L’ESTATE IN CUI HIKARU E’ MORTO


L’estate in cui Hikaru è morto
Titolo originale: Hikaru ga Shinda Natsu
Genere: Horror psicologico, Slice of Life
Paese: Giappone
Anime del 2025 – 12 episodi

La trama:
Yoshiki e Hikaru sono cresciuti in un villaggio ai piedi di una montagna, sono amici fin da piccoli. Vivono una vita tranquilla e senza scossoni fino a quando Hikaru scompare nei boschi della montagna sopra il paese.

Dopo molti giorni Hikaru ritorna, ma Yoshiki si rende conto che qualcosa non va. Gli sembra che il suo amico non sia più lo stesso, che sia una persona diversa.

Nonostante questo, Yoshiki cerca di mantenere un comportamento normale, quando strani incidenti si verificano nel villaggio.

Questo anime mi ha conquistata.
Mi piace. Punto.

Posso dirvi che mi attira la storia, il disegno, il mistero che permea tutto e i “messaggi celati” che scivolano nella visione. So che, a ogni episodio, sono sempre più legata a Hikaru e al suo personaggio, seppure con le sue ombre, mi fa parteggiare per lui.

La traduzione del titolo, sia in inglese sia in italiano, lascia a “terra” la poesia del titolo originale. La traduzione sarebbe “L’estate in cui la luce si è spenta”. So che è difficile, a volte, tradurre alcune sfumature giapponesi, date dai kanji, che a noi occidentali possono sfuggire.

Il titolo originale può avere una doppia interpretazione. Una è legata al nome del protagonista e l’altra al concetto di luce che svanisce, ed entrambe sono legate all’anime.

Seppur l’anime potrebbe concludersi perfettamente così, fortunatamente, è prevista una seconda stagione. Al momento, però, non si conosce nessuna data precisa.

Dimenticavo, chi volesse vederlo, lo trova su Netflix.

Infine solo per ricordare che non dimentico, e anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

OURAN HIGH SCHOOL HOST CLUB


Ouran High School Host Club
Titolo originale: Ouran Koukou Host Club
Paese: Giappone
Anime del 2006 – 26 episodi

Se pensate che un anime del 2006 sia superato, Ouran High School Host Club, vi farà cambiare idea.

La trama:
L’accademia Ouran è una delle più importanti scuole del Giappone, qui studiano i figli e le figlie delle più famose, ricche e importanti famiglie del paese.

Haruhi Fujioka è una ragazza appena giunta all’accademia. Proviene da una famiglia povera, ma grazie ai suoi sforzi e alle sue capacità, è riuscita a ottenere una borsa di studio per frequentare l’Ouran.

Un giorno, nel tentativo di trovare un posto per studiare in tranquillità, Haruhi entra in un’aula di musica apparentemente vuota e in disuso. Non sa che quell’aula è in realtà adibita a sede del rinomato Host Club: un club scolastico formato da bellissimi ragazzi il cui scopo è ‘allietare’ le giornate delle studentesse dell’Ouran. 

Viene sorpresa dall’arrivo dai membri dell’Host Club, e per lo spavento, rompe accidentalmente un vaso antico dal costosissimo valore. Per questo si vede costretta, per pagare il danno da lei causato, a collaborare con il Club fino a quando il suo debito non sarà estinto.
Questo perché, a causa del suo abbigliamento, Haruhi, viene scambiata per un ragazzo, e i ragazzi dell’Host Club vogliono farle ripagare il debito facendola lavorare come host.

Nonostante sia un anime “datato”, è attualissimo, divertente, ironico, a volte paradossale e arricchito da pezzetti di realtà nel proporre alcune situazioni. Parla di amicizia, identità di genere, di pressioni sociale/famigliare (molto sentita in Giappone). Quando ho terminato i 26 episodi mi sono sentita “orfana”.

Avendo letto che è tratto da un manga uscito dal 2002 al 2010 (l’anime invece è del 2006), sono molto tentata dall’acquisto dei volumi successivi al 2006, per sapere come prosegue la loro storia, questo, anche se l’anime è stato sceneggiato in modo che possa essere conclusivo.

Dimenticavo, chi volesse vederlo, lo trova su Netflix.

Infine solo per ricordare che non dimentico, e anche se parlo di altro, questo fa costantemente parte di me, ogni giorno.

好きだ IL “MI PIACI” CHE MI HA FATTO PENSARE


L’estate in cui Hikaru è morto“, è un’anime del 2025, appena uscito su Netflix. Il titolo originale è “Hikaru ga Shinda Natsu”, la prima stagione racchiude 12 episodi ispirati all’omonimo manga. Il genere si muove tra l’horror leggero, lo slice of life1, il dramma psicologico e un accenno BL2. E’ pensato e rivolto a un pubblico adulto.

Non ne scrivo perché voglio recensirlo. Ne scrivo perché, mentre guardavo il primo episodio in lingua originale con i sottotitoli italiani, una traduzione mi ha colpito e mi ha fatto divagare nei miei pensieri.

Un passo indietro.
Al mio ritorno dal Giappone, l’anno scorso, ho deciso di provare ad imparare la lingua. Il motivo? Semplice: quel viaggio mi ha fatto amare quel paese, la sua cultura e la sua gente. Così ho iniziato a studiare giapponese.
Non è facile. Tre alfabeti, una grammatica totalmente diversa dalla nostra e le particelle… ma non vi tedio su questo, era solo per dire, che dopo un anno, nonostante la difficoltà della lingua, qualche parola, qualche frase brevissima, se parlano piano e scandiscono bene, la riconosco e riesco anche a tradurla mentalmente.

Questo è successo anche in questo anime.
A un certo punto tra i due protagonisti c’è un breve dialogo, che riporto in uno schema per farvi comprendere meglio la parola “incriminata”, quella che io capisco, 好き[な].3
Premetto che non ne faccio una questione linguistica.

YoshikiSottotitoliTraduzione reale
お前俺のこと好きTi sto simpatico?Ti piaccio?
HikaruSottotitoliTraduzione reale
何….. Cosa?…..Cosa?…..
好きだ…Si, certo…Mi piaci…
めっち や好きMi stai un sacco simpaticoMi piaci tantissimo

“Ti sono simpatico?” – “Mi stai un sacco simpatico”?
Una deviazione di senso, un ridimensionamento emotivo. E lì ho cominciato a divagare.

Perché quel traduttore ha scelto di alterare il messaggio?
Per pressioni editoriali di Netflix?
Per una traduzione pigra da un copione inglese già edulcorato?
Per ignoranza? Per censura?

Non lo so, ma so che se non avessi conosciuto quella parola, suki, avrei avuto un’altra narrazione della storia.

E da domande nascono altre domande:
Quante volte succede nella vita?
Quante volte ci raccontano versioni, traduzioni, adattamenti di una verità che non conosciamo e non possiamo verificare?
Quante volte le parole che leggiamo, ascoltiamo, sono state filtrate, limate, ammorbidite o alterare da qualcuno che, più o meno consapevolmente, decide cosa dobbiamo pensare?

In quanti altri modi mi stanno traducendo la realtà, senza che io me ne accorga?

Viviamo in tempi in cui la propaganda è ovunque, anche quando non sembra. Spesso ci viene offerta una “verità confezionata” per essere assimilata facilmente, al posto di una verità, seppur piccola, scomoda e difficile.

Sono consapevole che è impossibile essere esperti di tutto. Proprio per questo siamo vulnerabili. Per questo odio gli inganni, le mezze verità, le mezze bugie, le omissioni di verità, perché se già da sola ho fatto (e farò) scelte sbagliate, figuriamoci se tu mi dai input errati.

Come spesso mi accade, non ho risposte. Solo domande. Scrivo per metterle in ordine. Per pensarci. Per capire, se qualcuno che mi legge, si pone le mie stesse domande e se ha trovato soluzioni.

Mi rimane chiara una cosa, in ogni storia, anime, film, vita reale, telegiornale, bisogna cercare se esistono crepe tra parole e fatti. Quando c’è una frattura tra i due, lì, quasi sempre, si nasconde un pezzetto di verità.

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  1. Son sincera, son andata a vedere che cosa è il genere “slice of life”. Tradotto vuol dire “uno spaccato di vita” e indica una rappresentazione, una visione, realistica della vita quotidiana, senza idealizzarla. ↩︎
  2. Questo so che vuol dire, sono amante del genere, ma magari qualcuno di voi non lo sa, quindi lo scrivo qui. BL significa boys’ love, è un genere che parla di relazioni romantiche tra personaggi maschili, ed è conosciuto anche come “Yaoi”. ↩︎
  3. Suki, oltre a “mi piaci”, a seconda del contesto, può voler dire anche “Ti amo” o “Ti voglio bene”. Il giapponese tende a essere indiretto e quindi tra ragazzi e adulti ha una forte carica emotiva; spesso viene detto in una confessione amorosa, non certo per esprimere simpatia, perché diventerebbe ambiguo. Pur non avendo, in Giappone, un concetto esprimibile in una sola parola come da noi (il nostro “simpatia”), tendono ad usare frasi che diano quel senso, tipo: “Sei divertente”, “Sei gentile” o “Sei una brava persona”. Questo proprio perché suki diventerebbe ambiguo. ↩︎

E per non dimenticare:

Frieren – Beyond journey’s end


Ultimamente mi sono un po’ allontanata dai kdrama per “cadere” come una pera cotta nei cdrama. Quello che forse non sapete è che, ora, ho anche un tunnel secondario chiamato anime.

Frieren – Beyond journey’s end
lo trovate su Netflix. La prima stagione è composta da 24 episodi, ognuno della durata di circa 25 minuti. È prevista una seconda stagione (che sto aspettando con ansia!!!).

La storia è ambientata in un mondo fantasy e viene raccontata attraverso ciò che accade a Frieren, una maga elfa, mentre viaggia verso una località nel nord del paese per cercare le anime dei suoi ex compagni, con cui aveva sconfitto anni prima il Re dei Demoni.

Frieren è un’elfa e ha un’aspettativa di vita molto più lunga rispetto agli esseri umani e ai nani, e dopo essersi riunita con il suo ex gruppo cinquant’anni dopo, scopre che i suoi compagni sono inevitabilmente invecchiati. Uno di loro, Himmel, muore di vecchiaia dopo aver assistito con lei a una pioggia di meteoriti.

Durante il funerale, Frieren comincia a provare un forte senso di colpa per non aver cercato di conoscere meglio i suoi compagni durante i dieci anni di avventure condivise. Per Frieren, infatti, dieci anni sono solo un soffio di vita, a differenza degli esseri umani.

Inizia così un viaggio alla ricerca del presunto luogo di riposo delle anime nel lontano nord, dove spera di rivedere Himmel e di poterlo salutare adeguatamente.

Nel suo cammino, è accompagnata da Fern, un’apprendista maga, e Stark, un apprendista guerriero. Inizia così un’altra avventura che permetterà a tutti loro di crescere, di vedere il mondo e le persone sotto una nuova luce.

Personaggi:

  • Frieren: maga, elfa
  • Himmel: umano, l’eroe
  • Eisen: nano guerriero
  • Heiter: sacerdote umano
  • Fern: apprendista maga umana
  • Stark: apprendista guerriero umano

Piccola curiosità sui nomi dei protagonisti: I nomi provengono dal tedesco e, in qualche modo, aiutano a conoscere meglio i personaggi:

  • Frieren = congelare
  • Himmel = paradiso
  • Eisen = ferro
  • Heiter = allegro
  • Fern = remoto
  • Stark = forte

PS: chiaramente mi sono innamorata di Himmel.

WEATHERING WITH YOU


WEATHERING WITH YOU
(Tenki no Ko)
Anime Giapponese del 2019 durata 1h 52m
Genere: Fantastico, Sentimentale, Slice of life
Scritto e diretto da Makoto Shinkai
Su Netflix

Non sono una grande consumatrice di anime, ma ci sono degli animatori/registi che hanno fatto breccia in me. Di questi artisti guarderei gli anime anche se non avessero dialoghi ma solo immagini e musica, perché riescono a comunicare attraverso queste, più delle parole stesse. Uno di questi è Makoto Shinkai (cito due titoli per farvi capire di chi parlo: Your Name e Suzume, tra i tanti che ha fatto).

Le immagini, come suo solito, ti portano con sé, in un susseguirsi di poesia che si esprime nei tratti e non nelle parole. La trama molto “slice of  life” si dipana, inserendo, man mano, elementi di fantasia e mitologia giapponese.

Il finale, assolutamente non scontato per essere nato nella cultura giapponese, regala a questo film un’anima tutta sua.

Makoto Shinkai ha fatto dei riferimenti ad alcune sue opere all’interno dell’anime. Per chi ha visto “Your Name”, vedrà dei micro camei dei due protagonisti: Taki Tachibana e Mitsuha Miyamizu (il primo in visita alla nonna e la seconda in un negozio, mentre si annoda il nastro rosso tra i capelli).

TRAMA

Hodaka scappa da casa, una piccola isola sperduta giapponese e approda a Tokyo. E’ pieno di sogni e speranze ma ben presto si ritrova in una situazione difficile. Oltre a non avere possibilità economiche si ritrova a vivere in una Tokyo cupa e piovosa, in un clima fuori gli schemi soliti.

Dopo molte peripezie, grazie all’interessamento di un giornalista molto particolare, trova lavoro presso di lui come scrittore per una rivista sull’occulto.

Un giorno Hodaka incontra Hina, una ragazza che era stata gentile con lui quando era appena sbarcato a Tokyo, solo e sperduto.  Hina è allegra e sorridente, e Hokada scopre ben presto, che possiede una strana abilità, ha il potere di fermare la pioggia e liberare il cielo dalle nuvole.

CHILDREN OF THE WHALES


Children of the Whales
(Kujira No Kora Wa Sajou Ni Utau)
Fantasy, Mistero, Soprannaturale, Distopico, Anime
Anno 2017
Stagione 1 – 12 episodi da circa 25 minuti
Su: Netflix

TRAMA

In un mondo ricoperto totalmente da deserti, una piccola popolazione vive a bordo di un’immensa isola fluttuante, la Mud Whale, che naviga il mare di sabbia.

L’isola ha una particolarità, nove abitanti su dieci hanno un’abilità speciale chiamata “saimia”, un potere che è utile a tutti gli abitanti. Il problema è che chi ha questo potere, è destinato a morire in giovane età.

Altra particolarità e che gli abitanti di questa isola vagante non sono mai entrati in contatto con nessun’altra persona estranea o altra popolazione.  

Chakuro è un ragazzino che vive sull’isola, è un archivista, lui e i suoi amici fantasticano sulla possibilità di incontrare degli “estranei”, questo perché durante il loro navigare hanno spesso incontrato varie isole come la loro, ma erano tutte disabitate.

Un giorno incrociano un’isola e nel visitarla, trovano una ragazza.
Da questo momento la loro vita, e quella dell’isola, cominceranno a cambiare.

OPINIONE PERSONALE

Io amo molto questo genere di fantasy, un po’ distopico, questo anime mi ha catturato, spero ardentemente in una seconda stagione.

CURIOSITA’

Questo anime è tratto da un manga che porta lo stesso nome, scritto e disegnato da Abi Umeda.


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SWEET BITE MARKS


SWEET BITE MARKS
(Tian Mei De Yao Hen)
Soprannaturale, Vampiri, Donghua, Anime
Anno 2022
Stagione 1 – 12 episodi da circa 10 minuti
Su: Viki Rakuten 

TRAMA

Esisteva un mondo in cui umani e vampiri coesistono pacificamente. Dopo una guerra tra le due razze, i vampiri hanno assunto il potere e gli umani sono diventati loro sottoposti e giocattoli.

Du Xiao Xin è una ragazza umana, una normalissima studentessa di liceo che vive una vita ordinaria, odia i vampiri che hanno ucciso i suoi genitori.
Vive una vita tranquilla fino a quando s’imbatte per caso nel “principe” della scuola, Roy Lopezt (Luo Yi), e a quel punto la sua vita si stravolge.

Roy è l’erede di una tra le più nobili famiglie di vampiri, praticamente grazie alla sua posizione, alla sua straordinaria bellezza e al suo fascino, domina incontrastato nel liceo, dove studia anche Xiao Xin.

Roy vuole assaggiare il sangue di Xiao Xin, ma quando lei si rifiuta e non accetta la sua richiesta, invita tutta la scuola a trattarla male; la ragazza diventa il bersaglio di bullismo da parte di tutti.

Roy ben presto da aguzzino diventerà il suo protettore, e farà diventare Xiao Xin la sua serva di sangue.

Tra i due ben presto s’instaura uno strano rapporto e, nonostante il profondo odio che Xiao Xin nutre nei confronti dei vampiri, si accorge ben presto di subire il fascino di Roy.

Nel frattempo intorno a loro complotti tramati dai vampiri e dagli umani, rendono il loro rapporto complicato.

OPINIONE PERSONALE

Questo donghua mi ha preso in un millesimo di secondo. E ve lo confesso anche io faccio fatica a resistere al fascino di Roy (ah… il fascino dei vampiri).
Aspetto con ansia la seconda stagione e mi ha preso talmente tanto che se trovo il donghua tradotto, credo sarà il mio primo acquisto in tal senso.

Un leggero erotismo di base, permea tutta la prima stagione, e anche un fuggevole (ma fuggevole) accenno bl tra vampiri, ma del resto vampiri&eros è un must.

CURIOSITA’

Questo donghua è tratto da un manhua che porta lo stesso nome di Yi Kai e Rui Si. 

Nella traduzione fatta da viki, Luo Yi diventa Roy Lopezt.

Gli episodi sono brevissimi, meno dei dieci detti, perché tra sigla iniziale e finale, si riducono a circa sette-otto minuti.

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HEAVEN OFFICIAL’S BLESSING


HEAVEN OFFICIAL’S BLESSING
Fantasy, Xianxia, Donghua, Anime 
Anno 2020
Stagione 1 – 13 episodi da circa 25 minuti
Su: Netflix

TRAMA

Il principe Xie Lian, grazie al fatto di difendere la popolazione del suo paese da ogni minaccia, fu notato dall’Imperatore Celeste, il quale, per premiarlo lo fece ascendere come divinità nel Regno Celeste.

Purtroppo dopo la sua ascensione, la sua città fu distrutta e lui per aiutare ancora la popolazione, ritornò nel mondo terreno. Questo suo comportamento non piacque alle deità, che lo fecero esiliare dal Regno Celeste.

Nel tempo l’Imperatore Celeste lo fece nuovamente ascendere come divinità, ma a causa dei suoi atteggiamenti, poco inclini alle regole, fu nuovamente bandito per altre due volte, e per altre due volte perdonato e fatto ascendere nuovamente.

Xie Lian viene esiliato ancora una volta e rimandato sulla terra; ora è una divinità decaduta, non ha più seguaci e templi dove possa essere venerato, è quindi privo della maggior parte dei poteri da divinità, e deve anche risarcire il regno celeste dei danni provocati.

Per poterlo fare dovrà avere dei templi e riguadagnare la fiducia dei seguaci rispondendo alle preghiere delle persone. Per questo risponde alla chiamata di alcuni fedeli che chiedono aiuto al fine di eliminare un fantasma che rapisce alcune donne.

Mentre cerca di eliminare il fantasma, si da solo e in pericolo, sarà in questa occasione che sarà tratto in salvo da un uomo misterioso con un occhio bendato.

Tra i due si creerà uno strano legame, e nonostante si tratti del loro primo incontro, quest’uomo è da molto tempo che sta seguendo le imprese di Xie Lian. 

OPINIONE PERSONALE

Adorato, amato, entrato subito nella top ten dei preferiti. Uno dei pochi anime di cui ho fatto rewatch. Devo dire altro?

CURIOSITA’

La stagione 2 è già confermata e l’uscita è prevista proprio nell’autunno 2023 (non so in Italia, subbata, quando), non vedo l’ora!

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IL MIO MATRIMONIO FELICE


IL MIO MATRIMONIO FELICE
(My Happy Marriage)
Fantasy, Anime
Anno 2023
Stagione 1 – 12 episodi da 25 minuti
Su: Netflix

TRAMA

Miyo vive con il padre, la matrigna e la sorellastra, conduce una vita molto triste; la sua famiglia la ritiene inutile poiché non possiede poteri soprannaturali.

Viene bistrattata e trattata con crudeltà dalla matrigna e dalla sorellastra, che la considerano alla stregua di una serva. In tutto ciò, il padre non interviene mai a sua difesa, non riuscendo a perdonarle la mancanza di un potere soprannaturale.

Cresciuta e diventata una ragazza in età da matrimonio, la famiglia sceglie per lei un matrimonio combinato, per obbligarla a uscire dalla famiglia, non desiderando più la sua presenza nella casa.

La famiglia accetta la proposta della famiglia Kudo. Questo nonostante le voci riguardo al terribile carattere, freddo e duro, del futuro sposo, Kiyota Kudo. Tutti i matrimoni combinati, tentati per lui, sono miseramente falliti. Tutte le ragazze dopo averlo conosciuto, sono scappate e si sono rifiutate categoricamente di sposarlo.

In questo scenario si sviluppano anche i giochi politici di una parte delle altre nobili famiglie, che renderanno la vita della ragazza ancora più movimentata e a volte in pericolo.

Che cosa aspetterà Miyo? La sua mancanza di un potere soprannaturale cosa comporterà nella sua vita? Kudo sarà un buon marito o, anche lui, sarà crudele con lei? 

OPINIONE PERSONALE

Premetto subito che quello che scriverò ora è un problema mio, che ho sempre con quel tipo di personaggio, cioè il personaggio “zerbino”, e Miyo lo è all’ennesima potenza. In quest’anime il suo ruolo, la sua voce flebile al limite dell’udibile, mi hanno fatto salire la pelle d’oca più di una volta, e non di piacere.
Ho proseguito per quattro motivi:
1) La storia è accattivante.
2) La speranza, nel futuro, di una riscossa di Miyo.
3) L’aver tenuto in considerazione il periodo storico (anche se è un fantasy, riporta a un certo periodo giapponese) e quindi qual era il ruolo e la visione femminile di allora.
4) E’ prevista una seconda stagione, e ho l’impressione, che il personaggio di lei “crescerà” e diventerà adulta e donna.

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BELLE


Belle
(Ryuu To Sobakasu No Hime)
Anno 2021
Fantascienza – Fantasy – Anime
Film da circa 2 ore
Su: Netflix

TRAMA

Suzu è una liceale di 17, vive con suo padre in un villaggio di campagna, la madre è morta quando lei era piccola in seguito ad un incidente. Ciò ha influito molto sulla crescita di Suzu. Ora è un’adolescente che preferisce stare da sola, è ha difficoltà di comunicazione con gli altri. Sempre timorosa, in qualche modo, del mondo. Ha solo un’amica del cuore che si chiama Hiro.
Il padre cerca di abbattere il muro dietro il quale Suzu si è trincerata, ma non ottiene risultati.

Un giorno Suzu riceve l’invito ad entrare nel mondo virtuale di U, dove ognuno può essere chiunque e fare qualsiasi cosa. Suzu è timorosa, ma alla fine entra in U con il nick di Belle.

In questo mondo attraverso il suo canto diventa una star mondiale. Durante un’esibizione, viene interrotta da dei “vigilantes” che danno la caccia a una creatura mostruosa.
Suzu/Belle vuole saperne di più sulla creatura misteriosa e inizia la sua ricerca nel mondo di U.

Riuscirà Suzu/Belle a trovare la creatura misteriosa? Cosa nasconde questa creatura? E cosa accadrà a Suzu/Belle in questo suo viaggio e ricerca, nel virtuale mondo di U?

OPINIONE PERSONALE

Un piccolo capolavoro che prende spunto dalla favola “La Bella e la Bestia”. Mamoru Hosoda è riuscito attraverso il continuo altalenare di mondi (virtuale e reale) a trasmettere molti messaggi attraverso la bellezza e l’onirismo delle immagini. L’anime trasmette poesia e magia che parlano direttamente al nostro io profondo.

Il viaggio di Suzu è un doppio viaggio, un lento cammino nell’elaborazione del lutto e il viaggio dell’eroe (in questo caso dell’eroina) di Christopher Vogler. Viaggio in cui alla fine l’eroe completa un percorso personale di auto-consapevolezza e di crescita.
Suzu canta nel mondo di U, e nel farlo trova la propria forza e voce nel mondo reale.

Mi sorprende sempre come gli autori giapponesi di anime, abbiamo una profonda conoscenza della narrativa e della cultura del mondo occidentale, mentre noi conosciamo così poco del loro.

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