PERSONAL INCEPTION


E’ buio, cammino nel giardino di casa. Un piccolo sentiero porta alla salita, dove c’è la siepe che circonda la casa e nel contempo porta all’uscita. Un fruscio tra le foglie e il mio cuore batte più velocemente. Sono sola e spaventata. Percepisco ma non vedo.
Come nei migliori film thriller chiedo a voce alta: “C’è qualcuno?” e come da trama nessuno risponde. Io so, lì c’è qualcuno che mi vuole far del male. Riesco ad intravedere un cane che ringhia, ma non chi si muove nella siepe.
La paura mi sta bloccando. All’improvviso capisco, sto sognando! Sollievo, se sto sognando basta che mi allontani e il pericolo e la paura spariranno. Inizio ad andarmene, poi mi blocco e torno indietro. Vada come vada, questo incubo lo affronto.
Salgo il sentiero, mi ritrovo nella mano il mio coltello da cucina, quello che maneggio con timore tanto è grande e affilato. Son in alto, vicino alla siepe e inizio, come una folle serial killer, a lanciare fendenti contro la siepe e l’aria, per quanto non so.
Respiro affannosamente. Sono stanca. Ad un certo punto mi fermo, non so se l’ho ucciso o no, ma so che se muoio io, lui verrà con me, non morirò da sola.

Mi sveglio. Ho ancora un pò di fiatone e rimasugli di paura scorrono nelle vene. Faccio fatica a tornate in questo mondo. Continuo a sognare di svegliarmi, ma non mi sveglio, poi infine ci riesco, ed eccolo lì, il mio pensiero “dito mediano alzato“. Non più preda impaurita, ma cacciatrice.

Sospiro. Richiudo gli occhi e mi riaddormento.
Sogno ancora. Sogno di sognare e nel sogno sogno, e in questo sogno so di sognare nel sogno.

L’EVOLUZIONE DI NESTORE, L’HOMOVIRTUALPAVONERECTUS.


A voi è mai capitato sul blog?
A me era capitato sui social, ma qua no. Non ero mai inciampata in un Nestore qui. Ma cè sempre una prima volta. (Se vuoi sapere cosa è un Nestore clicca qua).

Ora scopro che i Nestori esistono anche qua. Son più bravi e sgamati* di quelli dei social e sospetto che più di una di voi nel retro blog corrisponda con lo stesso una a insaputa dell’altra.

I Nestori qui son più grandi di età e hanno più esperienza, non son giovani e bellocci, son anche mediamente (non tutti) più acculturati. Sono un pò piacioni un pò puttanieri, ma poco all’apparenza, quel poco che serve a dare il tocco per creare attenzione.
Si nutrono di emozioni perché la loro vita ne è priva e per farlo non badano se “offendono” o “feriscono”.  Alcuni vanno più sul concreto, altri si accontentano di parole ed emozioni virtuali. Hanno un grande successo con le donne, perché son manipolatori e usano lo stesso linguaggio che usa la preda di turno (anzi le prede ne catturano più contemporaneamente, tengono la scorta), cosicchè ella si senta capita e ceda.
Il cedere non è solo la conquista fisica bambine, il cedere è l’avervi conquistate.

Anche loro, come i Nestori dei social, ti contattano in privato tramite la email, vogliono parlarti, ti adorano dopo un minuto, dopo dieci ti amano, previo prima trovarti “bellissima”, “intelligente”, “particolare”, “diversa dalle altre” ecc ecc  gli manchi e sei la donna che aspettavano da una vita.

Mentono. Spudoratamente mentono, lo so non ve lo aspettavate 😉

Bimbe mie, in fondo ammettiamolo e quello che vogliamo sentirci dire, e la loro forza e proprio questa, perché come dicevo nel 2010, spesso le donne non vogliono vedere quello che hanno di fronte, ma vogliono vedere quello che vorrebbero avere.

Non mi dilungo, tanto ripeterei quello scritto nel 2010. Sappiate che un Nestore mi ha contattato e anche se con me ha avuto vita più breve di quella di una mosca, mi sta sui cojotes che qualcuna di voi possa esserne preda.  Di conseguenza sappiate che io credo nella sorellanza.

Al mio Nestore personale voglio solo dire che aldilà di tutto, anche dall’incazzatura per il fatto che tu abbia offeso così tanto la mia intelligenza comportandoti così, mi dispiace per te davvero, lo dico con sincerità. Chi vive male nella vita reale non sono io.
E anche se (so già) mi darai della stronza per queste mie parole scritte, pensa se qualcuno si comportasse con le tue figlie come tu muovi qui nel blog.
Una come me la vorresti dalla loro parte.

Legenda:
*sgamato = furbo, che sa muoversi bene nelle situazioni.