’è sempre bisogno, secondo me, almeno di un punto. un punto sul bianco. un punto di ripristino, magari anche solo per immaginare cosa disegnare da quel punto.
    un abbraccio

  6. Se le pareti ti piacciono bianche lasciale bianche, se ti piacciono colorate colorale. Chi se ne frega della realtà, l’importante è stare bene. Io vorrei avere duemila pareti per attaccarci su roba che mi piace e non ho il posto dove metterla. Metaforicamente e non. Esistono tante cose belle, circondiamocene. E la roba brutta nel pattume.

  7. Una riflessione profonda, sei una persona piena di vita e di colore, ma, al contempo, pronta a rimetterti in gioco tutte le volte… tu sei da pillola rossa, ma a volte la vita preme così tanto da farci desiderare quella azzurra… ❤

      1. 🙂 lo dico come riflessione che faccio nella vita, per cui nonostante aneli sempre ai sogni e l’azzurro mi piaccia, la mano tende ad allungarsi verso il rosso, vivendo costantemente un contrasto interiore per questo

      1. Dribblando le vagonate di distrazioni che ci vengono gettate addosso nella speranza che questo ci faccia dimenticare le nostre domande, o ci impedisca di guardare nel posto dove stanno solitamente le risposte: sotto il naso…

Lascia un commento