Io le avrei un po’ di cose da dire scrivere. Son tutte galleggianti all’imboccatura del terzo chakra, si proprio quello del sogno del post precedente.
Son lì le parole, fluttuano come palloncini dalle tinte pastello, rosa chiaro e verde acqua. Svolazzano libere, come le risate squillanti dei bambini. Difficile raggrupparle in un senso compiuto, del resto è difficile tener in fila ordinata i bambini che giocano.
Questo rollare alla bocca dello stomaco è come un’attesa piacevole, quando sai che il dopo sarà meglio del prima, e allora mi godo questo momento, tanto lo so, all’improvviso si chetano e da sole risalgono a cercar l’uscita.
Nel frattempo voi non dite in giro che ho palloncini color pastello alla bocca dello stomaco che mi friccicano l’anima, son una persona serissima e mi rovino la reputazione.
Evviva!
che bello!… ma no dai, che i palloncini alla bocca sono uno sballo…. il peggio sono i gomitoli di filo… ma i palloncini uau!
Scusa il disturbo… Sei stata nominata in http://www.fmtech.it/diario/fmtech-award-nomine per partecipare a questa iniziativa avendo ritenuto il tuo blog molto interessante! Buona giornata!
…io non lo dico…
però mi sono detta “caaaarinaaaaaa”
🙂
Io leggo, approvo e non dirò nulla a nessuno. Son come il buon Terenzio che usava dire: “maxima debetur puero reverentia”.
Magnifica l’immagine dei palloncini alla bocca dello stomaco che friccicano, per questo mi permetto di dirti: niente Omeprazolo.
Ciao, haffner.
manco so che cosa è “Omeprazolo”… 🙂
I tuoi passaggi qui son sempre un piacere per gli occhi
Friccico come un palloncino nel tuo stomaco
mentre ti leggo!!! ^___^
😉 bacio splendida fanciulla
Bellissimo! 🙂
grassie :*
nessuno deve sapere, ci sono in giro sempre gli antipatici con gli spilloni che van a bucare palloncini
ne so qualcosa…. pare li attiri 😉
sembra di sentirle le risate di quei bimbi 🙂
🙂
Diversamente seria, intendi.
molto diversamente seria io 😉