STRATI


E poi ci son notti così, in cui dormi e sei sveglia nello stesso istante, ti domandi il senso e non trovi risposta.

Son notti che ti portano a giornate un pò così. Fatte di pensieri e battiti di cuore, scandite da respiri e parole deglutite. Labbra che rimangono serrate mentre occhi osservano il mondo che scorre.

Mastichi chewing gum e tra i denti ti rimane intrappolata la domanda. Rimane lì, inevasa, mentre cerchi senza trovarla, tra gli strati che la vita ti ha appoggiato sulla pelle.

DISTACCO


Ci son giorni in cui percepisci il mondo come un’estensione di te. Sai perfettamente dove termini e dove inizia il resto, ma in qualche modo sei collegata.
Questi giorni ti portano a capire e ti conducono a certe notti in cui i sogni son particolari, le sensazioni son diverse e tu sai che non è proprio un sogno. Stai bene, sei avvolta, qualcuno comunica per aiutarti e tu assorbi come carta assorbente per comprendere.

In qualche modo tu sai, che quella sensazione è reale. Al risveglio porti con te un ricordo, un insegnamento, che cerchi di memorizzare continuamente altrimenti man mano che la luce splende, si scioglierà come neve al sole. E rammenti che ti sei detta la parola da ricordare.

Ecco, la mia parola da ricordare di questa notte è distacco. Non freddezza, separazione o lontananza, ma solo il distacco per “vedere” mentre partecipi alla vita, per essere obiettivi e veri. Quel distacco che ti serve per non perderti ancora o farti rubare mentre vivi.

Respiro, ho ritrovato il mio cammino.