Affamata bocca la tua.
mi divori l’anima e il corpo
Dipingi con le dita complicati arabeschi.
la tue mani mi esasperano la pelle
Esigente regista notturno.
ghermisci i miei sensi
Mi trasformi, divento interprete,
la tua preferita
di trame di un candore perverso.
Predatore mi spingi sotto il peso del tuo corpo.
occhi bassi i miei da preda senza via di scampo
Quando affondi in me strappandomi un grido,
piacere e dolore stemperati insieme
ti guardo, dimmi ora chi è la preda e chi il predatore?
Nessuna certezza
la cosa più certa tra noi è l’incertezza
Nessuna certezza
ma conservi in te qualcosa che mi appartiene
Nessuna certezza
se non che il mio ventre ti appartiene
Diamanta è preda solo se si consegna. E questo presuppone una resa molto condizionata 🙂
Bimba ❤
Si.. presuppone una resa condizionata, lunga, e sempre con una scappatoia.
Non son quaglia di allevamento lasciata libera per i cacciatori della domenica.
Machetelodicoa fare mi hai vista perfettamente
Nessuna certezza è un po’ come dire tutte certezze?
non so spiegarti perchè, ma tutte certezze vuol dire nessuna certezza; ma nessuna certezza vuol dire nessuna certezza.
Eppoi diciamolo, nella vita, di certo cosa c’è oltre la morte?
(so’ allegra nè 😛 )
Trovandomi, ultimamente, molto in sintonia con quello che scrivi, speravo fosse diverso 😉
Sono mai stato un predatore? Non ci avevo mai pensato, potrei essere solo un serpente nella sua teca a cui viene offerto un topolino.
Ogni uomo (e donna) contiene dentro di se il predatore, nessuno escluso, manco la sottoscritta 🙂
Sì, ma io mi sento un predatore in cattività…… 🙂
quello può capitare… 😛