KYOTO (The second day – trovarsi per un attimo in un BL)


Il secondo giorno a Kyoto piovigginava a intervalli, ma questo non ci ha minimamente fermato. Prima una veloce colazione. Paola con il suo matcha latte e il dolce preferito alla mattina, il *Baumkuchen giapponese. Nel frattempo io m’illudevo, ancora, ordinando l’ennesimo caffè small, ma arrivava sempre una tazza grande di brodaglia bollente (questo fino a quando non ho imparato a far colazione direttamente in stanza, in altro modo).

Il giorno era dedicato alla foresta di bambù di Arashiyama, al sentiero del filosofo e a qualche tempio.

La foresta di bambù era una delle cose che volevo assolutamente vedere nel mio viaggio in Giappone. Sinceramente non è una foresta di bambù, è un corridoio di bambù. Carino per carità, ma le foto che vedete numerose in rete, riguardano quasi esclusivamente quel corridoio.

Mi sono divertita molto di più nel passeggiare nella foresta intorno, e ho scoperto la mia grande passione di questo Japan tour 2024, fotografare statuette di animaletti vari.

Quell’animaletto con il cappellino che vedete, rappresenta Tanuki, un cane procione, porta fortuna. In una mano tiene una bottiglia di sake e una lettera di credito, simboli della buona fortuna nella vita, compresa quella negli affari. Il gufo a lato porta sempre fortuna e in più protegge dalle avversità.

Dopo aver fatto anche una mini passeggiata sul sentiero del filosofo (ahimè la fioritura era ormai un ricordo e quindi in una giornata bigia era meno poetico), ci siamo avviate alla fermata del bus, quando mi si è parato davanti uno scenario che mi ha fatto quasi scendere la lacrimuccia, ho visto il Ponte Togetsukyo.

Lo so a voi non dirà niente, ma a me, consumatrice di lunga data di bl giapponesi, è stato come entrare per un attimo nel dorama. Su quel ponte è stata girata una scena emozionante di Kimi ni wa Todokanai (I can’t reach you).

Preso il bus, ci diamo dirette al tempio Tenryu-ji, considerato dall’unesco patrimonio dell’umanità, con dei bellissimi giardini zen. Tranquille non vi tedio con i momenti culturali, perché ormai ero caduta nella mia nuova passione: fotografare statuette di animali.

In Giappone la parola per dire rana è “kaeru” che significa anche “ritorno”. La rana quindi è diventata il portafortuna di chi viaggia, così si assicura un ritorno sicuro. Il senso “ritorno” va oltre ai viaggiatori, è il ritorno di denaro e di fortuna. Mi dovevo comprare una rana in Giappone e non l’ho fatto.  
Ragazzi, mi tocca tornare là per comprarla!

Il tragitto con il bus verso il santuario di Nyan Nyan-ji (il santuario dove i monaci sono gatti) ci dondolava e ci faceva appisolare, quando all’improvviso Paola mi dice: “Eva! Scendiamo a vederla da fuori!?”. Stavamo passando, per caso, davanti al Toei Kyoto Studio Park, dove da poco avevano messo l’installazione “Evangelion Kyoto Base”.
Ve l’ho detto vero che ho un’amica otaku da almeno 10 vite precedenti?

Siamo scese, ma che fai, se lì, non entri? Quindi siamo entrate al Toei Kyoto Studio Park, ci siamo fatte la foto sull’evangelion e abbiamo girato per tutto il Toei.

Evangelion Kyoto Base

Dopo aver speso, nel parco, soldi in cose assolutamente inutili ma irrinunciabili, abbiamo proseguito verso la nostra destinazione, il santuario dei gatti.

Questo Santuario dedicato ai gatti ha aperto abbastanza recentemente, nel 2016.  Solo nel 2022 ha ordinato monaco un gatto, non loro, che veniva sempre al santuario: Mayo. Dicono che Mayo adempiva i suoi doveri di monaco, accogliendo i visitatori e raccogliendo i loro “desideri” (gli ema giapponesi). Purtroppo Mayo non fa più parte di questo mondo.

Ora, sono sincera, a me è piaciuto (del resto coabito con cinque gatti), ma dal “percepire” veramente questo luogo come santuario a vederlo come posto per acchiappare turisti, è un attimo.

Gli unici gatti che ho visto in giro, sono quelli delle foto, statue. Poi magari siamo state sfortunate e quel giorno tutti i gatti erano a dormire in altri posti, chi può dirlo?

Il lungo viaggio di ritorno ci ha riporto verso Kyoto città. Una volta arrivate abbiamo deciso di cenare fuori, e di farlo a Nishiki, il mercato di Kyoto.

Nishiki, il mercato di Kyoto

Momento cultura. Inizio
Il mercato di Nishiki è stato fondato 400 anni fa, quello di oggi è diverso da quello originario, che era un mercato di pesce all’aperto.
Oggi è una lunga galleria di circa 400 metri di lunghezza e poco meno di 4 di larghezza, dove sono stipati 130 venditori. Vendono quasi di tutto, vestiti, te, bacchette, sakè, utensili, stoviglie, scarpe, pesce fresco, timbri, dolci, e così via, insomma un po’ di tutto.  Ci sono anche tantissimi ristorantini.
Il mercato è molto frequentato (si vede dalla foto, in quel momento non era neppure molto pieno) dai turisti, ma anche dagli abitanti di Kyoto.
Momento cultura. Fine

La fine del secondo, intenso, giorno a Kyoto era giunto alla fine e l’ho terminata davanti alla mia prima tempura di verdure made in Japan. Il fatto che ci siano due birre insieme al cibo è del tutto casuale (credeteci…).

Kyoto – Nishiki – Tempura di verdure

Dopo questo saremmo andate a riposare. Il terzo giorno a Kyoto ci aspetta.

*Baumkuchen giapponese = Il Baumkuchen è un dolce di origini tedesche. I giapponesi lo hanno fatto proprio. Il nome del dolce (in tedesco) significa “torta albero”, deriva dal fatto che ha strati concentrici interni che lo fanno assomigliare alla sezione di un tronco d’albero tagliato.

LIGHT ON ME


LIGHT ON ME
Romantico
Anno 2021 – 16 episodi da 30 m
Su: Viki Rakuten

TRAMA

Tae Kyung (Lee Sae On) è uno studente di 18 anni solitario, però ben presto si rende conto di essere stanco di questa solitudine, ma non sa come stringere nuove amicizie.

Un insegnante gli suggerisce, e lo esorta, a far parte di una organizzazione studentesca. Kuyng accetta il suggerimento, conosce così il vicepresidente dell’organizzazione  Shin Woo (Kang You Seok). Woo è un ragazzo gentile e disponibile con lui e lo aiuta molto, mettendosi sempre a sua disposizione.

Kuyng ha comunque difficoltà ad aprirsi, specialmente con Da On (Choi Chan Yi) presidente dell’organizzazione studentesca. Da On è un ragazzo affascinante e tratta Kuyng con freddezza e distacco.

Kyung è attratto da Da On, ma l’atteggiamento che quest’ultimo ha con lui lo frena. Nel contempo però Shin Woo mostra un particolare interesse per Kuyng.

Tutta la situazione viene complicata dal fatto che l’amica di Da On, innamorata in segreto di lui, è gelosa di loro e cerca di separarli.

OPINIONE PERSONALE

E’ uno dei primi bl coreani che ho visto, da questo e dai pochi altri visti, ho capito che i bl coreani sono intinti nella delicatezza e nel piccolo romanticismo. Quindi se vi aspettate momenti e/o scene hot, questo non è il bl che fa per voi, ma se volete tenerezza e amore, guardatelo. Io mi sono “sciolta” a vederlo.

CURIOSITA’

E’ un adattamento del gioco per cellulari “Saebit Boys’ High School Council”, gioco che oltre questa serie ha ispirato anche una serie di animazione digitale per il web “Behind the Desks – Love is Addiction”.

INTERPRETI

Le recensioni le trovi anche su facebook. Clicca sulle immagini a fianco e arriverai alle pagine di Diversamente Intelligente e di Drama Universe.

Io e Mr. Fahrenheit


Quando sei un diverso, quando quello che ti piace non incontra il favore degli altri, quando la società intorno ti fa sentire quellə sbagliatə, quando a furia di nasconderti non ti trovi più, quando è legale ma la collettività intorno ti condanna e ti schernisce, quando ti fai domande per capire e non trovi risposte, perché le cerchi fuori e invece devi trovarle in te, da qualche parte insieme al coraggio di essere quello che sei.

Ho amato visceralmente questo jdrama, ho amato Daichi Kaneko e il suo personaggio, così realisticamente punitivo verso se stesso e il suo non trovare una collocazione nella società. Il suo cercare di trovarsi, di capire e la sensazione di essere, comunque e sempre “quello sbagliato” e per questo cercare di proteggere gli altri da se stesso, e non se stesso dagli altri.

Ho parteggiato per la fujoshi interpretata da Ryoko Fujino, il suo comprendere di amare cose che le persone considerano “sporco” e per questo, dopo esser stata ferita, cercare di nascondersi, ma portando avanti lo stesso la sua passione. Ho amato il suo amore incondizionato, il suo trovare un sorriso sempre, e di trovare sorrisi non solo per lei, ma anche per Andou Jun che di sorrisi non ne trova.

Mi sono trovata ad essere profondamente empatica con entrambi. Mi capita spesso con l’arte giapponese, sia che sia un film, un quadro, una serie o un libro, come se attraversassi una poesia dalle tinte forti. Ne rimango impregnata mentre porta parti di me in superficie.

So di esser di parte, con il Giappone (o con quello che di loro arriva qui in occidente) e il suo modo di percepire la vita, il mondo, la società e la parte più profonda di noi, ho un rapporto atavico fatale.

Fujoshi, Ukkari Gei ni Kokuru per noi occidentali “Io e Mr. Fahrenheit” è tratto da un romanzo, poi divenuto manga, è un Jdrama di 8 episodi di circa mezz’ora l’uno del 2019.

Daichi Kaneko interpreta il giovane ragazzo gay Andou Jun e da Ryoko Fujino da voce alla giovane fujoshi(*) Miura Sae.

Di sottofondo la musica dei Queen, una canzone diversa ad ogni episodio, accompagna il viaggio Andou Jun verso se stesso.

Voto 9 al Jdrama, voto 9 ai due attori principali e voto 9 a Tanihara Shosuke che interpreta un ruolo secondario, quello dell’amante maturo Sasaki Makoto.

Questa serie non termina bene e non termina male. Lascia tutte le possibilità aperte, per capire cosa intendo, dovete proprio vederlo.

Chi ama il Giappone e la sua atmosfera, chi rimane affascinato dal loro pensiero e dalla loro atroce delicatezza, non può perderlo.

(*) Una fujoshi è una ragazza (da 0 a 80 anni) con una passione per i Boys’ Love sia che si tratti di un manga o che siano personaggi reali dei film e/o dei drama.
La parola significa ragazza (o mela) marcia e questo dovrebbe già aiutarvi a far capire come sono state viste all’inizio.