NON SONO UN ROBOT


NON SONO UN ROBOT
(I’m not a robot)
Commedia romantica, fantascienza
32 episodi da circa 35m
Anno 2017/2018
Su: Viki Rakuten

TRAMA

Si sa che i traumi emotivi possono tanto sul nostro corpo e possono condizionarci la vita a tal punto da isolarci dalla vita stessa. Questo è accaduto a Kim Min Kyu (Yoo Seung Ho), con un’allergia molto particolare, è allergico agli esseri umani.

Kim Min Kyu incontra Jo Ji Ah (Chae Soo Bin); l’inizio del rapporto tra i due non è tra i migliori, anzi è uno scontro in tutti i sensi.

Nella vita di Kim Min Kyu un giorno arriva il Team Santa Maria e con esso un robot e per una serie di circostanze anche Jo Ji Ah. Da qui si dipana la storia che ci fa sorridere a volte e a volte emozionare.

Può un umano sembrare un robot? Può un robot imparare da un umano? Può un umano diventare più umano grazie ad un robot?  

OPINIONE PERSONALE

Se siete in un periodo in cui volete vedere un drama leggero, con i classici cliché (ma che tanto piacciono), se volete vedere un drama non nuovissimo, se amate le storie sentimentali a lieto fine, “Non sono un Robot” può essere un piacevole momento da vedere.

Mi ha colpito molto per “l’allergia agli umani”. Un’allergia metaforica che in qualche modo spesso ho nella mia vita verso “il genere umano”.

“Allergia” nella frequentazione di tipologie di persone che tutti noi incontriamo nella vita, persone che ci feriscono (più o meno involontariamente), persone che ci usano, persone che ci tradiscono, solo per fare degli esempi. Quindi l’allontanamento verso il mondo diventa un’opzione che si sceglie.

Come nello svolgimento della serie, anche nella vita possiamo incontrare persone che ci portano fuori dal guscio che ci siamo creati e ci fanno ricreare un nuovo mondo in cui vivere senza corazze (seppur più piccolo).

Spesso i drama coreani mi danno degli imput di ragionamento, questo in particolare è mi ha fatto capire che siamo noi che ci costruiamo prigioni da cui non siamo più capaci di uscire, che il dolore nutre la paura, e che la paura diventa un secondino alla gioia di vivere.
Spesso la paura di “un passo nel vuoto” non ci fa vedere che quel “vuoto” non esiste.

INTERPRETI

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BELLE


Belle
(Ryuu To Sobakasu No Hime)
Anno 2021
Fantascienza – Fantasy – Anime
Film da circa 2 ore
Su: Netflix

TRAMA

Suzu è una liceale di 17, vive con suo padre in un villaggio di campagna, la madre è morta quando lei era piccola in seguito ad un incidente. Ciò ha influito molto sulla crescita di Suzu. Ora è un’adolescente che preferisce stare da sola, è ha difficoltà di comunicazione con gli altri. Sempre timorosa, in qualche modo, del mondo. Ha solo un’amica del cuore che si chiama Hiro.
Il padre cerca di abbattere il muro dietro il quale Suzu si è trincerata, ma non ottiene risultati.

Un giorno Suzu riceve l’invito ad entrare nel mondo virtuale di U, dove ognuno può essere chiunque e fare qualsiasi cosa. Suzu è timorosa, ma alla fine entra in U con il nick di Belle.

In questo mondo attraverso il suo canto diventa una star mondiale. Durante un’esibizione, viene interrotta da dei “vigilantes” che danno la caccia a una creatura mostruosa.
Suzu/Belle vuole saperne di più sulla creatura misteriosa e inizia la sua ricerca nel mondo di U.

Riuscirà Suzu/Belle a trovare la creatura misteriosa? Cosa nasconde questa creatura? E cosa accadrà a Suzu/Belle in questo suo viaggio e ricerca, nel virtuale mondo di U?

OPINIONE PERSONALE

Un piccolo capolavoro che prende spunto dalla favola “La Bella e la Bestia”. Mamoru Hosoda è riuscito attraverso il continuo altalenare di mondi (virtuale e reale) a trasmettere molti messaggi attraverso la bellezza e l’onirismo delle immagini. L’anime trasmette poesia e magia che parlano direttamente al nostro io profondo.

Il viaggio di Suzu è un doppio viaggio, un lento cammino nell’elaborazione del lutto e il viaggio dell’eroe (in questo caso dell’eroina) di Christopher Vogler. Viaggio in cui alla fine l’eroe completa un percorso personale di auto-consapevolezza e di crescita.
Suzu canta nel mondo di U, e nel farlo trova la propria forza e voce nel mondo reale.

Mi sorprende sempre come gli autori giapponesi di anime, abbiamo una profonda conoscenza della narrativa e della cultura del mondo occidentale, mentre noi conosciamo così poco del loro.

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GRID


Grid
Anno 2022
Azione, Fantascienza, Thriller, Mistero
10 episodi da circa 1 ora
Su: Disney+

TRAMA

La storia si svolge tra il 1997 e il 2021. Nel 1997 un misterioso personaggio chiamato “Ghost” ha salvato il genere umano dai venti solari, creando uno scudo chiamato “la Griglia”, e poi è scomparso. Da allora un ufficio chiamato “ Amministrazione”, formato da più uffici,  tra cui il Bureau e l’ufficio che controlla la griglia, cerca di capire il mistero.

Il personaggio misterioso riappare dopo ventiquattro anni, e ogni volta lo fa per aiutare la fuga di un criminale omicida.

L’Amministrazione cerca in tutti i modi di catturare il “Ghost” e per farlo cerca di prendere il pericoloso omicida che è salvato dalla cattura ogni volta da questo personaggio misterioso.

OPINIONE PERSONALE

Nonostante sia un’amante della fantascienza, ai primi episodi ero rimasta un po’ “freddina”, la trama mi sembrava molto blanda, ma a un certo punto la serie è decollata e mi ha tenuto incollata al video.
Durante la serie le domande relative ai paradossi mi hanno ingarbugliato la mente, e il finale che lascia più domande che risposte, favoloso!
Attendo con impazienza la stagione 2.

Gli attori tutti bravi, ma un plauso va Kin MU Yeol (poco conosciuto, ma che io adoro) e a Kim Sung Kyun davvero poliedrico (appena visto in Il Divorzista).

CURIOSITA’

La sceneggiatura porta la firma di Lee Soo Yeon già famosa anche per la serie Stranger.

INTERPRETI

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BLACK KNIGHT


Black Knight
Anno 2023
Azione, Fantascienza
6 episodi da circa 40 minuti
Su: Netflix

TRAMA

In un futuro distopico, in un mondo decimato a causa dell’impatto di un meteorite sulla terra e dall’inquinamento atmosferico, solo l’1% della popolazione è riuscito a sopravvivere. In seguito a un nuovo ordine, questo 1% è suddiviso in rigide classi sociali. In fondo alla quale ci sono i rifugiati.

I cittadini invece, sono praticamente relegati in casa a causa dell’inquinamento, quando escono, indossano speciali maschere per respirare. Le abitazioni sono fornite periodicamente di ossigeno, e questo compito spetta ai “corrieri”.

I corrieri, chiamati anche cavalieri, consegnano i pacchi di ossigeno e li proteggono anche dai ladri. Tra i corrieri, 5-8 (Kim Woo Bin) è un cavaliere leggendario.

5-8 un giorno incontra Sa Wol (Kang Yoo Seok), un ragazzo rifugiato. Sa Wol sogna di diventare un cavaliere e ammira 5-8.
Sa Wol è stato salvato (illegalmente) da Seol Ah (Lee Som), un ufficiale del comando di difesa, che si prende cura di lui come se fosse un familiare.

Nel frattempo, il figlio del proprietario della società che produce ossigeno per i cittadini, Ryu Seok (Song Seung Heon), mette in atto un piano spietato e folle, senza rispetto per la vita umana, vuole sterminare i rifugiati. 

OPINIONE PERSONALE

Premetto che io amo la fantascienza in quasi tutte le salse e condimenti e quindi questo drama non poteva non piacermi.

Detto ciò, vi avviso che questa produzione coreana soffre della sindrome “netflixiana”. Ovvero da Squid Game in poi, molte serie coreane (su netflix) per “piacere” di più a un pubblico occidentale, sono un pò “occidentalizzate”.
Vedrete un sacco di scontri fisici, corse in auto e combattimenti che tolgono spazio al “classicismo” coreano dei complotti e sotterfugi.

Se i protagonisti non fossero stati coreani ma americani, non mi sarei stupita. 

Rimane comunque un ottimo prodotto e vedere Kim Woo Bin, Song Seung Heon e Kang Yoo Seok hanno reso migliore la visione (per me).

CURIOSITA’

Questo kdrama è un adattamento del webtoon “Taekbaegisa” di Lee Yoon Kyun.

INTERPRETI

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SCELTE


Non ci sono risposte, soltanto scelte.

Quando ho iniziato a decidere della mia vita è stato come mettere un piede nel vuoto, ma avevo una pulsione dentro, essere quella che ero.
Pensavo di aver iniziato a decidere tardi e questo mi penalizzava, gli altri lo avevano già appreso. Avevo sempre il fiatone per star dietro loro. Mi sembrava che gli altri sapessero già come e quando far le scelte e quando erano giuste e quando sbagliate.
Le mie parevano sempre sbagliate, scelte che mi portavano sempre in situazioni in cui soffrivo.

Poi ho capito, non ci sono scelte giuste o sbagliate. Ci sono solo scelte. Come le affronti. Come scavalchi gli eventuali imprevisti. Come ti poni tu.
Mi son resa conto che alcuni di quelli che credevo scegliessero, in effetti non lo facevano. Semplicemente si lasciavano trasportare dall’onda della vita e imprecavano quando questa onda li sommergeva.

Ci ho messo anni per non aver paura delle decisioni. Alla fine ho compreso, delle responsabilità, devo farmi carico solo delle mie, lasciare le altrui ai rispettivi proprietari, e ciò per il loro e il mio bene.
Così facendo scoprire che non sono pesanti, perché essere responsabile di me, vuol dire avere la mia vita tra le mani. E’ una sensazione bellissima.

Ho impiegato tempo, ma ci sono arrivata (fino a qui, più avanti magari scoprirò altro) sta a noi, sempre. Oggi ci son scelte che faccio in un secondo, altre in cui ondeggio per un pò, ma in ogni caso ogni volta, anche quando un po’ di paura mi rimane, quando salto in groppa a una scelta, ogni volta so che scelgo me e i miliardi di possibilità che si dipanano davanti.

PS: “Non ci sono risposte, soltanto scelte” cito Stanislaw Lem in “Solaris”

PENSIERI AD CAZZUM


* Esce dalla radio dell’auto mentre vado in ufficio, è questo il genere di musica che mi porta in un mondo i cui confini non sono visibili.
Torno ad antichi film dai colori soffusi, anni ’50 e ’60. Frank Sinatra, Dean Martin, Doris Day, Jerry Lewis, Rock Hudson, Elvis Presley e tutti quei cantanti-attori lì insomma. Quei film che mi hanno fatto credere che bastava essere brava, gentile e onesta e la vita sarebbe stata brava, gentile e onesta con me. Dovrei odiarli per questo, e invece no.
Li ho visti in televisione da bambina, quando il mondo dovrebbe essere un enorme sogno da esplorare. Io, invece, ero in un periodo in cui la vita mi stava allenando. Loro mi hanno fatto sognare, e io amo chi mi fa sognare, anche oggi.

* Progenie mi scrive da Berlino. Le sue parole sono un regalo:
“Volevo ringraziarti per una cosa: il come tu continui a fungere da esempio di persona che non smette di mettersi in dubbio. Conto di affinare questa arte sempre di più, e tu con cadenza regolare mi ricordi questo intento.”
Come Mater non sono stata (non sono) proprio il massimo, ne sono consapevole, ma se Lei pensa questo di me, forse un pò me lo posso permettere di gongolare (come sto facendo ora, adesso, in questo momento, non ne avete idea).

* I libri non son ancora riuscita a impacchettarli, ho una forma di repulsione fisica a toccarli, stanno lì, nel loro pacco di arrivo, nella libreria ad altezza occhi, mi domando come mai provi tanto fastidio alla semplice idea di toccarli. Non mi do risposte. E neppure le cerco.

* Stasera mi guarderò la terza puntata della seconda serie di Sense8. Ho questa passione per la fantascienza da sempre. Forse perché leggendola fin da piccola, mi sono accorta che in quelle parole scritte, c’erano embrioni di futuro. Leggendola (o in questo caso guardandola) faccio già parte del futuro che non potrò vedere, o forse fuggo da un presente che mi sta stretto.