L’umana natura e il credere che io non osservi i fatti e creda solo alle parole, non sapendo che ho smesso di “farmi” di parole altrui da molto.
Oggi vorrei parlarti di me e dei miei pensieri, ma ho parole silenziose.
Strappami risate da queste labbra serrate da inquietudini, le cui radici affondano in un tempo che non rammento più. Eppure di quel tempo sono costruita, impastata e forgiata.
Quella sensazione sempre di essere lì lì ad afferrare e comprendere, per poi veder volar via la conoscenza. Come una foglia in autunno, spazzata via da una raffica di vento del nord.

ero convinto d’aver risposto…
… a me?
No.
Eccerto!
Acchì sennò?
Vabbè, ritento:
La conoscenza deve per forza volar via un attimo prima di essere afferrata, altrimenti non avremmo la spinta per continuare a cercarla.
O no?
e ma se io non avevo nessun commento.. 😛 chissà a chi lo hai scritto 😛
No la conoscenza (ma non solo quella) va cercata vero, conquistata vero, ma deve essere prima o poi afferrata perchè deve esser assorbita e assimilata, perchè rincorrere a vuoto e troppo a lungo fa l’effetto di perder interesse e pensare che non esiste
Manfatti.
Mica esiste.
carpe diem non sta a indicare un tipico pesce d’acqua dolce che sentenzia, vero?
Mi fai certe domande, che di mercoledì mattina, dopo un martedì sera di quattro bocce di rosso in quattro ho difficoltà di concentrazione 😛
trova qualcuno che sappia farti i grattini al cuore ❤
p.s.: non esiste nessuno che sappia comprenderci a fondo, nessuno che sappia capire i discorsi che non facciamo
dici? io ho avuto sguardi con persone (maschi e femmine, non sto parlando d’amore, sto parlando di comunicare) in cui, magari per pochi secondi, ma si splancava un universo di conoscenza reciproca. Ci si vede, ci si riconosce, ci si comprende e poi ognuno torna a “casa sua”. sono regali.
devi arrivarmi al cuore per farmi i grattini sul cuore…
E’ capitato anche a me. Un attimo, e giù in profondità…
Gioia
Il martedì sera non vale.