A volte il silenzio è il miglior modo di parlare.
Chi mi ama conosce i miei silenzi, sa le sfumature che essi hanno. Non si preoccupa di loro, anche se profondi, ma si preoccupa quando hanno una certa densità.
Chi pensa di conoscermi, dei miei silenzi fa mille congetture, mentre la loro coscienza fa il resto.
Chi non mi conosce a volte si spaventa da loro e a volte neppure si accorge, ma la cosa non mi sfiora.
Amo il silenzio, che mi fa specchiare e vedere le imperfezioni della mia anima come in uno specchio le rughe, cosicché io possa progredire. Amo il silenzio, lascia spazio alla crescita, briglia sciolta dei miei pensieri, fucina della mia mente, dove accoccolo il mio cuore come nel dondolio di una culla.
Sono in prossimità di un altro bivio, chi mi conosce attraverso i miei silenzi, sa già dove sto andando.

Io spesso ho necessità di stare da sola, se non lo faccio sto proprio male. Necessito di silenzio e solitudine spesso.
Considera che io ho questa necessità tutti i giorni, almeno una mezz’ora…
Idem ☺
(shhh!) 🙂
Ti capisco, anche io ho bisogno dei miei, tutti i giorni.
Eh… che non lo so da una che portava stivaletti da pioggia rossi… che le smilitudine son così tante….
Adoro il silenzio ma odio la solitudine……..
P.s. non riesco a capire la foto, te li stavi sfilando i jeans?
Ti lascerò macerare con questo dubbio… 😛
La solitudine è uno stato mentale
Lo so, ma non ci posso fare niente……
Se pensi e dici così non ci potrai far niente perchè hai già rinunciato a farci qualcosa di partenza, non perchè non sia possibile 🙂
Ci ho provato ma posso solo far finta di star bene. E’ come mangiare un minestrone, farà schifo ma te lo fai piacere perché sai che ti fa bene… 🙂
Perchè te pensi che è una cosa che si risolve in una sera, dopo anni in cui ne sei rimasto “chiuso” e ti scoglioni subito 😛
Ma guarda che non è che devi dirlo a me, io lo dico per te, se ci convivi bene non è un problema 🙂 se diventa una schiavitù pensaci :*
Non è questione di rinunciarci, a me non piace la solitudine. Potrò anche abituarmici col tempo, anche se spero che sarà una situazione momentanea, ma non ci starò mai bene. Non posso farmi piacere una cosa che odio. 😦 Mi sa che non ne sono portato…. come nelle lingue straniere….. 🙂
Stiamo parlando di due cose diverse mi sa 🙂
Io parlo della solitudine e del silenzio come come un momento di raccogliemento e spazio sacro per se stessi, tu invece questo “spazio sacro” nel silenzio (indi nell’esser soli in quel momento, anche se volendo ci si può “assentare” anche in mezzo alla folla) lo identifichi come una prigione.
Ma come detto va bene, ognuno è diverso, l’importante è star bene
(se a me mi obblighi a star 24 ore su 24 senza almeno una mezzora di pausa in compagnia di qualcuno… sclero… mezzora ma mia anche a far zapping sul divano, ma mia)
Era quello che intendevo 🙂 A me piace tanto il silenzio e la momentanea solitudine, quel dolce attimo di rilassatezza. Ma deve essere solo un attimo.
il mio attimo è un pelo più lungo del tuo 😉
Io non ho mai niente di lungo …… 😦
ahi ahi ahi io un sacco di cose 😛
Sì, la lingua…. altro che silenzi….. 😛
Sempre stata brava la lingua
(a parlare, che poi capiscono male 😛 )
Cosa c’era da capire male? Anche quella è un’arte molto apprezzata da tutti, far muovere la lingua in un piacevole silenzio……
Se se, mi si riempie il blog di “affamati” 😛
…. di gente disinteressata…..
Dave Brick, io ti capisco bene.
Ma ci sia arriva a quel desiderio…di solitudine. Ci si arriva quando ci si conosce benissimo 🙂
Odio la solitudine perché non sono solo al mondo. Mi mancano le persone care che per forza maggiore non sono con me, qualcuno è lontano, altre mi rifiutano. E in questa solitudine soffro.
Credo che tutti abbiano bisogno di silenzio. Specialmente quelli che non lo sanno 🙂
a volte ci provo pure io a far parlare i miei silenzi…ma devo essere dislessico.
Chissà… forse perchè (azzardo sia ben chiaro) i tuoi silenzi non son silenzi, tu stai in silenzio con qualcuno qualcuno mentre stai parlando con qualcun’altro?
Più che silenzio, ti distrai 😉
penso sia normale. Il silenzio è una lingua. Così come cerchi di parlare in inglese con uno straniero, o in dialetto con un anziano, cerchi di usarlo con chi ritieni opportuno…
Comunque è vero, il silenzio è una lingua che parlo malissimo…
Considera che io son una “sociale” indi per me la condivisione è “vita” (che altrimenti il blog mica ce lo avrei 😛 ).
Condivisione è parlare e parlare non è silenzio.
Appurato ancora una volta delle mie contraddizioni di vita, è proprio perchè son così (apparentemente 😛 ) sociale che ho spesso bisogno di silenzio intorno a me
Io il silenzio lo parlo, si usano gli occhi per farlo.
ecco….allora oltra ed essere dislessico devo essere anche strabico 😉
Non so perchè, ma ho l’impressione che tu ci veda benissimo 😉
Non è il tuo caso, ma a me piace un sacco questo aforisma, che contrappongo a chi tutte le volte mi chiede di capire un silenzio (che ovviamente non capisco mai):
“A volte il silenzio non è d’oro, perché tacere è spesso comodo e facile, mentre parlare è difficile e penoso..
Tacere può anche essere un segno di prudenza ma parlare è quasi sempre un atto di coraggio.”
(N. Salvaneschi)
Guarda che concordo pienamente con questa frase.
E chi mi conosce sa quanto e come parlo (e di conseguenza quanto rompo le palle ghghghgh) in ricerca del “vero”.
Ma a volte il silenzio parla di più, forse è quando hai consumato tutte le parole o forse quando le parole non le hanno ancora inventate per dire quello che vuoi dire o forse quanto ti hanno esaurito così tanto da non avere più la forza di aprir bocca.
Ma il silenzio a cui io faccio riferimento è quello dell’autogenerazione e dell’osservare il mondo per migliorar se stessi, per apprendere e perchè capisci che parlare in quel momento è inutile
(vedi infatti quanto con prolissa a dire 😛 )
Ho bisogno di silenzio
come te che leggi col pensiero
non ad alta voce
il suono della mia stessa voce
adesso sarebbe rumore
non parole ma solo rumore fastidioso
che mi distrae dal pensare.
Ho bisogno di silenzio
esco e per strada le solite persone
che conoscono la mia parlantina
disorietate dal mio rapido buongiorno
chissà, forse pensano che ho fretta.
Invece ho solo bisogno di silenzio
tanto ho parlato, troppo
è arrivato il tempo di tacere
di raccogliere i pensieri
allegri, tristi, dolci, amari,
ce ne sono tanti dentro ognuno di noi.
Gli amici veri, pochi, uno ?
sanno ascoltare anche il silenzio,
sanno aspettare, capire.
Chi di parole da me ne ha avute tante
e non ne vuole più,
ha bisogno, come me, di silenzio.
Alda Merini
Alda ❤
(e solo tu potevi poggiarmi le sue parole qua, Sister ❤ )
Embe,
Credo che ogni donna, seppur diversa dalle mille altre donne che conosce, possa trovare un punto di comunione con Alda.
Che poi Sister, te nello specifico, quando vai in modalità silenziosa, hai già deciso: sai già quale strada prendere del bivio.
Col silenzio ti prendi il giusto tempo per ufficializzare una cosa, che dentro sai già essere concreta.
Dio… Quanto mi conosci ❤️
Osservo anche se può non sembrare :-p
Un bacio :*
Tutti secondo me abbiamo bisogno dei nostri silenzi, per parlarci e per riflettere… chi non sa leggere questi silenzi, vede nel silenzio solitudine… ma silenzio e solitudine sono due cose diverse 😉
Perfettamente in linea con me (anche se a volte pure un po di solitudine e rigenerante)
Penso anch’io 😉
Un abbraccio
Il silenzio è un rifugio. Ci entri per rifarti la pelle e ne esci più forte. E’ uno stop, un attimo di riflessione, una presa di coscienza di se stessi e di ciò che ci circonda. Purtroppo non tutti ne conoscono e ne rispettano il valore.
Forse solo perché ne hanno paura. Nel silenzio troviamo noi stessi, nel bene e nel male…..
aspettiamo aggiornamenti sul bivio
Il bivio è solo un altro sentiero da prendere che porterà a un altro bivio 😉
Questo mi porta verso qualcosa dentro me è un percorso di crescita “spirituale”
si cresce sempre affrontando scelte
a me capita, a volte, che un pensiero improvviso mi attraversi la mente e catalizzi il mio pensiero portandolo lontano. E gli osservatori più attenti se ne accorgono e mi chiedono dove sono …
sei da un’altra parte…
oops, ho scritto nel post sbagliato, volevo commentare l’ultimo. Si vede che ero distratta, appunto 🙂
ahhaha avevo capito lo stesso 😉