PARLAMI DI ME

Ho imparato di me che qualche volta mi ritiro nel mio palazzo, passeggio, da sola, in saloni enormi e freddi, ma quel freddo mi piace e portatore di un periodo di preparazione, come i campi d’inverno.
Sento il rumore e lo schiamazzo fuori, ma la voglia di uscire non mi prende. Che differenze ci sono tra gli schiamazzi di un combattimento e quello di una festa?

Ho imparato che la maggior parte delle persone non vuole sapere, vedere, e conoscere. Queste tre cose messe insieme significano responsabilità e ne sono spaventati. Stolti vi direi, presi dalle paure, non vedete la libertà celata nella conoscenza. Poi ricordo che c’è stato un tempo che anche io ne ero spaventata, ognuno ha il suo percorso. Chi sono io per dire stolti?

Ho imparato a chiedere, ma spesso me ne dimentico, o fingo di farlo, in fondo di base rimango sempre l’orgogliosa, quella che non ha debiti con nessuno. Temo questa catena allo stesso modo del timore della dipendenza “d’amore”.

Ho imparato che non smetto mai di apprendere, e ogni volta che credo di essere arrivata alla conclusione, si apre un altro varco di conoscenza da affrontare.

Ho imparato che spesso quando scrivo qui, sto cercando qualcosa fuori nel reale, e quel qualcosa lo sento tangibile, vicino eppure così lontano.

Ho appreso di me da me, ma spesso vorrei chiedervi, spesso vorrei chiederti: “Parlami di me” in modo da riflettermi nelle tue parole e vedermi in quello che vedi tu, per una volta solo specchiarmi e non scavare.

Parlami di me, del mio universo fatto di stelle e dei miei mostri celati nel buio.

Per favore, parlami di me.
Photo by Todd Wall

21 pensieri riguardo “PARLAMI DI ME

    1. No non mi sento Fiona, anche se… il colore dei capelli è quasi uguale 😀

      Io non son rinchiusa, io scelgo ogni tanto di passeggiare per sale enormi e fredde, i passi nel silenzio echeggiano e accompagnano i miei pensieri (non preoccuparti questa che scrive è la personalità schizofrenica e fuori di testa, poi quella alcolizzata le fa il solletico e smette) 😛

      Si però io vojio sapere di me, non tanto delle stelle, ma vojo sapere che vedi davvero negli angoli bui…

      1. Mi dispiace ma i tuoi angoli bui li vedrai solo tu, da un blog è impossibile scorgerli perché risalta solo quello che tu vuoi farci vedere…… credo. Poi magari analizzando bene quello che scrivi si potrebbe scorgere qualcosa…. vuoi risparmiare i soldi dello psicanalista?

      2. Io ci son andata una volta, alla quinta volta che mi ha visto “mi ha sbattuto fuori”, dicendomi son sana (il problema è capire con quali delle mie mille personalità ha parlato 😛 ).

        Roba da non credere, non mi reputo sana io, e lui si 😛

        PS: I lati oscuri lasciano lunghe scie di oscurità, si vedono anche da ciò che scrivi, da come scrivi, e che parole usi.

        PPS: Ma ti esonerò va, se non li vedi è perchè sei pigro o una parte di te non vuole vederli 😛

      3. Anch’io mi definisco sempre con dei lati oscuri ma solo il fatto di ammetterlo credo che dimostri che non li abbiamo realmente. Io sono orgoglioso e permaloso che mi portano a silenziose pause e musi lunghi…. niente di che, sono solo un cagacazzo. Tu invece mi sembri impulsiva e poco caritatevole nei confronti degli errori altrui, non perdoni! Ma non mi sembra di vederne altri, almeno non gravi.

      4. Ma ripeto, è difficile capire una persona da un blog, solitamente quando si scrive sì da il meglio di noi stessi anche quando raccontiamo dei nostri difetti. Cmq credo che tu ti fida troppo delle persone ma non so se sia un pregio o un difetto.

      1. Beh non saranno certo loro a parlarti di te, allora. E se mai lo facessero, non stare troppo ad ascoltare 😉

  1. Se sei in grado di esortare gli altri a vedere “la libertà celata nella conoscenza”, c’è una sola cosa da dire… cerca di avere la forza di rimanere sempre così. Ce la metterebbero tutta a farti cambiare e non perché tu ne tragga benefici. Bellissimo post. Ciao, Pier☼

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