CINDERELLA CLOSET


Cinderella Closet
Genere: Commedia, Romantico, Gioventù, Drama
Paese: Giappone
Anno 2025 – 12 episodi di circa 20 minuti

Due piccole premesse: è un adattamento da un manga che porta lo stesso nome ed è una produzione nata originariamente per l’emittente televisiva TBS.

Trama:
La giovane Haruka ha lasciato la campagna per iniziare una nuova vita a Tokyo. Il suo vissuto semplice l’ha resa una ragazza solare ma ingenua, timorosa e senza alcuna esperienza sentimentale.
Lavora in un negozio part-time, dove incontra Kurotaki, del quale s’innamora segretamente. Per colpa della sua timidezza e del suo senso d’inferiorità non osa confessargli il suo amore.

Un giorno, per puro caso, incontra Hiraku, una fashionista molto bella e affascinante ma dal carattere tagliente. Haruka scongiura Hiraku, che accetta a malincuore, di farle da “fata madrina” per riuscire a conquistare Kurotaki, e di trasformarla in una moderna Cenerentola.

Haruka, però, non sa che Hikaru ama il crossdressing1.

La storia si sviluppa intorno ai tre personaggi citati nella trama, impersonati da: Matsumoto Leo, Osaki Ichika e Hachimura Rintaro.

Se volete vederlo, lo trovate su Netflix.

L’ho seguito molto volentieri, è stato un po’ il drama da decompressione, quando non vuoi cose troppo “pesanti” o troppo “complicate”, consapevole di alcuni stereotipi giapponesi. Insomma, un jdrama da vedere quando vuoi rilassarti e svuotare la mente.

Ho citato la TBS. Quando si parla di questa emittente televisiva bisogna sempre ricordarsi che i suoi drama che vanno in onda in prima serata e quindi molte cose sono trattate solo in superficie e adattate per un pubblico di tutte le età.
I loro drama sono leggeri, godibilissimi, adatti quando uno vuole svagarsi, ma spesso sono un’occasione mancata per parlare in maniera approfondita e realistica di alcuni aspetti di vita giapponese. Un vero peccato dal mio punto di vista, perché è un’emittente moderna e tratta temi moderni.

Personalmente mi è piaciuto proprio per l’aspetto “svuota mente”, ma non è un drama di cui farei rewatch.

  1. Il crossdressing è l’abitudine di indossare abiti e comportarsi come se si appartenesse al sesso opposto al proprio, indipendentemente dall’identità di genere o dall’orientamento sessuale della persona che lo pratica. ↩︎

Infine solo per ricordare che non dimentico, e anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

LEARNING TO LOVE


Learning To Love
Genere: Romantico
Paese: Giappone
Anno 2025 – 11 episodi di circa 50 minuti

Sono un ex romantica, ora cinica romantica, non amo molto le serie romantiche, eppure questa leggera breve serie giapponese mi è piaciuta.

Trama:
Ogawa Manami è un’insegnante di un liceo cattolico, abita ancora con la famiglia ed è cresciuta in un clima severo con un padre autoritario e una madre che non ha la forza di ribellarsi al marito. Vive in maniera spenta con il padre che la reputa incapace di cavarsela da sola, invadendo da sempre la sua vita con decisioni che spetterebbero solo a lei. La spinge a sposare un uomo che piace a lui.

Kaoru è un giovane ragazzo cresciuto in un ambiente povero. Non ha imparato a leggere e scrivere, e questo condiziona la sua vita. È diventato un host1 del club “Joker” a Kabuchicho. Nonostante il suo passato e il suo presente, non sempre semplice, cerca di vivere la sua vita in maniera spensierata.

Manami, un giorno, riceve una chiamata che la informa di una sua studentessa, che è andata in un host club ed è con un host. Corre al locale per riportare indietro la studentessa. Qui incontra, o meglio si scontra con Kaoru.

In seguito, obbligata dalla scuola e dalla madre della studentessa, Manami deve far firmare a Kaoru una lettera in cui il ragazzo promette di non rivedere più la studentessa. In cambio non avrà nessuna denuncia penale. Nel tentativo di far scrivere e firmare questa lettera, l’insegnante scopre il problema di Kaoru e si offre di aiutarlo a imparare attraverso delle lezioni  private.

Gli attori principali sono: Murakami Raul Maito e Kimura Fumino.

Se volete vederlo, lo trovate su Netflix.

Questo leggero film romantico mi ha portato pensieri e raffronti seri: parlo dei preconcetti che le persone hanno su altre persone o gruppi diversi a loro, sull’arroganza di essere i migliori e di schivare la “feccia”, non permettendo così alle persone di evolvere se stesse e gli altri. Questo aspetto di vita, ahimè, lo vedo nell’ambiente che mi circonda. Spero di non averlo mai fatto io, senza rendermene conto.

Il romanticismo di questo drama è quel dolce non stucchevole che nausea, ma che invece ti fa venire voglia di assaggiare.

Questa era la parte seria del mio pensiero; la parte meno seria è che con un host così una bottiglia di champagne l’avrei aperta pure io! 192 cm di mix giapponese/venezuelano lo rende una forte tentazione!

  1. Gli host sono giovani ragazzi, sempre alla moda, ben curati e vestiti, che lavorano negli host club, locali notturni dove il loro compito è intrattenere le clienti (quasi esclusivamente donne).

    L’intrattenimento consiste nell’arte del fascino e della compagnia: nel flirtare, fare conversazione con loro, bere, ascoltare, coccolare l’ego delle clienti, farle ridere e spingerle a ordinare più bottiglie possibili (i guadagni degli host dipendono dalle consumazioni). Più una cliente spende, più loro guadagnano più il loro status nel club cresce. Non si tratta di prostituzione, anche se alcuni di loro possono sconfinare.

    A Tokyo, specialmente nei quartieri di Kabukicho e Shinjuku, il giro è enorme. Sono consideri veri e propri idol, tanto da sembrare delle star della Jpop. I più famosi guadagnano cifre astronomiche in una notte; altri diventano famosi, appaiono in televisione e scrivono libri
    . ↩︎

Infine solo per ricordare che non dimentico, e anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

ASURA


ASURA l’ho iniziato per mancanza di idee su cosa vedere oltre ai “soliti coreani”. Alla fine mi ha preso così tanto da averlo finito in un fine settimana.

Lo trovate su Netflix. E’ una miniserie di soli 7 episodi di circa 55 minuti l’uno.

In breve la trama
Quattro sorelle si ritrovano dopo molto tempo.
Sono profondamente diverse tra loro per carattere e indole:
Tsunako è un’insegnante di ikebana (Miyazawa Rie)
Makiko è una casalinga (Ono Machiko)
Takiko è una bibliotecaria (Aoi Yu)
Sakiko, la più giovane, lavora come cameriera (Hirose Suzu)

Takiko convoca le sorelle perché ha scoperto che il padre, ormai settantenne, ha una relazione extraconiugale. L’obiettivo della riunione è capire come comportarsi, soprattutto nei confronti della madre.
Da qui si dipana tutta la storia.

Premessa necessaria
Se non amate le serie “lente” (non lo è davvero, ma non aspettatevi colpi di scena, tensione o ritmo serrato), Asura potrebbe non fare per voi.

Questo jdrama affonda le radici nel Giappone di quasi 50 anni fa, esplorando temi come la famiglia, le relazioni, le emozioni represse e le paure inespresse.
Io l’ho amata profondamente. Come già detto, l’ho divorata in un fine settimana.

Se decidete di guardarla, potreste, come me, avere una reazione iniziale, alle prime puntate, da “donna occidentale del 2025”. Questa sensazione dura poco, poi si viene assorbiti dalla trama e dalle dinamiche tra i personaggi.
Ricordate che la serie racconta la vita familiare giapponese tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Per certi versi, molto simile a quella italiana di qualche anno prima.

Perché mi è piaciuta così tanto?
Non saprei dirlo con precisione. Si tratta di sfumature emozionali, colpi d’occhio fugaci sulla realtà raccontata. Vi lascio qualche considerazione che mi è sorta mentre la guardavo:

  • Le quattro sorelle si amano, litigano, fanno pace, non si sopportano, entrano a piede teso nella vita altrui, sono un supporto una per l’altra, si detestano, ma ci sono sempre.
  • Essere donna in quel periodo in Giappone (e qualche anno prima anche in Italia) non era semplice, perché la tua vita era “obbligata” a gravitare intorno a quella di un uomo, con tutto quello che ne consegue.
  • La serie ai miei occhi si è dipanata come la visione di due mondi attigui ma separati, che ogni tanto entrano in contatto tra loro. Il mondo femminile e quello maschile.
    Difficile stare insieme, difficile stare separati.
  • Nessun personaggio è completamente positivo o negativo. Le sorelle mostrano lati luminosi e oscuri, come anche gli uomini della famiglia.
    Nessun “buono” o “cattivo” assoluto: solo esseri umani impastati di emozioni.

Altro non dico, per non influenzarvi, se mai voleste vederlo.

Chi sono gli Asura?
Il titolo originale è Ashura no Gotoku, che significa “Come un Asura”.
Netflix lo ha abbreviato semplicemente in Asura.

Gli Asura sono figure mitologiche di origine induista.
Nella tradizione buddista giapponese, però, assumono significati più sfumati.

  • Nei testi buddisti, sono semidei o demoni dominati da desiderio, collera, orgoglio, invidia e da una natura bellicosa.
  • In Giappone, sono visti anche come guerrieri caduti in battaglia, divenuti guardiani della legge buddista.

Nonostante la loro origine demoniaca, gli Asura non sono considerati malvagi: sono esseri complessi, potenti, spesso irascibili, ma con un forte senso di giustizia e protezione.
Rappresentano forza e conflitto, ma anche protezione e serenità.

Questa spiegazione troverà pieno significato solo se guarderete la serie fino all’ultima puntata. Una frase, pronunciata da un personaggio, acquisirà allora tutta la sua potenza.

BEYOND GOODBYE


BEYOND GOODBYE
(Sayonara no Tsuzuki)
Anno 2024 – 8 episodi ~ 1h
Giappone
Romantico
Su Netflix

Attori:
Sakaguchi Kentaro è Naruse Kazumasa
Arimura Kasumi è Sugawara Saeko
Ikuta Toma è Nakamachi Yusuke

I giapponesi con le storie romantiche non si smentiscono mai, colgono poesia, durezza di vita, dolcezza, dolore, profondità, emozioni, malinconia e amore, li mixano in un frullatore e li portano direttamente davanti ai vostri occhi tramite la visione di un jdrama. 

Questo vi avvolgerà il cuore, lo strapazzerà per renderlo più morbido; nel frattempo vi ruberà l’anima strappandola da voi, solo per restituirvela dopo, confusi e innamorati.

Il tema non è nuovo, ma la sceneggiatura è stata capace di svilupparla in maniera “nuova”, la regia è impeccabile, la fotografia spettacolare e infine, vogliamo parlare del cast? Tutti attori di alto livello.

Sakaguchi Kentaro che anche qua non si smentisce, stessa cosa per Arimura Kasumi, protagonista di molti jdrama e ultimo, ma non per questo ultimo, Ikuta Toma che nel poco tempo avuto come recitazione nel drama, riesce e lasciare traccia di sé.

Forse non si è capito che li amo vero?

Forse non si è capito che consiglio la visione di questo jdrama?

TRAMA

Sugawara Saeko incontra Nakamachi Yusuke, tra loro scatta subito qualcosa e in poco tempo i due iniziano una relazione sentimentale. Un giorno Yusuke chiede a Saeko di sposarlo, ma quello stesso giorno, accade qualcosa che lascia Saeko da sola.

Saeko cade in una profonda disperazione ma man mano cerca di riprendersi e di proseguire la sua vita. Circa un anno dopo questo avvenimento, incontra Naruse Kazumasa.

I due non lo sanno ancora, ma un legame che trascende il possibile, li lega.

WHAT COMES AFTER LOVE


WHAT COMES AFTER LOVE
Anno 2024 – 6 episodi ~ 1h
Corea del Sud
Romantico, Melodramma
Su Viki Rakuten

Attori:
Sakaguchi Kentaro è Aoki Jungo/Sasae Hikari/”Yun Oh”
Lee Se Young è Choi Hong/”Beni”
Hong Jong Hyun è Kim Min Jun
Nakamura Anne è Kobayashi Kanna

Il drama è basato sul romanzo “Things that come after love” scritto a due mani dal coreano Gong Ji Yeong e dalla giapponese Hitonari Tsuji, e si vede! Nel drama l’impronta romantica giapponese si vede e si sente, e fa di questo drama un piccolo gioiello (come molti drama romantici giapponesi).

Altra “impronta” giapponese sono solo 6 puntate e non le canoniche 16 dei drama coreani.

Le parole servono a poco quando ci sono questi piccoli bijoux che vanno solo visti. Per quando mi riguarda è sceso così in profondità che le parole fanno fatica a risalire. Quindi mi ripeto, guardatelo, vi si scioglierà il cuore e vi innamorerete.

TRAMA

La giovane Choi Hong decide, nonostante la madre sia contraria, di andare a studiare in Giappone, qui il primo giorno che arriva incontra Aoki Jungo che l’aiuta in un momento di difficoltà al suo arrivo.

I due, nonostante non si conoscano, continuano a incrociarsi e vedersi, quasi ci fosse un destino che li butta uno nelle braccia dell’altro, tanto che i due s’innamorano l’uno dell’altra.
Accade, però, qualcosa che crea un problema tra i due innamorati e improvvisamente una notte Hong lascia un biglietto sul tavolo per Jungo, e ritorna in Corea.

Cinque anni dopo, per puro caso i due s’incontrano in Corea.

ITAZURA NA KISS: LOVE IN TOKYO 


ITAZURA NA KISS: LOVE IN TOKYO 
ITAZURA NA KISS: LOVE IN TOKYO 2 

(Mischievous Kiss Love In Tokyo)
Anno 2013 – Stagione 1 – 16 episodi ~ 50m
Anno 2014 – Stagione 2 – 16 episodi ~ 45m
Romantico, Commedia, Gioventù 
Su Viki Rakuten

Attori:
Furukawa Yuki è Irie Naoki
Yahagi Honoka è Aihara Kotoko
Yamada Yuki è Ikezawa Kinnosuke
Horii Arata è Kamogari Keita

Un dorama classico, con lui tsundere all’ennesima potenza amato e idolatrato da tutte le ragazze e lei tenace, allegra, ingenua al limite della stupidità che ama solo lui. Ma del resto è un dorama che ha oltre 10 anni, tratto da un manga di quel periodo, scritto per un pubblico di ragazze giapponesi adolescenti di quegli anni.

Alla fine è carino. Ai tempi ha avuto un successo strepitoso, praticamente hanno portato i personaggi dalla figura piana a due dimensioni a quella solida a tre dimensioni, recitando “mangosamente”. 

Dico questo perché, potrebbe saltarvi ogni tanto la pazienza per i comportamenti di lei (a me è saltata spesso). Poi penso che che sia una serie giapponese “anziana” tratta da un manga “anziano”  è normale sia così. 

Diciamo che appartiene alla stessa categoria di “Coffee & vanilla” del 2019 e di “An Incurable Case of Love” del 2020. Lui Tsundere e freddo e lei allegra che vive in funzione di lui. A chi piace il genere, consigliato.

Piccole curiosità.
Questo dorama ha tantissimi adattamenti di altri paesi asiatici. Lo possiamo trovare nell’adattamento coreano “Playful Kiss”, nell’adattamento cinese “Say that You Love Me” e in quello thailandese “Kiss Me”. Taiwan è quella che ha fatto ben tre adattamenti: “It Started with a Kiss”, “Miss in Kiss” e “Fall in Love at First Kiss”.

Queste serie hanno tutte origine da un manga “Itazura Na Kiss” di Tada Kaoru.

TRAMA

Aihara Kotoko è una studentessa liceale, che non brilla per intelligenza. Sin dal primo anno di Liceo, nota Irie Naoki, uno dei ragazzi più belli e intelligenti del liceo; e si innamora perdutamente di lui.

L’ultimo anno del liceo, Kotoko trova finalmente il coraggio di esprimere i suoi sentimenti a Naoki, e lo fa consegnandogli una lettera a scuola, davanti  a tutti. Sfortunatamente per lei, Naoki la rifiuta e anche pesantemente, dicendole: “Non mi piacciono le donne stupide”.

Per una strana combinazione di eventi, dopo questo avvenimento, i due si troveranno costretti a vivere sotto lo stesso tetto. Inizia così una convivenza obbligatoria in cui il freddo e gelido Naoki la tiene a distanza non considerandola e disprezzandola, mentre Kotoko si ritrova sempre più innamorata di lui.

TOKYO REVENGERS


TOKYO REVENGERS
2021 – Movie – Giappone – ~ 2h
Genere: Azione, Crime, Fantascienza, Gioventù
Su: My Drama List

Attori: 
Kitamura Takumi è Hanagaki Takemichi (“Takemitchy”)
Yoshizawa Ryo è Sano Manjiro (“Mikey”)
Yamada Yuki è Ryuguji Ken (“Draken” / “Kenchin”)
Imada Mio è Tachibana Hinata (“Hina”)
Sugino Yosuke è Tachibana Naoto
Isomura Hayato è Sendo Atsushi (“Akkun”)

Molto made in Japan, molto pensato e studiato per un pubblico maschile che femminile, del resto è tratto da un manga shonen, non poteva essere diversamente.

Per amore di verità vi devo dire che avrei scritto lo stesso inizio anche con un film tratto da un manga shoujo, in altre parole dedicato alle ragazze.

Detto quanto sopra, dico anche che mi è piaciuto, anche se non sono un ragazzo/uomo, certo avrei accorciato le scene di combattimento, ma non sarebbe stato più Tokyo Revengers. 

La parte fantascienza del movie era nelle mie corde, come del resto l’interpretazione degli attori, che hanno caratterizzato benissimo i personaggi. 

La parte sentimentale è molto a latere, serve più che altro come canovaccio e base per la storia, non che la cosa mi sia dispiaciuta, ogni tanto staccare dai dorama sentimentali è cosa buona e giusta.

Lo consiglio? Si ve vi piace il genere

Esistono due sequel, due altri film del 2023:
Tokyo Revengers 2: Bloody Halloween – Destiny
Tokyo Revengers 2: Bloody Halloween – Decisive Battle

che ho in programmazione di vedere e di cui, quindi, vi parlerò più avanti.

TRAMA

Takemichi Hanagaki ha 26 anni, trascina la sua vita senza scopo, senza speranza e senza obiettivi. Ascoltando il telegiornale, apprende della morte di Hina, il suo primo amore, e del fratello di lei.

Il giorno dopo mentre attende di salire sulla metropolitana, è volutamente spinto da qualcuno e cade sui binari. Da quel momento la sua vita è risucchiata in un loop temporale, torna indietro nel tempo di dieci anni.

Si ritrova così, ancora liceale e cerca di salvare Hina e suo fratello, avvisando quest’ultimo di fare attenzione, nel futuro, il giorno della loro morte.

L’aver avvisato Naoto modifica il futuro, infatti, il fratello di Hina si salva, diventa ispettore di polizia e salva, a sua volta, Hanagaki dall’essere investito dal treno sui binari della metropolitana. Questo però non cambia il destino di Hina, il suo primo amore, che rimane ancora uccisa.

Hanagaki inizia così a ritornare più volte nel passato per cercare di cambiare il futuro e salvare così Hina.

TOKYO TOWER


TOKYO TOWER
(Toukyou Tawaa)
2024 – Giappone – 9 episodi da circa 30m
Romantico, Drama
Su: Viki Rakuten

Attori:
Nagase Ren è Kojima Toru
Itaya Yuka è Asano Shifumi
Matsuda Genta è Ohara Koji
Megumi è Kawano Kimiko

Posso dire che avrei potuto fare la recensione di questo dorama, che amo profondamente, già dopo solo la prima puntata. Amato a livello vibrazionale cellulare, da subito.

Avere continuato la visione, prima di scrivere qua, ha solo confermato quello che ho appena scritto (ho questa “brutta abitudine” di recensire solo a fine visione). Tutti gli attori di una bravura intensa. Una regia, una sceneggiatura e una fotografia impeccabili, ne hanno fatto un prodotto di alta qualità.

Per farvi solo un esempio, sono stati capaci di rendere l’emozione di un personaggio solo con la fotografia di un primo piano di un bicchiere appoggiato sul tavolo.

I dialoghi interiori di Kojima Toru (Nagase Ren) mentre parla con se stesso, cercando di capire, le sue emozioni, coinvolgenti. Io ero lui, soffrivo insieme a lui.

La recitazione di Matsuda Genta ha reso perfettamente il personaggio di Ohara Koji, mentre la sua trasformazione avveniva.

Cito per ultima, ma non per questo ultima, Itaya Yuka che ha interpretato Asano Shifumi. Il suo raffigurarla così elegante e signorile, in una situazione che poteva cadere nel volgare, è davvero un piccolo bijou.

Del resto tutto il dorama è stato così, elegante, profondo, senza cadere nella volgarità, nonostante alcune scene. 

Lo ammetto, mi ha coinvolto così tanto a livello emozionale, che alcune volte ho dovuto posticipare la visione di un altro episodio per “riprendermi” dal coinvolgimento. Questo mi era successo solo un’altra volta con un drama.

Il sapore dolce amaro (che hanno tantissimi dorama giapponesi) della visione è rimasto con me, e credo mi accompagnerà ogni volta che penserò a questo dorama, che ho amato moltissimo per la storia, per la bellezza e bravura degli attori e perché, lo ammetto, io con la visione emotiva sentimentale giapponese ho un feeling, che neppure con la mia cultura ho (chissà forse in vite precedenti ho vissuto in quella terra).

Piccola curiosità: questo dorama è un remake di un Jdrama del 2005, dallo stesso titolo, con Okada Junichi nel ruolo di Kojima Toru e Kuroki Hitomi nel ruolo di Asano Shifumi. Nel 2014 anche i coreani ne hanno fatto un remake dal titolo Secret Love Affair con Yoo Ah In e Kim Hee Ae.
Non ho visto nessuno dei due (fortunatamente, altrimenti non avrei visto questo, tendo a non guardare i remake di quello che ho già visto), e non posso far quindi paragoni.

TRAMA

Kojima Toru è un giovane ragazzo, studia medicina e per avere un po’ d’indipendenza, lavora come guardiano notturno insieme al suo amico Ohara Koji, in un palazzo.

Toru è annoiato dalla sua vita, sempre uguale e ripetitiva, è insoddisfatto esente che gli manca qualcosa.

Un giorno incontra Asano Shifumi, e l’aiuta, scoprendo che è l’architetto che ha progettato il palazzo dove lui lavora la notte. Tra i due s’instaura subito un’affinità elettiva e in brevissimo tempo il ragazzo s’innamora della donna che ha il doppio dei suoi anni.

Nel frattempo il suo amico Ohara Koji, per spirito di emulazione, inizia a corteggiare la madre di una ragazzina cui dà ripetizione, convinto che una casalinga sia una “preda facile”.

Le due storie avanzano in maniera parallela, diverse tra loro, eppure con le stesse problematiche. Dovranno affrontare la complessità delle loro scelte, mentre la realtà sociale intorno a loro, li mette continuamente alla prova.

THE BOYFRIEND


THE BOYFRIEND
2024 – Giappone – 10 episodi
Genere:  Reality Dating show 
Su: Netflix

Non sono un’amante dei reality, di solito li evito, e a parte qualche rara eccezione li salto di pari passo. Questa volta un commento in rete mi ha incuriosito e ho iniziato a vederlo. Alla fine della prima puntata ero caduta in un gorgo emozionale dal quale non riuscivo a uscire.

E’ fuori gli schemi dai soliti reality dating. Non è eccessivo e volgare come il vecchio “Jersey Shore”, non è come l’attuale “L’inferno dei single” (già dalla parola “inferno” si capisce tutto).  

A parte la “novità televisiva” LGBTQ+, è proprio il reality diverso, più “vero”. Metto tra virgolette vero, perché per me le parole reality e realtà, un po’ fanno a pugni tra di loro. Chi partecipa è sempre sotto le telecamere consapevolmente, quindi la realtà diventa un po’ inquinata.

Lo trovo delicato, romantico, rispettoso, non fuori le righe ma allo stesso tempo con le emozioni (una parte) dei partecipanti che affiorano man mano e ti coinvolgono, chi più chi meno, facendoti percepire quello che sentono loro.

Sono arrivata all’ottava puntata, ne mancano due, quindi non so come andrà a finire, ma so che il canovaccio signorile è quello.

Io ho avuto un colpo di fulmine per tre di loro (tre personaggi totalmente diversi tra di loro) sin dal primo episodio; oserei dire sin dal loro primo fotogramma, insomma un triplo colpo di fulmine, anche se per motivi diversi.

Man mano che ho proseguito la visione, però, lo devo dire, li ho amati tutti. Alcune maschere si sono sgretolate (non tutte) e hanno fatto intravedere pezzetti di se. 

Da vedere, per chi come me, si fa coinvolgere dalle emozioni delle persone.

Vi faranno soffrire e gioire insieme a loro.

Ricordo che nel momento in cui scrivo, il reality è ancora in onda ma mancano solo due episodi.

Partecipanti (in ordine alfabetico):

1 Alan Takahashi  (29 anni)
Esperto di informatica, ama la tecnologia, di origini italo nipponiche brasiliane.

2 Dai Nakai (22 anni)
il più giovane del gruppo, è uno studente universitario. 

3 Gensei Azumai (34 anni)
Make up e hair stylist, viene da Taiwan. 

4 Ikou (22 anni)
Il secondo più giovane del gruppo, lavora nel settore della ristorazione. 

5 Kazuto (27 anni)
Chef specializzato in cucina giapponese.

6 Taeheon Kim (34 anni)
Un designer di origini coreane. 

7 Ryota (28 anni)
Fotomodello, lavora part-time come barista. 

8 Shun Nakanishi (23 anni)
Dj e artista, è il più introverso del gruppo.

9 Usak (36 anni)
E’ un go-go dancer

ANTI-HERO


ANTI-HERO
2024 – Giappone – 10 episodi ~ 50m
Genere: Legge, Giustizia, Thriller, Mistero
Su: Netflix

Attori: 
Hasegawa Hiroki è Akizumi Masaki
Kitamura Takumi è Akamine Shuto
Hotta Mayu è Shinomiya Asuka

Premetto subito, dorama della TBS ma rispetto a molti altri, nonostante gli stereotipi dei buoni buoni che combattono i cattivi cattivi, piacevole da vedere, con il suo pizzico di mistero. Gli ultimi episodi poi affrontano in modo serio un problema che in Giappone deve “sentirsi” molto, visto che non è la prima serie che ne parla e a lungo: il sistema giudiziario Giapponese con le sue dinamiche e mancanze di tutele.

E’ una miniserie di dieci episodi che scorrono veloci e tengono compagnia, risultando un momento di relax e di riflessione.

TRAMA

Il Giappone ha un sistema giudiziario che condanna il 99,9% degli imputati. In questo sistema, un ex procuratore, ora avvocato della difesa, Akizumi Masaki, cerca di combattere corruzione e collusione con i poteri, che il sistema giudiziario ha con la politica e la classe dirigente.

Mentre riesce a far assolvere i suoi clienti, ingiustamente accusati e incarcerati, cerca nel frattempo di far luce e giustizia su un mistero legato al suo passato. Ad aiutarlo in questo compito, l’intero suo staff legale.