MIYAVI “The Samurai Guitarist”


Sono stata a vedere (e ascoltare) Miyavi, “The Samurai Guitarist”, a Milano ai Magazzini Generali.

Che posso dire di lui senza limitarlo? E’ davvero difficile perché “è molte” cose ed ha una poliedricità che negli anni ne hanno fatto un artista e un uomo completo, artista ancora oggi in continua evoluzione.

A Milano il pubblico, che la cui età variava dai quindici anni agli oltre sessanta, è stato parte dello spettacolo, perché lui ha avuto la capacità di coinvolgerlo immediatamente, dal suo primo passaggio per entrare sul palco.

Una volta sul palco ho visto l’artista (immenso) con i suoi brani che spaziano e volteggiano sulle note della sua la chitarra; ho visto l’uomo quando ha parlato del suo ruolo di ambasciatore dell’UNHCR, mostrando il  lato umano parlando e soffermandosi sulla condizione dei rifugiati di tutto il mondo.

Un articolo on line ha detto di lui “quando bravura ed eleganza viaggiano di pari passo” ed io non posso che essere d’accordo, ne ho la prova, perché un pezzo del mio cuore l’ha preso e portato via con sé.

Setlist della serata:
Selfish Love -Aishitekure, Aishiteru Kara-
What’s my name?
Survive
Ahead of the Light
So On It
In Crowd
Secret
Cry Like This
Tears on Fire
Long Nights
Senor Senora Senorita
Itoshii Hito
Under the Same Sky
Kimi ni Negai wo
Girls be ambitious
Hi no Hikari Sae Todokanai Kono Basho de
Sakihokoru Hana no You Ni -Neo Visyualism-
Fire Bird
New Gravity
No Sleep Till Tokyo
Horizon

Encore:
Subarashiki Kana, Kono Sekai -What A Wonderful World-
Under the Same Sky
The Others
Day 1

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