IO VOTO SI

Solitamente non faccio questo tipo di post. Ma stavolta lo faccio perché…

Greepeace

… perché penso che sia importante. Il governo non ha concesso l’Election Day. Le associazioni ambientaliste, lo avevano chiesto, volevano far votare questo referendum insieme al primo turno delle amministrative, in modo da abbinarlo e non sprecare centinaia di milioni di euro. Così invece, oltre allo spreco di denaro, di fatto quindi ha messo a rischio il raggiungimento del quorum anticipando la data e non lasciando i tempi di confronto e informazione. Domandatevi quanto ne sentite parlare sui media.

… perché il mediterraneo, il nostro mare, è chiuso, immaginate una fuoriuscita di petrolio cosa accadrà…

… perché invece di investire il denaro su energie alternative, lo impieghino a cercare un prodotto che sappiamo già destinato a finire (ammesso che ne abbiamo, ricordate che queste trivellazioni servono per cercarlo, non perchè siamo già sicuri ci sia).

… perché sono sono stanca di vedere disastri ambientali e pentimenti che arrivano con il senno di poi (vedi ultimo in veneto il pfas di questi giorni, dove tutto al momento è ancora secretato).

… perché noi siamo un tutt’uno con l’ambiente, se lo fottiamo, fottiamo noi.

Ecco perchè di questo mio post. IO VOTO SI PER DIRE NO allo scempio dei nostri mari.

Chiaramente io vi chiedo di votare si, ne sono convinta, ma vi dico anche informatevi. Approfondite per capire quello che stanno facendo a noi e alle generazioni dopo le nostre. Perché il sospetto che l’interesse di pochi (i petrolieri) sia considerato molto  più della nostra vita, è forte.

Se poi volete far qualcosa anche voi, cliccate l’immagine

spargete la voce, stampate il volantino e usate, se volete, le cover di greenpeace sui social.

Non demandiamo ad altri la nostra vita, decidiamo noi di noi, siamo gli artefici della nostra vita.

(Per chi volesse il widget che ho fatto io in alto a destra, ditemelo ve lo mando.Se volete delle piccole modifiche per il vostro blog (nei limiti delle mie capacità) ve lo faccio)

30 pensieri riguardo “IO VOTO SI

  1. Io credo incece che voterò all’opposto perché ritengo incosistenti queste obiezioni.

    Il rinnovabile è ancora mediocre in termini di efficienza, abbiamo dei deficit terribili, disastri naturali ne patiamo anche causati da altri e abbiamo un deficit energetico senza pari.

    Non dico che bisogna fare le cose con leggerezza, cosa che spesso succede in Italia, ma le aziende italiane sono leader a livello mondiale, quindi sanno come fare bene.

    Chiediamo controlli e trasparenza non fermiamo la ricerca.

    1. Ognuno vota seconda sua coscienza chiaramente. Ti prego solo di informarti sul serio. Ci son altre soluzioni.

      Il mio pensiero rimane io voto si perchè i controlli e la trasparenza non c’entrano con evitare i disatri quelli accadono con il pertrolio da sempre, per quanto tu cerchi di controllare (?) la natura.
      La ricerca è trovare fonti alternative non quella di cercare petrolio che si sa già e a termine (e in breve termine, mica si autoproduce, ci son voluti milioni di anno per farli e poche decine per consumarlo)

      1. Veramente dicono che i giacimenti sono ancora molto capienti.

        Il petrolio ad oggi è il miglior vettore energetico conosciuto, ma sulla tua posizione di coscienza ti vorrei far osservare due aspetti.

        a) a livello di coscienza sono perfettamente in sintonia con te
        b) viviamo in un paese che con la scusa della coscienza è indietro di 20 30 anni sulla media europea e gli inerenti che fa sono speculativi e mai strutturali.

        Alcuni esempi:
        a) fotovoltacio: per uso domestico inquina quasi più dee petrolio (se ci sommi i costi di produzione e smaltimento
        b) eolico: tutti lo voglio ma a casa degli altri
        c) differenzia: altri paesi ci producono energia noi non siamo capaci di farla
        d) l’uso del solare (non il fotovoltaico) non ha un piano di attuazione coordinato nazionale
        e) il geotermico è spinto pochissimo
        f) le aziende non hanno incentivi obblighi all’utilizzo del fotovoltaico (o del solare per le aziende impiegatizie)
        g) non c’è una politica per l’uso dei mille sbalzi d’acqua

        Il punto non è petrolio sì o petrolio no, ma ci diamo una mossa o no?

        Io sono stufo di questo osceno immobilismo, mi disgusta

      2. infatti DICONO, non ne hanno la certezza quindi trivellano alla ricerca…

        e tutte quelle cose che tu citi sono vere (alcune parzialmente dal mio punto), ma proprio perchè siamo indietro sulla ricerca, e la ricerca non si fa sul petrolio, ma sulle fonti rinnovabaili (magari ne scoprono di altre, certo che se fai le stesse cose non è che scopri cose nuove…). Che ricerca vuoi fare sul petrolio? Oltre a trapanare il nostro mare intendo.

        E come puoi far ricerca (in italia) quando hanno azzerato i fondi per la ricerca?

        Condivido con te la rabbia per l’immobilismo, io l’ho su molte cose non solo su questa, ma per me non è trivellare la soluzione, anzi è un aggravare

      3. Il punto è che con questa cosa:
        a) abbiamo “chiuso” le centrali nucleari che sono ancora lì con scarsa manutenzione e ancora pericolose
        B) da anni buttiamo soldi per acquistare energia dalla francia
        c) ecc.

        Esiste un procedimento che va alla ricerca di una realtà più etica e la condividiamo

        Esiste poi un piano pragmatico di spravvivenza e qui discordiamo.

        Ma il problema è che con una scusa o con l’altra non facciamo nessuna delle due.

        E poi etica per etica, ti va così bene che trivelliamo la libia? Noi italiani dico, perché questo facciamo…

      4. Guarda che stiamo dicendo la stessa cosa, non è il petrolio la sopravvivenza. A breve finisce comunque e rimarremo senza energia, in balia di quelli che invece stanno già facendo ricerca.

        Noi i soldi della ricerca (pubblica (poca) e privata) li mettiamo a far i buchi nella sabbia SPERANDO di trovare qualcosa).

        Il tutto senza che accada nulla… perchè se tracina un pozzo… noi simao morti insieme al nostro mare.

        (Guarda che noi con la Libia non c’entriamo niente proprio, gli italiani con il potere internazionale su queste cose poi.. è pari a -20%)

      5. L’Eni in Libia è la prima impresa.
        A breve il petrolio non finirà è questo il punto.

        Ce ne è ancora molto.

      6. Davvero pensi che le SETTE SORELLE lascino potere all’Eni?

        Comunque i pozzi fino alla morte di Gheddafi erano di proprità dello stato loro (libia non italia), e concedeva la possibilità all asocietà italiana di estrarre qualcosa da esportare.
        Per quello ogni volta che arriva da noi gli davano il c..o senza vasellina, perchè la Libia era lo stato in cui le sette sorelle ci lasciavano per contentino.

        Ora in Libia hanno qualche problema e noi (il governo) si scalda tanto per paura di perdere quel petrolio… non per altro.

        In ogni caso l’eni, la sua compagine sociale non è mica italiana è anche italiana, noi abbiamo il 45% delle azioni. Punto.

        Il petrolio e destinato a finire , se ragioni sull’arco di anni no, probabilmente la mia generazione non sentirà il peso, e forse neppure quella di mia figlia. Ma se ragiono in termini in cui i miei nipoti (se mai ne avrò) saranno adulti… bè pensiamoci.

        Avessimo investito in altro, oggi non saremmo (forse) ricattabili.

        I nostri ricercatori son scappati all’estero lo sai? E all’estero lavorano su queste cose, mentre noi siamo ancora alla paletta, secchiello e petrolio

      7. Il discorso su queste sette sorelle è vecchio come il cucco, ci hanno pure ipotizzato l’omicidio Mattei.

        La realtà è un po’ diversa e non così lineare.

        In termini di secoli il petrolio finirà, abbiamo già soluzioni alternative, alcune le stiamo sviluppando.

        Per finanziare ricerca servono soldi che non abbiamo, tra questi soldi mancati c’è una grossa quota che noi paghiamo per acquistare energia.

        L’intervento in libia è sacrosanto perché
        a) ci accettano meglio di altri
        b) gli ultimi interventi dove non abbiamo avuto modo di dire la nostra sono stato uno scempio di cui stiamo ancora pagando il costo, questa volta vediamo di essere causa del nostro futuro.

        è pragmatismo il mio, perché non basta essere idealisti occorre essere anche concreti.

        Ad oggi non esiste nessun vettore energetico che possa sostituire il petrolio e le ricerche si fanno da quasi un secolo.

        Non lo pensare solo applicato alle auto, lì abbiamo trovato una quadra e ci stiamo andando, ma pensa all’industria pensate, agli aerei ecc.

        sul riscaldamento domestico usiamo metano e ce ne è molto, ma anche qui stiamo provando a spostare il target, se seguissi il tuo ragionamento neppure qui dovremmo spostarci e invece lo facciamo.

        Inoltre “una scomoda verità” ha cambiato le coscienze americane che ora scommettono sulla sostenibilità, ma non prescindono dal petrolio (per ora).

      8. Cioè non abbiamo i soldi per la ricerca, ma abbbiamo i soldi per trivellare tutto il mediterrano all’ipotetica ricerca del petrolio?

      9. e cmq noi siamo a poco e nulla, ma ripeto, perché devi ragionare per dicotomie? perché o uno o l’altro io voglio tutto.

        Ricerca nelle rinnovabili e petrolio (se ne abbiamo)

      10. Non ragiono per dicotomie, ma per metafore 😛

        ma infatti lo abbiamo il petrolio, solo che non voglio che mi buchino il mare per cercarlo (e magari manco non trovarlo), io quando compro qualcosa vedo se il prezzo vale il prodotto.
        In questo caso (per me e altri) il prezzo è troppo alto.

      11. mi sembra il solito discorso che vogliamo le cose ma non a casa nostra.

        Vicino a me ci sono pozzi di petrolio e 20 anni fa uno esplose per…. fondamentalmente sfiga.

        Ma lì nessuno disse molto e nessuno dice nulla…

        Ogni attività è rischiosa, ma preferisco farla bene e con le giuste accortezze piuttosto che languire e non fare.

        Poi nel mentre volgio anche la ricerca sulle rinnovabilie e anche una legislatura che permetta (per esmepio) di sfruttare gli sbalzi d’acqua per la produzione di energia elettrica.

      12. Chiudo l’argomento, non perchè non abbia piacere a farlo con te, o non abbia più argomenti, ma perchè stiamo andando fuori tema. Non esiste un farlo bene o non farlo bene.
        Esiste vuoi trivellare il mediterraneo o no?

        PS: Visto la percentuale di errori umani, e i disatri accaduti pert questo, non esiste sicurezza

      13. sì ma è più rischioso guidare che l’estrazione come numero di errori 😉

        Sarebbe lungo affrontare bene il tema perché si sposta da una scelta di volontà a una scelta di convenienza, basata su riscontri oggettivi (cioè dati).

    1. che non lo so… un sacco di gente non lo sa e non passa notizia (vedrai lo faranno all’ultimo) per quello a prescindere se uno vota si o no (io voto si 😛 ) è importante far passare la notizia, uno ha il tempo di informarsi, decidere e votare 🙂

  2. Scusa Do ma dove vivi? A casa mia ho messo dei pannelli fotovoltaici da solo senza Enel e funzionano, e li ho sperimentati da diversi anni, sulle pale Eoliche ci sono stato, nel nostro golfo di Salerno da un po di tempo c’è già una piattaforma che gira, in Basilicata il petrolio c’è da anni che lo estraggono ma dicono che costa di più, i motori endotermici(Diesel e Benzina) inquinano un sacco, abbiamo molti fiumi che potrebbero dare la loro energia, le auto elettriche per la stragrande maggioranza che fanno dei brevi tratti (al massimo trenta chilometri andata e viceversa) con il fotovoltaico sul tetto possono ricaricarsi da sole e sarebbe una salvezza per la nostra salute per prima e per il pianeta, poi a noi uomini non manca l’intelligenza, mancano i politici che fanno il bene comune non i propri o quelle delle Lobby,(Ma voi sapete quanti progetti hanno eliminato pur di far vendere il petrolio?) Meditate gente, noi siamo piccoli e non contiamo niente.
    Un saluto a te Diamanta.

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