Una linda tazza bianca con piattino, al suo interno nero caffè bollente. Tutto intorno la cucina e noi ad un tavolo con parole che accompagnano come dolcetti dell’anima.
Mani che in una delle tante vite hanno tessuto insieme fili di cotone e lana, oggi tessono parole.
Stefania scrive parole intense.
“Chi non possiede l’amore,
cancella speranze
rastrellando turbamenti
di splendori andati a male”
Io scrivo ad cazzum
“Intingo in me.
Colori con cui parlare e quelli con cui plasmarmi.
Respiro lieve in questo mondo concitato.
Strattonarmi è inutile.
Il mio passo è discorde.”
Si lo so, si nota, siamo persone serie, anzi serissime!

Il cuore è come il fegato
se sopravvive anche una singola cellula
si riproduce rigenerandosi.