Perhaps love


Leggo e scorro le pagine, penso infastidita della protagonista “Non si può essere così ingenua, sacrificare se stessa per lui”. Poi, un pensiero veloce, mi blocca.
Ho appreso che quando una cosa ti crea un forte disagio o un’antipatia, semplicemente stai vedendo una parte di te che non accetti, riflessa, nell’altro. Noi vediamo solo ciò che conosciamo e conosciamo solo quello che, in qualche modo, fa parte di noi.

Perché in fondo io lo so, ho nascosto di me, nel posto più profondo e oscuro quella me sognante e disposta a tutto per amore. Quella parte è una delle mille me.

Dovremmo far tesoro quando scopriamo una persona, un atteggiamento o, come in questo caso, o un personaggio che ci infastidisce. Ringraziarlo per avere portato alla luce una parte di noi che rifiutiamo o non accettiamo. Quindi io devo ringraziare questo romanzo, e nel farlo, dopo, ho amato e compreso Bee.

Bee mi ha rammentato quanto io sia stata capace di rinunciare a me stessa, e per questo esser quasi “evaporata”, era quello che mi dava fastidio di lei, portava in superficie quella me che ho relegato nel posto più profondo e oscuro. Bee mi ha fatto capire che vive ancora e potrebbe farlo nuovamente, se lasciata libera. E questo, contemporaneamente, mi rallegra e mi spaventa.

Bee mi ha ricordato che ho amato così in questa vita, come lei ha ama Lee Hyun-min. Ho amato un uomo così tanto da sospettare che questo amore venisse da vite precedenti e aver timore che si estenderà in quelle future.

Chi è Bee? E’ la protagonista femminile di un music romance che ho letto, Perhaps Love, in cui entrano in gioco due emisferi, quello occidentale e quello orientale, dove si incontrano l’amore e la passione, sia quella per la musica che quella che avvolge il cuore e i corpi.

drawing by Eli – IG Bathory_85

Perhaps love è il primo libro di BluBird, ed è il primo volume della Sky Serie. E’ un romanzo autoconclusivo, non si rimane in fremente attesa del finale, cosa che io amo, detesto aspettare.
Nei successivi quattro volumi si scopriranno man mano gli altri personaggi conosciuti nel primo volume. Io son curiosa, avendo già cominciato ad amarli in questo.

L’ho letto in brevissimo tempo, nonostante in questo periodo non abbia avuto molto spazio per la lettura. Parla della Corea, del dietro le quinte di una kpop, parla di una parte di me, ma credo di molte, che nonostante tutto credono nell’amore.

E’ la storia di due ragazzi, di una notte e di un incontro casuale.
Lei inglese, con dna per metà italiano e una vita non proprio semplice che l’ha resa “una tipa tosta”.
Lui coreano, idol, membro di una famosa band kpop in trasferta nel Regno Unito, che fugge per qualche ora.
Scatta qualcosa, in quella notte, dove si incrociano per un attimo, non sapendo nulla uno dell’altro. Ma il destino non regala loro tempo.

La storia prosegue e si trasferisce in Corea mesi dopo. Qui si intrecciano i destini dei due ragazzi, l’amore e la passione scoppia, ma la possibilità di viverli è costellata da impedimenti esterni che mettono a dura prova. Del resto come scrisse Gibran:
“Come covoni di grano vi raccoglie in sé.
Vi batte finché non sarete spogli.
Vi setaccia per liberarvi dai gusci.
Vi macina per farvi neve.
Vi lavora come pasta fin quando non siate cedevoli.

E vi affida alla sua sacra fiamma perché siate il pane sacro della mensa di Dio.
Tutto questo compie in voi l’amore, affinché possiate conoscere i segreti del vostro cuore e in questa conoscenza farvi frammento del cuore della vita.”

A chi consiglio questo libro? A chi ama il genere, a chi vuole una lettura che scorra veloce e piacevole, a chi vuole che l’estate sia un pò più calda anche nella lettura, e a chi vuole leggere un libro leggero ma appassionato, a chi vuole farsi trasportare in una favola moderna.

Se poi volete ascoltare la musica di questo music romance, quelle che scorrono in sottofondo alle parole scritte, potete farlo qui, cliccando qua sotto sul nome:

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SCHEDA DEL LIBRO
Titolo: PERHAPS LOVE
Autore: Bluebird
Data di pubblicazione: 30 dicembre 2020
Editore: Self publishing
Genere: Music romance
Perhaps love è un romanzo autoconclusivo ed è il primo volume, di cinque, della Sky Series.

Disponibile su Amazon in versione digitale e cartacea.
Digitale: 353 pagine, 1,99 Euro – Link Amazon: https://www.amazon.it/dp/B08RJ37ZX7
Cartaceo Flessibile: 351 pagine, 8,96 Euro
Cartaceo Rigido: 375 pagine, 15,60 Euro
E’ incluso nell’abbonamento Kindle Unlimited

PROBLEMI


Il problema è che quando non ho problemi me li creo.

Il problema è che io ho sempre saputo cosa non volevo e non cosa volevo.

Il problema è che ho come animale guida una chiocciola, appena sfiori la mia anima, lei si ritrae.

Il problema è che perdono con il cuore ma non dimentico con la testa.

Il problema è che mi innamoro delle idee e raramente degli uomini.

Il problema è che vivo il presente con un piede nel futuro, ma mi dimentico sempre aperto l’uscio del passato.

Il problema è che a volte le persone mi prendono sul serio quando non dovrebbero farlo e non lo fanno quando dovrebbero farlo.

Il problema è che crescendo ho più pazienza, ma meno passione.

Il problema è che la chiaroveggenza del mio cuore non mi ha salvato dal dolore.

DNA


E non lo so perché, per come e per dove.
E non so neppure come mai, quando e se.

Quando ti ho domandato, dove mi sentivi nella carne, io lo sapevo già che la tua carne l’avevo penetrata. Ero partita da lontano, dalla mente e il cuore lo avevo attraversato. Lo percepivo perché la mia carne risuonava con la tua. Non sapevo dove mi ero accoccolata e dove tu mi avevi accettata. Per quello ti ho chiesto. “Chiudi gli occhi, pensami, dove mi hai messo nella carne?”

La tua risposta, mi ha sorpreso, mi hai messo nel posto più bello che potevo pensare. Nella pancia. Nel secondo cervello. Nel luogo ove la quasi totalità della serotonina si produce. Dove i neuroni prendono le emozioni, e come mulinelli, le legano alla carne di questa vita.

Nella pancia dove non c’è il cuore, dove non c’è la testa. Ma c’è il cuore e la testa fusi insieme, a creare qualcosa di unico e straordinario.

Nella pancia. Avrei dovuto saperlo da sola, perché se mi ascolto, se cerco di capire da dove nasce il respiro che a volte riesci a strapparmi, da li nasce. Dalla pancia, e mentre risale, mentre anche tu mi attraversi il cuore in quel respiro e risali alla testa, mi perdo.

Il dna dell’universo di cui siamo fatti, una doppia catena, siamo noi, s’interseca in noi. Dna spirituale, io che scendo e tu che sali, a formar la doppia spirale continua, carne e mente, che affondano uno nell’altro.

E non lo so perché, per come e per dove.
E non so neppure come mai, quando e se.
Vorrei sapere da dove, verso cosa, e da quando.

Poi socchiudo gli occhi
Ti sento nella carne
Mi senti nella carne
Ti sento che mi senti
Mi senti che ti sento
Basta questo

SPIRAS


Lo senti il respiro a spirale. Nasce tornado, ossimoro leggero e gentile, alla bocca dello stomaco. Sale con il suo arabesco intrecciarsi, si espande nei polmoni, nella cassa toracica. Riempie e percepisci parti celate di te.
Ti ascolti e nel farlo vai in debito di ossigeno. Recuperi, respiri, i tuoi, profondi, ampi. In quel momento lo percepisci risalire, la gola l’accoglie, s’innalza alla testa, dove si trasforma in nebbia e confonde tutto.

I contorni del mondo si sciolgono e ti ritrovi in una bolla temporale per qualche nanosecondo e sai a pelle, sulla pelle, la teoria della relatività.

Sahasrara si apre, la nebbia risale verso la luce, nel farlo ricade, come rugiada, a coprire le spalle. Brividi mentre lentamente, goccioline, scivolano, come carezze, sulle braccia, sui fianchi, sulla pelle fino a ricoprirti totalmente.

L’amore, la passione, l’unione, l’anima è anche in un respiro.

MUMMIE


E’ la capacità di credere nei propri progetti, nelle proprie idee, nei propri ideali, nel proprio “sentire” che fa sì, che questi, si nutrano e si dischiudano in questo mondo.

Non credete a chi vi dice “Tanto poi… è inutile“. Non ascoltate chi vi sottolinea che “Si è sempre fatto così“. Non date retta a chi sommessamente vi sussurra “Vedrai vedrai“. Quelle parole, quelle induzioni, sono acido corrosivo delle vostre potenzialità.

Lottate per quello che credete, per quello che amate e per quello che sentite. Fatelo con gentilezza, determinazione e rispetto, ma lottate per voi. Siamo impastati di quelle “cose” nel dna, se le lasciamo rinsecchire, noi diverremo aridi. Mummie. Voraci. Di sogni altrui.
mummy-by-totmoartsstudio

E qui chiedo scusa pubblicamente a Progenie. Scusa per tutte quelle volte che io, in qualche modo le ho dette a te. Avevi ragione tu. Si è sconfitti nel momento stesso in cui non si prova e si rinuncia.

L’ho sempre detto e lo ripeto ancora per l’ennesima volta: “Spero di averti insegnato quanto tu hai insegnato a me“.

SCRIVIMI


Intingi in te e scrivimi sul corpo parole d’amore, scarabocchiami insoliti percorsi, dipingimi di passione, osa tonalità di colori non comuni, intensi e soffusi insieme, fa sì che i contorni del mio corpo siano per te sentiero delle tue mani e infine fai di me la tua casa, dove il tuo cuore e la tua anima si adagino per cercare un abbraccio.

BRIVIDO


E’ il tocco della tua mano sul fianco che accende pensieri d’irrefrenabile seduzione.

E’ quel tuo lieve respiro alla base della nuca che scende lentamente sulla mia schiena che mi fa sognare di minareti e suk.

E’ la tua lingua, le tue labbra, che si trasformano in un morso leggero, tra il collo e la spalla che mi portano in un’ampolla temporale.

Scuoti la mia mente e t’insinui in essa. Cerchi il luogo, quello celato. Se lo troverai, mi prenderai. Consapevole che, farai di me parte di te, se mi scivolerai anche nel cuore.

Parlami, dammi le tue parole, conducimi nei tuoi meandri, ruba il mio respiro affannoso e legalo al tuo, cosicché tu mi percepisca ovunque tu sia, mentre ogni parte di me, tangibile e non, è in attesa di te.

Guardami perditi in me, e ora chiudi gli occhi, si io sono quella, presente e certa ma che sfugge come sabbia tra le dita, mi avrai per sempre solo se non mi darai forma.

Brividi e pelle d’oca.
Lo so mi stai tenendo lì con te.

NESSUNA CERTEZZA


Affamata bocca la tua.
mi divori l’anima e il corpo
Dipingi con le dita complicati arabeschi.
la tue mani mi esasperano la pelle

Esigente regista notturno.
ghermisci i miei sensi
Mi trasformi, divento interprete,
la tua preferita
di trame di un candore perverso.

Predatore mi spingi sotto il peso del tuo corpo.
occhi bassi i miei da preda senza via di scampo
Quando affondi in me strappandomi un grido,
piacere e dolore stemperati insieme
ti guardo, dimmi ora chi è la preda e chi il predatore?

Nessuna certezza
la cosa più certa tra noi è l’incertezza
Nessuna certezza
ma conservi in te qualcosa che mi appartiene
Nessuna certezza
se non che il mio ventre ti appartiene

nessuna certezza

nell’aria intanto vola questa musica

HAI PRESENTE?


Hai presente? Quella sensazione che si espande? Si, lì tra la bocca dello stomaco e la parte sinistra del petto?

ombre

Parte da quel punto preciso, come sasso lanciato nell’acqua s’irradia in cerchi concentrici sempre più ampi, fino a inghiottirmi e pur sapendo da dove è partito non comprendo più dove finisce.

Sembra contenere tutto, le cose intorno a me, l’aria, il lago, la terra, il cielo e te.

Mi senti vero? Senti me e quei cerchi che ti avvolgono.
Mi percepisci come io percepisco te.

Te e quel desiderio di tenermi, bloccarmi sotto il tuo peso, mentre respiro piano.

Te e le tue parole, lente scivolano come miele accanto al mio lobo, incantandomi come serpente con la sua preda.

Te e il tuo imprigionarmi le mani, scrutarmi negli occhi, per il piacere di sentire la mia voce dire no e leggere in loro si.

ombre

Giochiamo tra giochi di luce e ombra, per non dire a nessuno, neppure a noi, ma quei “ti odio” che ci diciamo contengono l’universo.

 

POKER CRASH GAME


Ogni tanto accade. Lo sogno.
Ora molto meno. Capita una volta o due l’anno. Quando accade è sempre così, come se fosse realtà, un’altra realtà e svegliandomi precipitassi in questa, come se lo avessi visto davvero, come se avessi parlato davvero, come se.

Questa volta era invecchiato, i capelli erano brizzolati e il taglio corto, quasi rasato. E al suo “Mi dispiace se non possiamo andare là” ho risposto: “Io sto bene dove sei tu”.

Non serve ricordarmi che l’ho lasciato io, non serve rammentare che nel farlo mi son salvata, non serve sapere che son passati anni, non serve avere la certezza che questa marea ora di sera se ne andrà e non serve neppure ricordarmi che è stata la scelta giusta e indietro non tornerei. Non serve a nulla.

Torna quella sensazione di vuoto dentro, torna quell’amore di cui ti ricoprirei e ti avvolgerei per proteggerti dal mondo, torna il dolore, torna la passione infinita costante continua, torna il rancore, torni tu, torno io e il nostro giocare a poker con la vita, per poi rendersi conto di aver perso entrambi e lo spezzarsi in due.

Un legame di millenni a cui manterrò parola ci lega. Caduti insieme, insieme saliremo.  E tremo pensando quanti debiti karmici stai accumulando ora, in questa vita, con molteplici persone, perchè ti terranno qui tenendo anche me, non riuscirò ad andarmene finchè tu vagherei su questo mondo.  Quante vite ancora da vivere per starti accanto? Ma in questa vita ti cancello, odiandomi per averti ritrovato.

Ci son legami karmici.  A livello sottile le anime si parlano, per quanto rifuggi, ti accompagnano lo stesso, anche se tu in questa vita sei andata oltre.