BUONGIORNO PRINCIPESSA… BUONGIORNO UN CAZZO


FATTO:
Ieri mattina a lato sinistro del portone, dipinta sulla strada, vedo un’enorme scritta bianca: “Buongiorno principessa”. Al posto della prima O un cuore e sotto questa frase il nome di lei e una freccia che indica una finestra. Seduto vicino alla scritta sopra la ringhiera, vedo un ragazzino di circa 16 anni con un berretto tipo football calcato in testa. Guarda alla finestra del primo piano, lo fa senza staccare gli occhi dai vetri. Penso alla sorpresa della ragazzina quando troverà la scritta e lui lì sotto.

SVOLGIMENTO:
Il cinismo mi si scioglie (per sbaglio) per qualche secondo. Una delle mie personalità prende sopravvento e mi dico: “Io non proverò mai più un’emozione così, un darsi così, un esporsi così. Non so se per colpa mia o della vita, ma il cinismo mi permea, lo combatto, ma lui è lì”.
Sorrido lo stesso, provo una tenera invidia per il ragazzino. Lui crede, spera e vive. Poi penso alla ragazzina e al suo stupore all’apertura della finestra. A questo punto penso “azzus nessuno ha fatto mai per me qualcosa di simile”.

SEGHE MENTALI:
No, per amore nessuno ha fatto mai nulla del genere. Nessuno ha cercato di regalarmi sorpresa, stupore, attenzione. Non lo dico con rammarico o per scassare i cojotes a voi con il solito discorso di minchiamore, lo dico come osservazione e mi domando perché? Ho visto questi gesti molte volte nel corso degli anni rivolto verso altri, ma mai verso me, perché?

EIACULAZIONE MENTALE:
La risposta non mi viene subito, mi balena ore dopo all’improvviso mentre faccio altro. Io non avrei mai potuto ricevere questo tipo di sorprese, per il semplice fatto che questo tipo di sorprese le facevo io.
Nulla di nuovo sotto questo cielo. C’è chi prende e chi dà. E se uno dà senza mai far sentire il vuoto e la mancanza di se è una “vittima” predestinata al non ricevere gesti del genere. Non lasci spazi per farlo, li riempi tu.
Insomma alla fine se vogliamo dirla fino in fondo, la colpa è mia, non ho lasciato spazio perché sentissero il bisogno di dimostrami qualcosa. Ero lì scontata e certa… o così credevano perché alla fine mi hanno persa.
Me ne sono andata via io. Del resto solo chi è capace di dare è capace di togliere.

SCONCLUSIONI:
A 16 anni scrivi “buongiorno principessa”, anni dopo non scrivi più, ma dici: “Buongiorno, buongiorno un cazzo!”.

DOMANDA: Ma voi? Voi siete quelli che scrivono o che leggono?