ABITUDINI


E che mi son disabituata ad essere felice

Minchia che fatica la vita a volte. Tipo oggi un mal di testa che non lascia tregua, le spalle contratte, la pioggia continua, il distrarsi continuamente alla finestra, il mettere a posto pensieri disordinati e disubbidienti, la stanchezza, il mio oroscopo è confuso, non sa, non capisce se sarà un anno di guano o di spine, almeno fino a luglio. Poi probabilmente pure, ma non si sa.

Serve la bacchetta magica, però non ricordo dove lo messa dall’ultimo trasloco, probabilmente sarà in solaio come tutte le cose che non trovo negli ultimi due anni.

Sbuffo, si lo so devo esser propositiva, positiva, ridente, propedeutica allo smile e il mondo mi sorriderà.  Però… fateci caso quando sorridiamo, mostriamo i denti, se fossimo del tutto bestie (e in parte lo siamo) sarebbe un segnale di pericolo. Mostrare i denti è l’avviso di un prossimo attacco.  Vuoi vedere che il problema è questo, io pensavo che la vita mi sorridesse e invece si preparava a sbranarmi.
Non pensiate che sia triste o depressa, anzi in questo momento ho un ghigno sorriso sul viso, semplicemente credo di essermi disabituata ad esser felice.

Se vi domandate della foto, non so, così, mi piaceva, tutto quel nero spezzato dal rosso, gli occhi che osservano dalla maschera. Mi ha ricordato la prima poesia che ho scritto, era il 2004 i colori erano quelli e credevo ancora.