VENTO

Lo sto sentendo arrivare, quel rumore tipico, quello del vento che sta per arrivare e muove tutto intorno, quello che mi fa scombinare cose, persone e situazioni, quello che mi fa annoiare delle cose che amavo e mi rende irrequieta, mi trasformo in una avanguardia alla ricerca di non so che.

E’ un vento periodico, come i monsoni e le brezze costiere, che cambiano direzione stagionalmente o giornalmente, solo che io non so mai se sarà un monsone con annesso tifone o una leggera brezza marina che però è mutevole e mi lascia instabile ogni singolo giorno.

Negli anni ho imparato la geodesia della mia vita, ho compreso la ciclicità con cui arriva quel vento, circa ogni tre anni.

Arriva come Tramontana, un vento del nord freddo e secco, foriero di bel tempo, peccato che nel frattempo io senta freddo e diventi irrequieta, molto irrequieta. Poi, mentre procede, lentamente si trasforma a volte in un Ponente fresco ma gradevole o in uno Scirocco caldo, infine si calma e resta la quiete.

Con il vento, non c’è mai nulla di certo, neppure che ne uscirai indenne.

Vabbè, ragazzi, sono vaneggiamenti da inizio periodo Tramontana, vediamo dove mi porterà il vento questa volta!

12 pensieri riguardo “VENTO

  1. Da velista, ti ricordo la frase trita e ritrita che ci diciamo sempre:”non puoi governare il vento, puoi solo orientare le vele.”E’ una banalità, in fondo, però è vera e sta bene su e con tutto 😉

  2. Si, l’altro detto è “il mare calmo non rende il marinaio esperto”.

    Ogni volta mi sento così, inquieto, mi riprometto di leggere Pessoa e il suo desassossego, ma invece finisco sempre per mettere su una colonna sonora che lasci sgorgare qualche lacrimone., mormorando al contempo tiremm innenz (tipo oggi, per dire).

    Però dai, è anche bello non sapere esattamente dove ti porterà ‘sto vento, no? La cosa sicura dell’andare a vela è che non sempre, anzi quasi mai puoi andare direttamente dove vuoi o devi andare. Bisogna bordeggiare, senza comunque perdere di vista la destinazione.

    A motore è facile, punti e vai.
    Ma non c’è la passione (intesa sia come sofferenza fisica e spirituale che emozione violentemente erotica) che ti regala l’andare col vento.

  3. Da: Tracce nel Vento – Parole e scritti degli Indiani d’America.

    FU IL VENTO

    Fu il vento a dar loro la vita

    E’ il vento

    che esce dalle nostre bocche ora a darci la vita.

    Quando cesserà di soffiare, moriremo.

    Le tracce del vento sono impresse nella pelle

    sulla punta delle dita;

    esse ci mostrano dove soffiava il vento

    quando furono creati i nostri antenati.

    (Navajo)

  4. Ricordo la tua ciclicità del vento triennale. Non so se consigliarti di rimanere bene aggrappata o se lasciarti trasportare… devi vedere tu in base alla tipologia di vento 😉

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