Quelle tre dita premute con forza sulla bocca dello stomaco mi spingono “oltre”.
L’ignoto mi congloba, ma quella mano che mi ha spinto non è nemica.
Quei tre o forse quattro punti bianchi luminosi che vedo poco sopra me, son solo l’apertura di qualcosa che mi è benevolo, ma la paura trattiene come tela di ragno.
Poi mi lascio andare.
Al risveglio non ricordo molto.
La memoria è cubetto di ghiaccio sulla sabbia rovente a mezzogiorno.
La sensazione rimane lo stesso, forte.
Il peggior nemico che ho, che abbiamo, è la paura di ciò che non conosciamo.
Noi cerchiamo di costruire castelli sulla terra, quando dovremmo ricordarci che la vita è un mare in movimento. Le acque possono esser pericolose vero, ma anche cullare come braccia di madre.
Lo scrivo qui per ricordarlo, perché non so voi, ma io lo dimentico troppo spesso.
Io cerco di costruire castelli di acqua sulla sabbia, castelli di sabbia sull’acqua. castelli d’acqua in acqua e castelli di sabbia in sabbia.
I risultati sono sempre deludenti, purtroppo.
eh ma tu stai seguendo il tuo obiettivo di essere deludente (o deluso, non ricordo bene)
(entrambi) È molto difficile però!
esser deludente o deluso?
io son stata più brava nel primo da giovane e da anzian.. ops volevo dire da saggia e matura nel secondo
Io spero di eccellere in entrambi i campi prima o poi!
..scoperto ysingrinus, mi sto forgiando nella delusione altrui…
…io ho paura dell’acqua… taaaaaanta tanta paura…..
ma è così affascinante……
basta che impari a nuotare, nessuno nasce “imparato” 😉
c’ho già provato, mi sono fatta un corso io, me e l’istruttrice…. tempo sprecato… l’acqua non deve arrivare allo stomaco.. e contando che non sono slanciata… sto a riva!
ahahhaha ma non, e perchè il modo migliore di imparare a nuotare è divertirsi… con l’istruttore non ti diverti molto, con gli amici di più 🙂
per questo i bambini imparano a nuotare quasi subito, giocano 🙂 mentre gli adulti di dicono che devono imparare e scatta il “dovere” 😉
..io probabilmente avevo amici bastardi che avevano come massimo divertimento buttarmi nell’acqua alta… sai, terapia d’urto!… lasciamo perdere!
ci facciamo ossessionare/monopolizzare dalla paura dell’ignoto senza considerare che, il più delle volte, il noto è rassicurante come un abbraccio mortale…
hai colto… :*
Anche io lo dimentico spesso. Grazie di avermelo ricordato.
E di che!? :* sappi che come te, spesso ho la memoria labile
lo dimentico spesso anche io e devo dire la verità quando te ne accorgi questo fa male e tanto… perché alla fine ti accorgi di aver perso occasioni e tempo, e spesso inutilmente per riserve, rispetto e forse anche stupidità…. ma la vita va ed è così…
A me non fa male, mi dò solo della pirla 😉
ma quando me lo ricordo, come è accaduto ieri, cerco di tenerlo con me il più possibile.
Lo faccio perché la differenza nella nostra vita la facciamo noi, a precsindere dall’età, dal luogo e da ogni, cosa. Se porto con me questo pensiero… non ho confini 🙂
Vero ma i confini mentali spesso non corrispondono con ciò che vorremmo, o di cui vorremmo poter parlare liberamente senza essere criticati/e o senza problemi (e nel caso sono qui volentieri )
vedi che ti crei tu il confine temendo la critica? 😉
dipende sempre da noi….
Tutto dipende da noi.. però ti voglio vedere cullata dalle acque durante uno tsunami… (poi magari scopriremmo, come a volte accade, risorse sconosciute…)
ma infatti non ho scritto che cullano sempre, ma che “Le acque possono esser pericolose vero, ma anche cullare come braccia di madre.” 😛
In qualsiasi caso, le acque mi chiamano…
l’acqua può essere tante cose….dissetante, cullante, salata, energetica, vitale….poi c’è chi sa nuotare e chi no…
si può imparare a nuotare…
si…ma ad alcuni riesce con più naturalezza…e comunque molti sanno galleggiare
Sai chi galleggia!? Si che lo sai…. ;P
ogni riferimento a fatti o persone è puramente casuale 😉
chiaramente 😛