MA TU SEI FORTE

Ma tu sei forte” è una frase che mi perseguita da anni nei discorsi, nei dibattimenti (pacati), ogni volta che, in una discussione, si arriva al punto di “fare qualcosa”.

Ogni volta io lo dico: “Mica sono nata così!“.
Il sottotitolo che non dico, ma che traspare, è che questa “forza” è frutto di ferite, errori di valutazione, errori di visione, di perdite a volte reali e a volte metaforiche e di “cicatrici” che mi sono rimaste sia nel cuore sia nell’anima.
Sono nata “debole” e devo alla mia caparbietà (o stupidità), alla mia coscienza e allo scopo della mia anima (a me sconosciuto, sono sincera), l’aver allenato i “muscoli”.

La cosa che mi dà più fastidio, però, è che che quando qualcuno mi dice “Ma tu sei forte”, in pratica mi sta dicendo “Non fatto niente, non sto non sto facendo niente e non ho intenzione di fare qualcosa“, usando la “debolezza” come scudo e non cercando, nel dialogo, di farmi capire le falle del mio pensiero.
Spesso poi questa frase è abbinata, all’interno del discorso, al benaltrismo.

Va bene, ognuno della sua vita fa quello che gli pare, e ognuno di noi ha i suoi tempi. Solo che non devi usare (con me) questa scusa.

Ultimamente poi si è aggiunta un’altra frase: “Sei una persona sensibile” o “Sei troppo sensibile“.

La prima serve a dirmi “Si, mi rendo conto che hai molte ragione, ma io non voglio sapere“. La seconda mi viene detta per lo stesso motivo del “Ma tu sei forte“.

E pensare, invece, che io non credo di essere sensibile. Non più della media, anzi a vedere molte persone che conosco, mi reputo (su alcuni argomenti) meno sensibile della media.

Però credo di avere dei valori cosiddetti “umani”, di averli da che ricordo (forse non tutti eh!), ma alcuni ci sono da che ho memoria, e non sono mai andati via.

Quindi sappiate che quando mi dite:
“Ma tu sei una persona forte”,
“Sei una persona sensibile”,
“Sei troppo sensibile”,
mi state solo isolando dalla vostra vita.

14 pensieri riguardo “MA TU SEI FORTE

  1. “Ma tu sei forte” è una frase che perseguita pure me, e la trovo quasi un insulto, perché di fatto, chi me lo dice, in quel momento se ne sta fregando di quali siano i miei reali sentimenti…

    1. Credo che, la maggior parte delle volte, non se ne rendano conto. Non lo fanno con intento cattivo. Per quello non mi arrabbio con loro quando ma la dicono.

      Stanno “proteggendo” se stessi scappando da qualcosa che non vogliono affrontare, non sapendo invece che stanno che se lo troveranno più avanti più “grosso” di prima.
      Ma che posso io per loro? Niente, ognuno è padrone del suo destino.

  2. Condivido quanto hai affermato perché mi riconosco molto nel tuo sentire. Io sorrido sempre e cerco sempre di essere gentile con tutti e questo mio atteggiamento viene scambiato per “tutto bene sempre”…che è molto lontano dal mio essere, ma è una scelta perché ritengo sia inutile far pesare sugli altri i miei problemi e la mia vita…Quindi cerco di evitare i ma tu sei forte, perché mi irritano, la gente non sa né vuole sapere quante volte piango per conto mio e quanto io mi sforzi di mantenere l’equilibrio e la lucidità nonostante il dolore e le difficoltà…🤷

    1. In verità io sono diventata forte, ma esserlo non vuol dire esserlo sempre, e non deve esser una scusa per gli altri.

      Detto questo ci accomuna il non far trapelare i problemi personali, se non chi ci è veramente vicino (e a fatica), proprio per non pesare sugli altri, consapevoli che ognuno di noi ha già i suoi fardelli da portare e non si vuole addossargli anche i nostri.

    1. Si ma se la persona non ha bisogno di incoraggiamento e si sta solo parlando, e l’altro si trincera sul “tu sei forte” e ce la fai, io no (non ci provo) o sei “troppo sensibile” e l’altro si trincera non capisco questa “sensibilità”?

      Incoraggi le persone quando hanno bisogno, non in una dibattito/discussione.

  3. Tu sei importante.
    E potente.
    Importante perché sei donna consapevole e realizzata. Potente per gli stessi motivi.
    Questo ci rende, già detto e ridetto, ancora più insicuri di quanto non siamo normalmente, cerchiamo quindi rifugio, o giustificazione, in quei termini.
    “Eh ma sei troppo forte” “eh ma sei troppo sensibile” = manco mi azzardo che non ne ho la capacità.
    E’ un dono, e una dannazione.

    Sulla questione sensibilità, confermo: sei sensibile e riesci a trasmettere tutto attorno quello che la tua sensibilità ti provoca. Proprio come (pure questo già detto e ridetto) un diapason.

    Per me, sei una persona preziosa. Da tenere quanto più vicino possibile.
    Mi mangio le mani, guarda… :*

  4. Che odio “Tu sei forte”… che poi sinceramente nessuno è veramente forte o come giustamente hai fatto notare, quella forza in quel determinato contesto la si è acquisita con le batoste e le “bastonate”. Nessuno è forte in assoluto, tutti hanno le loro debolezze (magari solo ben nascoste).

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