QUEI SILENZI COSI’ PIENI DI PAROLE


Soffro della “Japanese syndrome” e ho iniziato a soffrirne da adulta, non da ragazzina. Come tutte le “malattie” se le prendi da grande, sono più “pesanti”.
L’alternativa è che in un’altra epoca, in Giappone, il mio vivere sia stato così intenso da portarmelo dietro di esistenza in esistenza, in ogni vita successiva come percezione del mondo.

Il titolo di questo post deriva da questo. Ogni volta che “inciampo” nel Giappone con un film, un libro, una serie in cui si parla dello scorrere della vita, delle persone e delle loro emozioni, il mio cinismo si assopisce e risale prepotentemente qualcosa di me, qualcosa che avverto a livello fisico, nel bene e nel male.

Non sto esagerando, a volte sento il cuore stringersi in una contrazione di dolore fisica, a volte mi pervade una saudade emotiva, e a volte una sensazione di benessere mi scioglie le membra. Tutta colpa della “Japanese syndrome” che forse dovrei chiamare, per rimanere in tema, con un termine giapponese: “Mono no Aware1, che racchiude molto di quello che vorrei dire, anche se non tutto.

Tutto questo prologo deriva dal titolo di questo post, pensiero nato guardando una serie giapponese.

In questa serie i silenzi erano così densi di parole da riempirmi la mente.

I silenzi che parlano, i silenzi così densi che l’aria diventa povera di ossigeno, i silenzi carichi di significati, i silenzi alle domande che sono risposte, i silenzi di cui spesso mi avvolgo.

Vorrei riuscire a comunicarvi i miei pensieri, quello che “Mono no Aware” ha mosso. Ma sono così tanti e così desiderosi di uscire che mi hanno intasato la capacità di trascriverli. Troppi, tutti insieme, che cercano l’uscita dalle punte delle mie dita sulla tastiera.

Temo di non esserci riuscita e che sia impossibile farlo, quindi non dico altro.

Portate pazienza per i miei sproloqui, sono una cinica romantica in cui ogni tanto il cinismo si assopisce e ritorna prepotentemente in superficie, la mia visione dell’amore (che forse non esiste).

Qua sotto lascio solo, qua sotto per i curiosi e per gli amanti del genere, cosa ha suscitato in me tutti questi pensieri. Non è una vera e propria recensione, ma qualche dato della serie, una breve trama e qualche considerazione.

“Our Youth” e “Out Youth: After Story”
Titolo originale: “Miseinen: mijukuna oretachi wa bukiyō ni shinkō-chū” e
“Miseinen: mijukuna oretachi wa bukiyō ni shinkō-chū. Afutāsutōrī”
Genere: Romantico, Gioventù, BL
Paese: Giappone
Anno – episodi: 2024 – 10+2

È’ un adattamento dal webtoon “Our Youth” di Hi Noon. La serie è composta di dieci episodi più due di sequel. Alcuni fansub hanno raggruppato i due episodi del sequel in un’unica puntata.

I due attori protagonisti sono Motojima Junsei che interpreta Minase Jin e Kamimura Kenshin che interpreta Hirukawa Haruki.

La trama è molto semplice da scrivere, ma purtroppo non rende la bellezza romantica e anche profonda che, man mano, scaturisce nella serie, mentre una sceneggiatura ben fatta porta a galla emozioni e verità.

Due studenti liceali Minase Jin e Hirukawa Haruki frequentano lo stesso liceo e sono nella stessa classe. Sono diametralmente diversi:
Minase Jin è uno studente modello, sempre tra i primi della classe, ha già in mente il suo futuro, probabilmente indotto dalla madre. Vive praticamente da solo, perché i genitori sono sempre lontani per lavoro.
Hirukawa Haruki, è un ragazzo problematico, un piantagrane, fuma, salta giorni di scuola ed è a capo di un gruppo di ragazzi con i suoi stessi problemi. Vive solo con il padre, un uomo violento e manesco.

Apparentemente due isole nel mare, lontane tra di loro, eppure tra i due inizia un reciproco avvicinamento, quasi che uno compensi l’altro.

Una serie che parla di gioventù, di paure, di crescita, di doveri in una società in cui lo stigma sociale può “uccidere” socialmente una persona. Ma parla anche di amore, di speranza, con una spruzzatina (minima, nel sequel) sui mancati diritti LGBTQ+.2

2 In Giappone non è ancora legale il matrimonio tra persone dello stesso sesso. E’ l’unico paese del G7 a non averlo legalizzato. Detto questo però ci sono molte sentenze dei tribunali di alto livello (ne cito alcune: Tokyo, Sapporo, e Osaka) che hanno dichiarato incostituzionale il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso. Purtroppo al momento queste sentenze non hanno fatto modificare la legge.
Alcune città e prefetture hanno cercato di dare una legalità a questi matrimoni con i “certificati di partenariato”, ovvero un sistema di certificati per le coppie dello stesso sesso. Anche se non hanno valore di matrimonio, almeno garantiscono alcuni diritti tra cui poter visitare il partner in ospedale, essere riconosciuti come famiglia affidataria.
Il webtoon è di origine Coreana, ma anche in Corea del Sud il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è legale.

  1. “Mono no Aware” è un’espressione di dolore e bellezza contemporaneamente.
    Ha molte sfumature, tra cui il sentimento della consapevolezza della transitorietà delle cose e della vita. Riflette una malinconia agrodolce, non vuota ma ricolma di apprezzamento, non c’è rabbia o frustrazione ma accettazione attraverso una gioia malinconica. ↩︎
  2. In Giappone non è ancora legale il matrimonio tra persone dello stesso sesso. E’ l’unico paese del G7 a non averlo legalizzato. Detto questo però ci sono molte sentenze dei tribunali di alto livello (ne cito alcune: Tokyo, Sapporo, e Osaka) che hanno dichiarato incostituzionale il divieto di matrimonio tra persone dello stesso sesso. Purtroppo al momento queste sentenze non hanno fatto modificare la legge.
    Alcune città e prefetture hanno cercato di dare una legalità a questi matrimoni con i “certificati di partenariato”, ovvero un sistema di certificati per le coppie dello stesso sesso. Anche se non hanno valore di matrimonio, almeno garantiscono alcuni diritti tra cui poter visitare il partner in ospedale, essere riconosciuti come famiglia affidataria.
    Il webtoon è di origine Coreana, ma anche in Corea del Sud il matrimonio tra persone dello stesso sesso non è legale. ↩︎

MORE THAN WORDS


MORE THAN WORDS
(Moazanwazu)
Romantico, LGBTQ+,Gioventù, Drama
Anno 2022 – 10 episodi da 30m
Su: Prime (ma non ita) e Clam Sub Ita

TRAMA

Takagi Mieko (Fujino Ryoko) e Senoo Makio (Aoki Yuzu), sono migliori amici. Iniziano a lavorare insieme, part-time, nello stesso posto. Nel loro nuovo lavoro incontrano uno studente universitario, Fukunaga Eiji (Daisuke Nakagawa).

Eiji finisce per legarsi sempre di più a Makio. Nonostante tutti intorno a loro siano contrari alla relazione i due ragazzi iniziano a scoprirsi innamorati.
Mieko, che ormai è diventata amica di entrambi, li supporta e veglia con affetto su di loro, mentre il loro legame cresce.

OPINIONE PERSONALE

Sappiate che molto riduttivo incasellarlo in un bl. E’ una storia d’amore ma anche di amicizia. Entrambe le emozioni crescono piano ma con radici profonde, e intingono le loro forze nelle piccole cose quotidiane. Ho amato profondamente questo drama fatto di “cose ordinarie”, ma per questo vere.

Riesce a far capire a chi vede, con delicatezza e allo stesso tempo facilmente, senza essere volgare, i vari passaggi di crescita del rapporto, nel bene e nel male.

Personalmente poi io adoro questa loro “timidezza” nelle emozioni, non per paura del rifiuto, ma io tendo a essere un’inguaribile romantica.

La figura del padre è (dal mio punto di vista) la rappresentazione della società, dove si va bene come si è, ma fino a un certo punto, e sì, voglio che tu sia felice, ma alle regole mie.

I tre ragazzi attraversano il periodo spensierato della gioventù fino ad arrivare all’età adulta. Gli attori sono stati davvero bravi. Riescono a dar l’impressione di essere cresciuti anche fisicamente (man mano che nel dorama passa il tempo) attraverso la recitazione, e lo sguardo che cambia man mano che passano gli anni.

Per chi ama i bl giapponesi, da vedere. 

CURIOSITA’

Il dorama è un adattamento della serie manga “More than words” e “In the apartment” di Etsuko.

INTERPRETI

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HIS


HIS
Anno 2020
Romantico, Life
Film da circa 2,7 ore
Su: AKC BL Asia

TRAMA

Shun Igawa (Hio Miyazawa) e Nagisa Hibino (Kisetsu Fujiwara) sono due studenti del liceo che diventano subito amici e da subito sono inseparabili. Ben presto si rendono conto che quello che provano va ben oltre al sentimento di amicizia.
La loro storia prosegue dal liceo fino all’università quando, poco prima della laurea di Shun, Nagisa annuncia che non riesce più a vedere un futuro insieme, e lo lascia, troncando ogni rapporto.
Nagisa scompare completamente dalla vita di Sun, che rimane da solo con il cuore spezzato.

Anni dopo, Nagisa inaspettatamente ritorna con la figlia di sei anni, Sora, e chiede a Shun di ospitarlo. Shun, seppur con timore, accoglie il suo ex e sua figlia.
La convivenza può far rinascere il vecchio sentimento? Le difficoltà cui andranno incontro li allontaneranno? Che cosa accadrà tra i due ragazzi, ora uomini, che in qualche modo sono ancora profondamente legati?

OPINIONE PERSONALE

Una delicata storia d’amore, che tocca argomenti profondi, tra cui l’accettazione sociale di chi ama in maniera “diversa”.

CURIOSITA’

Esiste anche un prequel, His – Koisuru Tsumori Nante Nakatta.

INTERPRETI

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CLOSE KNIT


CLOSE KNIT
(Karera ga Honki de Amu Toki wa)
Life, Discriminazione, LGBTQ+, Transgender
Anno 2017 – Movie di circa 2h e 7m
Su: My BL Love

TRAMA

Tomo (Kakihara Rinka) è una ragazzina delle scuole medie che vive insieme alla madre, quest’ultima è totalmente irresponsabile e incapace di prendersi cura di sua figlia. All’improvviso la madre l’abbandona senza nessuna spiegazione.

Tomo cerca aiuto dallo zio Makio (Kiritani Kenta), il quale convive con la compagna Riuko (Ikuta Toma).

Tomo comprende che Riuko è una donna più complessa di quello che sembra, infatti, in realtà, è un transessuale dolce e sensibile.

Riuko inizia a prendersi cura della piccola Tomo, e finisce per amarla come se fosse sua figlia, dal canto suo Tomo troverà un amore e una cura cui non era abituata, facendola sentire amata e accettata.

In tutto questo la vita di Riuko è molto complicata e difficile nella società, e questo porterà la piccola Tomo a comprendere capire, aumentando la sua capacità di apertura dei “diversi”.

OPINIONE PERSONALE

Poesia fatta immagine e ho detto tutto.
E, come succede nel film a Toma, aiuta a comprendere e capire di più il “diverso”, che poi la domanda quando si usa parola “diverso” che dovremmo porci sempre è: “Diverso da chi?”.

I giapponesi non si smentiscono mai quando si parla di emozioni, ti scavano dentro e ti lasciano qualcosa di se.

Un film che mi ha emozionato fino alle ossa, facendomi sentire un po’ Riuko, e che, mentre ne scrivo ora a distanza di tempo, mi scioglie ancora il cuore.

INTERPRETI

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MARRY MY DEAD BODY


MARRY MY DEAD BODY
Commedia, Mistero, Azione, soprannaturale, Romantico
Anno 2022 – film da circa 2h e 10m
Su: Netflix

TRAMA

Per una serie di coincidenze l’agente di polizia Wu Ming Han entra in possesso di una busta rossa nuziale. Scopre solo poi che la busta appartiene a una persona morta, ma non solo, questa persona è un uomo.

L’agente Wu Ming Han si trova quindi “legato” a un matrimonio con un fantasma, il quale prima di reincarnarsi intende sposare l’agente Ming.

Cosa potrà mai accadere in un matrimonio tra un uomo vivo e un uomo morto?

OPINIONE PERSONALE

 é un film di piacevole, che mentre fa ridere, rileva molti problemi legati al mondo dei “non etero”. Un modo molto intelligente, dal mio punto di vista, pone l’accento sulle storture di molte società, la nostra compresa.

Consigliato!

INTERPRETI

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FAVORITISM OF THE GOD


Favoritism Of The God
(Kamisana No Ekohiiki)

Anno 2022
Romantico, Soprannaturale, LGBTQ+
8 episodi da circa 45 minuti
Su: My BL Love e J Otaku Fansub

TRAMA

Amano Yashiro (Fujiwara Taiyu) per trovare la forza di dichiarare i suoi sentimenti si reca per cento giorni consecutivi in un tempio sperduto per pregare. Questa sua costanza attira l’attenzione del dio del tempio (Furukawa Yuki), questo fa si che il giorno in cui decide di dichiararsi, il dio lo segua incuriosito.

Scopre così che Yashiro si dichiara a Nanahara Kenta (Kubozuka Airu), suo amico d’infanzia, che lo rifiuta, ricordandogli che a lui piacciono le ragazze. Yashiro al suo rifiuta scherza e ride, facendo finta di nulla, anche se ha il cuore a pezzi. A causa di ciò non si accorge che un automezzo sta provenendo alle sue spalle, investendolo.

Yashiro si risveglia alla presenza della divinità del tempio, che decide di aiutarlo, e lo fa esaudendo il suo desiderio, quello di ritornare in vita nel corpo di una ragazza delle superiori, così da avere una possibilità con Kenta.
Yashiro torna così in vita nel corpo di una ragazza, Tendo Kagura (Sakurada Hiyori).

Le cose non sono così semplici come pensava, anche nel corpo di una ragazza ha problemi a legare con Kenta, perché nell’atteggiamento e nel modo rimane sempre un ragazzo e questo invece di attirare Kenta, attira la ex ragazza di Kenta, Torii Rin (Arai Myra), che confessa il suo amore a Yashiro nel corpo di Tendo.

Quale intricato futuro attende i ragazzi?

OPINIONE PERSONALE

E’ un delitto (dal mio punto di vista) relegare questo dorama sotto l’etichetta bl, è molto di più. Parla di gender, bender, di amore legato non alla fisicità, ma chi sei veramente. Osserva un periodo della vita umana in cui ci si cerca, e difficilmente ci si accetta, l’adolescenza, e ci si sente sempre non “conformi”. Parla dell’affrontare anche socialmente un cambiamento, parla di tentennamenti, parla di libertà, e lo fa con delicatezza.

Al solito i giapponesi (sempre dal mio punto di vista) quando parlano di sentimenti ed emozioni, sono quelli che riescono, con leggerezza, a scandagliare in profondità.

All’interno dei dialoghi vi sono delle piccole perle, ne cito una tra le tante: “Qualcuno che non riesce a capire il suo valore, non può riuscire a capire neppure quello degli altri”.

Iperconsigliato.

CURIOSITA’

Questo dorama è tratto da un manga che porta lo stesso nome.

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